Parte 1 - La curva

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Serena quella mattina, nonostante fosse sabato, si è alzata presto senza riuscire a riaddormentarsi agitata per il grande evento di quella sera: il derby capitolino. Quando Roma e Lazio si sfidavano un'intera città si preparava ad una vera e propria battaglia sugli spalti per sostenere le squadre in campo. Non era una partita come le altre e tutti lo sapevano perché i perdenti avrebbero subito le prese in giro dei vincenti fino all'incontro successivo.
Si doveva giocare alle diciotto e per arrivare allo stadio Serena è dovuta uscire almeno tre ore prima. I suoi amici Francesco e Alessandro la sono venuta a prendere sotto casa con la macchina per le tre e un quarto e sono partiti, direzione curva sud. Hanno parcheggiato a Via Teulada, a circa due chilometri dallo stadio e hanno cominciato la loro passeggiata carichi più che mai. Serena indossava la maglia del suo idolo, Nicolò Zaniolo, un paio di jeans e portava la sciarpa giallorossa al collo. Man mano che si avvicinavano, centinaia di ragazzi e adulti si univano a loro, in nome di una grande passione: la Roma. Dopo aver superato i controlli e le perquisizioni Serena e i suoi amici hanno raggiunto i posti di sempre nella parte inferiore della curva assieme a volti ormai noti. Piano piano lo stadio si è riempito e i tifosi di entrambe le squadre hanno cominciato a rumoreggiare. In un attimo cori, insulti e sfotto' si sono innalzati da entrambe le parti. Serena urlava sventolando la bandiera con la lupa capitolina cucita sopra su sfondo sangue e oro. Quando era in curva si sentiva bene, si sentiva parte di un gruppo, anzi di una vera e propria famiglia. Mentre l'inno suonava e gli ultras innalzavano la coreografia il cuore le batteva forte e la voce usciva potente dal suo petto.

L'arbitro ha fischiato, la battaglia è cominciata. Il primo tempo è stato molto duro ma il risultato è rimasto inchiodato sullo zero a zero. Mourinho dalla panchina urlava indicazioni a tutti, sempre più agitato. Nicolò correva avanti e indietro sulla fascia, lottando su ogni pallone. Era stanco, ma non voleva abbandonare i suo compagni così ha stretto i denti e ha continuato a giocare. La partita sembrava bloccata, le due squadre si contenevano e nessuna delle due aveva intenzione di mollare. Ad un tratto però, quando mancavano pochi minuti alla fine, Lorenzo Pellegrini ha regalato al numero ventidue un pallone d'oro. Nicolò ha cominciato a correre, ha saltato un avversario, è entrato in area, ha tirato e... in un attimo si è trovato sotto la curva tra gli abbracci dei suoi compagni e dei suoi tifosi. Finalmente, dopo quel tremendo infortunio, era tornato a segnare in serie A, con la squadra che lo aveva fatto innamorare. Era l'uomo più felice del mondo e quando l'arbitro ha sancito la vittoria è corso di nuovo sotto la curva per festeggiare quei tre punti importantissimi.

Quando Zaniolo ha segnato Serena si è ritrovata ad abbracciare persone mai viste prima. "Dimmi cos'è, che ci fa sentire amici anche se non ci conosciamo" cantava Venditti assieme ai migliaia di romanisti in festa e sulle note di "Grazie Roma".
00Serena, Alessandro e Francesco hanno lasciato lo stadio con un sorriso stampato sul volto che sarebbe stato difficile cancellare dopo quella vittoria.

Nicolò e gli altri ragazzi hanno festeggiato nello spogliatoio con cori, urla, risate e storie su instagram. Vincere il derby non era come vincere una partita normale, era un qualcosa di speciale che Nicolò aveva compreso in quegli anni passati alla Roma.
"Stasera usciamo a festeggiare!" ha esclamato Riccardo Calafiori avvicinandosi al ragazzo e mostrandogli la foto di un locale molto frequentato in cui avrebbero passato la serata. Riccardo era il giovanissimo terzino della Roma da poco promosso in prima squadra dalla primavera. Nicolò ci aveva subito legato e lo considerava ormai quasi come un fratello minore. In realtà avevano solamente due anni di differenza e quindi si divertivano ad uscire insieme per fare tutte quelle cose tipiche dei ragazzi della loro età.
Sono usciti insieme dallo spogliatoio, sono saliti sulla Lamborghini nera di Zaniolo e si sono diretti a tutta velocità verso il locale, pronti a festeggiare al meglio la grande vittoria di quella sera.

 Sono usciti insieme dallo spogliatoio, sono saliti sulla Lamborghini nera di Zaniolo e si sono diretti a tutta velocità verso il locale, pronti a festeggiare al meglio la grande vittoria di quella sera

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Voglio solo star con te❤💛- Nicolò ZanioloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora