Parte 10- un cuore con le mani

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Hanno passato uno splendido pomeriggio appartati in una spiaggetta isolata per evitare paparazzi o fotografie indesiderate. Cercavano di tenere la loro relazione segreta il più a lungo possibile perché Nicolò non voleva esporla all'opinione pubblica e soprattutto perché non voleva che si parlasse di lui al di fuori del contesto calcistico. Odiava condividere con gli altri la sua vita privata perché, ogni volta che succedeva, attorno a lui si scatenava una tempesta mediatica che lo deconcentrava e lo faceva giocare male. Per lui però era ormai difficile girare per Roma senza essere riconosciuto e quando i due giovani si vedevano dovevano sempre stare attenti a trovare posti non troppo affollati per evitare di essere riconosciuti.

Per Serena, inizialmente, era davvero strano dover uscire assieme a Nicolò solo quando lui indossava un cappellino con la visiera e un paio di occhiali che lo rendevano irriconoscibile, ma piano piano si era abituata. Sabato sera, a meno che non ci fosse qualche anticipo o quando la Roma giocava in trasferta, era la serata in cui potevano stare assieme senza distrazioni. Quella settimana però Nicolò doveva partire per Verona e i due si erano ritrovati a casa del ragazzo il venerdì. Nessuno dei due avrebbe voluto lasciare l'altro, ma il giovane calciatore aveva un treno da prendere e non poteva certo tardare. Serena lo osservava da sotto le coperte mentre preparava il suo trolley per quel breve viaggio, poi verso le quattro e mezza si è vestita anche lei. "Mi mancherai" le ha sussurrato Nico dopo aver chiuso casa. "Sono sicura che resisterai due giorni senza di me!" ha cercato di sdrammatizzare la ragazza con un sorriso mentre gli aggiustava la cravatta. "Io sicuramente ci riuscirò, ma tu? Ce la farai a stare lontana da un figurino come me?" ha scherzato lui con tono beffardo.

Adorava stuzzicarla in quel modo e adorava soprattutto vedere quella scintilla balenare nei suoi occhi prima di una sua rispostina piccante. Si sono baciati a lungo e si sono staccati solamente al suono del clacson dell'uber che era passato a prenderlo per portarlo in stazione e per poi accompagnare lei a casa. Il viaggio è stato breve e silenzioso, l'autista guidava mentre i due giovani si stringevano forte per la mano godendosi al meglio quei cinque minuti in più da passare insieme. "Buona fortuna" gli ha sussurrato Serena baciandolo prima che scendesse dalla macchina. Si è avviato nella stazione voltandosi indietro più volte senza riuscire a smettere di toccarsi le labbra nel punto in cui avevano incontrato quelle di lei. Ha passato l'intero viaggio in treno assorto nella sua musica, senza distrazioni di alcun tipo. Era concentrato sulla partita del giorno dopo e sapeva che quel bacio nella macchina gli avrebbe portato fortuna.

Serena davanti alla televisione con i suoi amici osservava lo schermo cercando tra i giocatori il suo ragazzo. Quando ha visto il suo sguardo concentrato è arrossita leggermente, ma ha cercato di nasconderlo agli altri. Infatti non aveva parlato a nessuno della loro storia, forse perché sapeva che non l'avrebbero creduta o forse perché nemmeno lei aveva ancora realizzato che fosse tutto vero. Era tutto pronto, l'arbitro ha fischiato e la partita è cominciata. Il primo tempo è stato combattuto, ma proprio allo scadere Lorenzo Pellegrini ha segnato un bellissimo gol di tacco che ha portato la squadra ospite sullo zero a uno. Serena ha esultato assieme ai suoi amici, ma il suo pensiero era fisso su Nicolò.

Il ragazzo negli spogliatoi scalpitava per ritornare in campo. Stava giocando bene e aveva anche avuto qualche occasione che però non era andata a buon fine. Nel secondo tempo però era deciso a fare ancora meglio ed è rientrato carico e affamato di gol. Ha spinto per venti minuti buoni recuperando palloni, correndo sulla fascia e fornendo addirittura l'assist a Tammy per il due a zero, ma la porta per lui sembrava stregata. Il portiere aveva già compiuto due parate straordinarie su due tentativi e aveva anche colpito la traversa. Proprio quando stava per perdere la speranza, un lancio lungo di Pellegrini gli ha fornito una palla d'oro che non ha avuto difficoltà a buttare in rete. Era euforico, ha abbracciato i suoi compagni al colmo della felicità, poi si è ricordato di una cosa che gli era venuta in mente durante il viaggio. Si è liberato dalla stretta degli altri ragazzi, si è diretto verso la telecamera più vicina e ha mimato un cuore con le mani sperando che la persona a cui era rivolto lo stesse guardando. Non sapeva se la sua ragazza stesse seguendo la partita, anche se gli aveva promesso che l'avrebbe fatto, ma sapeva che se era così le avrebbe fatto sicuramente piacere quel gesto di affetto.

Quando Nicolò ha segnato il cuore di Serena è balzato in aria. Ha urlato, ha gioito e si è abbracciata con i suoi amici, poi è tornata a guardare lo schermo e non le è sfuggito un particolare che le ha fatto davvero piacere: il suo ragazzo le aveva appena dedicato un gol e nulla poteva renderla più felice in quel momento. Non poteva crederci: il suo primo pensiero, in un momento di euforia ed emozione come quello di una rete in serie A, era stata lei. Ha sorriso alla televisione come una scema tra le risate e le prese in giro dei suoi amici, ignari di tutto.

Non appena Nicolò è tornato in albergo l'ha chiamata. Non vedeva l'ora di sapere se avesse visto la sua dedica e quando lei gli ha detto di sì non ha potuto fare a meno di sorridere. Si sono tenuti compagnia per tutta la sera e si sono addormentati in videochiamata come accadeva sempre più spesso quando non potevano accucciolarsi nello stesso letto.

Voglio solo star con te❤💛- Nicolò ZanioloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora