Parte 27 - Perdono

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I giorni successivi alla loro riconciliazione sono stati i migliori di sempre. Passavano insieme tutto il tempo che non impiegavano al lavoro o all'università e in quei momenti non facevano altro che pensare l'uno all'altra. Il fatto che fossero tornati ad essere una coppia non era di certo passato inosservato a Trigoria. Tutti i suoi compagni avevano notato il buon umore di Nicolò e non facevano altro che prenderlo in giro. "Mo che tu e Serena siete tornati insieme ti darai finalmente una calmata?" ha scherzato Stephan mentre facevano gli addominali. "Magari adesso smetterai di fare casini e forse farai anche qualche assist per noi anzi che tirare sempre tu" ha riso Pellegrini dandogli uno scappellotto amichevole. Nicolò era contento di quel clima rilassato e, nonostante gli sfotto', reagiva ai commenti scherzosi dei suoi amici ridendo assieme a loro. Finita la sessione di allenamento in palestra, tutti i ragazzi della squadra si sono riuniti in mensa per mangiare insieme. Dopo pranzo il mister ha letto le formazioni e il ventidue ha sorriso quando ha visto il suo nome fra i titolari come seconda punta, dietro a Tammy Abraham. "Il vostro obiettivo sarà quello di fare tanti gol. Mi aspetto molto da voi ragazzi!" ha esclamato il mister rivolgendosi proprio ai suoi attaccanti. Nicolò ha sorriso, ad un tratto un'idea geniale gli è balenata nella mente ed ora era più deciso che mai a segnare.

"Non posso credere che tu e Nicolò siate tornate insieme!" ha gioito Michela non appena la sua amica le ha comunicato la bella notizia. "Lo hai detto ad Ale e Fra?" ha poi domandato smorzando il suo entusiasmo in un attimo. "No, non ancora" ha ammesso Serena abbassando lo sguardo. In effetti con Alessandro non aveva più parlato, nonostante li separassero solo due seggiolini, e con Francesco le cose si erano parecchio raffreddate proprio a causa di questa lontananza. A dire la verità, con tutto quello che le era successo, chiarire con i suoi amici era passato in secondo piano, ma sapeva di dover risolvere tutto il prima possibile e avrebbe avuto l'occasione di farlo alla partita prevista per quella domenica. È tornata a casa senza che questo pensiero la abbandonasse e ci ha rimuginato fino a quando Nicolò non è rientrato a casa dell'allenamento. "Come stai?" le ha chiesto il calciatore accogliendola tra le sue braccia e stringendola forte a sé. "Bene" gli ha risposto lei lasciandogli un bacio sulle labbra screpolate dal freddo. "Domenica parlerò con Alessandro..." ha azzardato mentre cenavano seduti al bancone della cucina. A quelle parole l'espressione sul viso di Nicolò si è fatta seria e lui si è irrigidito sulla sedia. "Che cosa devi dirgli?" ha domandato con tono distaccato lasciando il boccone a mezz'aria sulla forchetta.
Serena sapeva quanto Alessandro e il suo fidanzato non si sopportassero, soprattutto dopo quanto accaduto la notte di capodanno, ma aveva deciso di comunicargli le sue intenzioni per evitare che si ingelosisse. "Io e lui siamo stati amici fin da quando eravamo piccoli, quasi come fratelli, non riesco a pensare che lui non faccia più parte della mia vita. Ho bisogno di chiarire le cose con lui" ha ammesso Serena bevendo un sorso d'acqua.

"Lui non ti considera una sorella! Lui è innamorato di te!" ha ribattuto Nicolò alzando la voce e pentendosene all'istante. "Scusa, non volevo urlarti contro" ha mormorato sfiorandole una mano.
"Devi fidarti di me, non l'ho mai visto in quell'ottica, dovresti saperlo che amo qualcun altro..." lo ha rassicurato la sua fidanzata. Un sorriso gli è spuntato agli angoli della bocca, non poteva perderla ancora per colpa di quella sua stupida gelosia, era arrivato il momento di fidarsi di lei. "Va bene, parla con lui" ha sospirato avvicinandosi per abbandonarsi ad un suo abbraccio. Non avevano più voglia di litigare, né per Alessandro, né per nessun'altra cosa al mondo.
"Domenica sarai in Tribuna con la mia maglia addosso?" ha chiesto Nicolò alla sua ragazza mentre erano accoccolati sotto le coperte. "Cosa succede? Non vuoi venire a vedermi allo stadio?" si è preoccupato di fronte alla sua incertezza nel rispondere.
"Io allo stadio ci sarò, ma non in tribuna d'onore" ha risposto la ragazza girandosi su un fianco per guardarlo negli occhi. "Non posso più fingere di essere quella che non sono. Il mio posto è in curva, a sostenere te e la Roma, a cantare fino a quando non mi sarà finita la voce, a lottare dagli spalti per voi che siete in campo e non certo in mezzo a persone vestite eleganti che nemmeno esultano dopo un gol" ha aggiunto con tono serio. Nicolò era deluso, ma in effetti Serena aveva ragione: non poteva impedirle di vivere la sua grande passione, non dopo che lei ci aveva rinunciato solo per stare assieme a lui in quegli ultimi mesi. "La curva sarà ancora più bella ora che so che ci sarai anche tu" ha mormorato prima di attirarla a sé e perdersi tra i suoi baci appassionati.

Quella domenica Serena è entrata all'Olimpico accompagnata da una macchina con i vetri oscurati che l'ha lasciata proprio davanti all'ingresso della Curva Sud. In molti l'hanno riconosciuta, ma nessuno le ha detto nulla, limitandosi a guardarla di nascosto e a scambiare qualche commento con il vicino. Quando Francesco è Alessandro sono arrivati le sue mani hanno cominciato a diventare fredde e l'ansia si è presto impossessata di lei ed è notevolmente aumebtata quando i due ragazzi le si sono avvicinati. "Ciao Sere come va?" l'ha salutata Francesco con un abbraccio. "Tutto bene" ha risposto cercando di comportarsi in maniera disinvolta. "Possiamo parlare un attimo?" ha chiesto poi Alessandro cogliendola alla sprovvista. Aveva provato il discorso più e più volte, ma ad un tratto le parole le sfuggivano via dalla mente. "Mi dispiace per tutto quello che è successo, non mi sarei mai dovuto intromettere tra voi" ha ammesso il ragazzo andando dritto al punto. "Ero geloso di lui, di te, ma non mi sarei mai dovuto permettere di fare ciò che ho fatto. Non era mio diritto decidere cosa fosse meglio per te" ha aggiunto ripensando alla sua scenata la notte di capodanno. "Non potevo più tenermi dentro ciò che provavo per te, ma ti assicuro che darei qualsiasi cosa per fare in modo che le cose ritornino come erano prima, quando eravamo solo due amici inseparabili" ha aggiunto abbassando gli occhi sinceramente dispiaciuto.
Serena si è morsa il labbro a disagio. Avrebbe voluto abbracciarlo come un tempo, ma sapere che lui era stato innamorato di lei per tutto quel tempo (e che forse ancora lo era) la bloccava. "Dimentica quanto ho detto alla festa e perdonami, per favore" ha supplicato il suo amico di fronte a quel silenzio. Ale aveva ragione, bastava scordare tutto e andare avanti, perdonarlo come Nicolò aveva perdonato lei. Scordare gli errori del passato e pensare solo al presente o al massimo al futuro. Ha fatto un sorriso e i due si sono abbracciati con affetto. "Ti perdono amico mio" ha sussurrato Serena stringendolo forte. Francesco, che fino a quel momento era rimasto in disparte, si è unito a loro e sulle note di "Roma Roma Roma" il gruppo di amici si è finalmente riconciliato.

Voglio solo star con te❤💛- Nicolò ZanioloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora