"Ma si può sapere perché abiti così lontano dalla casa discografica?" Mi chiede sbuffando come sempre Gaia entrando in casa mia quando le apro la porta.
"Perché mi piace camminare! Che ci fai qua a quest'ora?" Guardo l'orologio e sono le 8,30 del mattino. Ho ancora un occhio chiuso, sono in bermuda e canottiera. Non ho ancora fatto colazione e non ho nemmeno bevuto il caffé anzi stavo beatamente dormendo, anche perché come sempre l'insonnia non mi lascia spazio... saranno state le 4 passate quando mi sono addormentato.
"Sono venuta perché oggi hai lo shooting per la copertina del nuovo album e ho pensato che potevamo andare insieme!" Mi dice convinta. "Ti preparo il caffé, vatti a fare la doccia!"
"Ma è a mezzogiorno lo shooting! Sei pazza che ti presenti a quest'ora!"
Comincio a lamentarmi ma tanto so che non serve a nulla. Come sempre la lascio fare perché non voglio nemmeno impegnarmi a ribattere qualcosa. È più facile così e ora come ora non vedo nulla per cui valga davvero la pena lottare se non la mia musica.
Entro in doccia. Mi insapono perdendomi come ogni giorno nel profumo di quel bagnoschiuma. Non l'ho più cambiato. Ho continuato a comprare quello. E ogni mattina, ogni sera, ad ogni doccia mi riempio di quell'odore illudendomi di poterlo sentire ancora per poi rendermi conto che non è lo stesso. Che la sua pelle non c'è. E non è lo stesso.
Esco dalla doccia come sempre provato. Continuo a chiedermi perché mi torturo così... ma poi se ho un altro bagnoschiuma non lo uso e cerco comunque il suo.
Quando arrivò in cucina Gaia mi ha preparato il caffè e preparato delle fette biscottate con la marmellata. Le guardo. In realtà non ho fame. Ho lo stomaco chiuso come ogni mattina dopo la doccia. Le dò un bacio sulla guancia. È così carina a preoccuparsi per me. Lo fa sempre e mi dispiace perché so bene di non meritarlo. La vedo sorridere, ha i capelli raccolti in una coda bassa. Non è truccata se non fosse per un po' di mascara e il suo solito kilo di lucida labbra.
Le faccio un sorriso e le dico "Mangiale tu! Non ho tanta fame!"
"Ma dai ieri sera alla serata di presentazione non c'era niente da mangiare!"
È vero. Ieri abbiamo partecipato alla serata di presentazione del disco nuovo di Francesca. Non si mangiava nulla. C'era alcool, moltissimo alcool e lei lo sa bene visto che era completamente andata. Anche per questo mi sembrava così strano vederla già qui. Io ovviamente non ho toccato nulla. Dopo tutto quello che è successo ormai preferisco non bere più. L'ultima volta circa sei mesi fa passerà alla storia."Sangio cazzo ma cosa ti viene in mente?"
Continuo a cantare per la strada la sua canzone... la nostra canzone usando come microfono una bottiglia di gin ovviamente finita.
"Sangio vieni qua, andiamo a casa"
"Ma tu l'hai vista?"
Il suo sguardo. Capisce subito di cosa sto parlando. Anche lui l'ha vista. E io non riesco davvero a togliermela dalla testa. Rivedo i suoi occhi, il suo sorriso, risento la sua risata. Solo che questa volta non è per me. Non sarà più per me.
"Dai dillo! L'hai vista?"
Mentre lo dico inciampo in un tombino e non cado solo perché mi appoggio ad un palo.
"Sì, Sangio l'ho vista! Ma non possiamo continuare a parlarne. È passato troppo tempo, dobbiamo andare avanti!"
"Ma io stavo andando avanti ma poi tadaaan" ed eccomi che prendo le scale che portano lungo il Tevere.
"No Sangio! Finire nel fiume non è una buona idea! Hai una carriera davanti, tutto procede alla grande...lei... lei sta bene! Ci basta saper questo!"
Sì, sta bene. Senza di me. Mentre io? Io come sto?
"Sì, Luca sta bene! E io? Io come sto? Guardami! Mi è bastato un suo post per sprofondare di nuovo. Per sentirmi di nuovo così!"
Sono lì vicinissimo al bordo del fiume. Nero come la pece. Faccio un passo per allontanarmi dal cigliò.
"Sangio tu starai bene!"
E mi ricordo come sono crollato tra le sue braccia. Quella sera ho pianto. Ho pianto come un bambino. Quella sera ho lasciato scoperchiare il mio vado di Pandora e per fortuna c'era Luca. Ma non posso più permettermi questo lusso. Non posso più farlo."Scemina! Io quando sono tornato a casa ho mangiato a differenza tua che non ho capito nemmeno come sei ritornata a casa!!!"
"Però un pochino potevi bere anche tu, avremmo potuto divertirci un po' insieme..."
E così dicendo mi si avvicina. Mi abbraccia cingendomi con le braccia i fianchi. È piccolina, magrolina. Istintivamente ricambio questo abbraccio e mi lascio trascinare dal suo affetto cercando di dimenticare il resto. Richiudo tutto in un angolo nascosto e vado avanti. Pronto ad una nuova giornata. Mi sporco il dito di marmellata e lo spargo sul naso di Gaia. Rido.
"Ma sei sempre il solito! Ora sarà tutto appiccicoso!" Si tocca il naso a patata impiastricciandosi le dita.
"Vabbeh ma tu te le cerchi! Sei proprio una banana! Come ti viene di buttarci le dita sopra?! Dai vai in bagno, che poi cominciamo ad andare!"
In quel momento mi squilla il telefono.
"Ohi! Bro! Come va?"
È Deddy! Anche lui si è trasferito a Milano. Sta seguendo una specie di master per marketing e comunicazione. Sta aprendo una start up con quello stralunato di Luca. In più ha deciso di ereditare il negozio di suo zio. Un salone di bellezza. Ma voleva in qualche modo renderlo un posto diverso. Un luogo dove rilassarsi, dove andare anche se non devi necessariamente fare una piega, un posto dove bere un tè o una tisana. Un posto dove prendere cura di te stesso dentro e fuori. Ma chiaramente tutti gli hanno consigliato di studiare un po'. Non ci si improvvisa imprenditori. Quindi il mio migliore amico starà a Milano ancora per i prossimi due anni. In realtà Chiara è ancora a Roma quindi spesso facciamo su e giù oppure mi abbandona. Anche Luca grazie alla start up sta spesso su a Milano per prendere contatti e avviare collaborazioni. La casa discografica ha aperto una sede a Roma e questo mi consente di fare un po' la spola. Per fortuna tutto questo ha fatto sì che i miei amici e le mie compagnie rimanessero più o meno le stesse... almeno quando mi era consentito scegliere la mia compagnia.
"Tutto ok! Come è stata la festa ieri?"
"Solito! Tu? Che fai?"
Gli domando.
"Sto entrando a lezione adesso. Finisco verso le 6 e sono un po' indeciso se scendere oggi o domani!"
"Bro' io ho uno shooting alle 12 e non penso di finire prima delle 7 quindi io sicuro non riesco! Luca?"
"Eh ma domani è sabato ed è il compleanno di Tanc e lo sai che ci tiene! Luca penso scenda domani mattina, anche lui finisce tardi oggi! Ha appuntamento alle 5 con un'azienda che produce cioccolata. Vuole inserirla nella start up."
"Cioè la barretta di cioccolata sarebbe il dolce? Ma in ospedale non ci sono i malati che non possono mangiare dolci, tipo i diabetici?" La start up non ho capito bene cosa dovrebbe fare ma riguarda del cibo alle persone che sono ricoverate in ospedale.
"Anche i bambini sono ricoverati e poi mica tutti sono diabetici!"
" Ok! Ok! Voi sapete! Comunque potremmo fare serata qua e partire tutti insieme domani mattina!"
Gli propongo una cena al peruviano con buona carne e buon vino e poi un giro per locali.
"Sento Chiara, tanto penso che abbia comunque da fare stasera! Tu però trova il modo di non essere riconoscibile! Non fare come al tuo solito che ti si riconosce da kilometri e diventi miele per gli orsi."
"Idiota! Mi vesto di nero! Ma i capelli ieri li ho tagliati quindi non posso fare più niente!"
"Come li hai tagliati??? Dovevi farlo nel mio salone!!!"
"Deddy se avessi aspettato il tuo salone i capelli mi sarebbero diventati delle liane incolte! Comunque non ho fatto nessuna storia quindi i fan non sanno niente! Se oggi non fanno scherzi possiamo sperare che non mi riconoscano stasera!"
"Che ora ormai conoscono pure noi e quel cazzone di Luca con quel ciuffo biondo da quando avevamo 16 anni non passa proprio inosservato!"
"Ahah! Tingiamoglielo con una bomboletta!!! Dai scherzo Bro! Tanto ormai ci sono abituato! Che fa? Tanto se ci fermano dopo 5 minuti Luca le fa scappare tutte perché ci prova senza rimedio! Ahahah!"
Ridendo ridendo chiudiamo il telefono. La giornata parte alla grande! Ho progettato tutto il week end! Con gli amici di sempre. La mia coperta di Linus.Mentre siamo nel van, sto leggendo le domande dell'intervista di oggi. Quando sono a metà sbuffo innervosito
"Ma dai! Davvero queste domande? Ma lo sanno tutti che non parlo della mia vita privata! Non ho mai parlato di queste cose mie! Non lo farò adesso!"
"Giò lo sai, non si può scegliere di cosa parlare in un'intervista! E poi non mi sembrano domande così tanto personali.."
Alzo un sopracciglio mentre le recito
"Del tuo primo album hai dichiarato fosse frutto dell'ispirazione della tua musa, la tua ex fidanzata. Anche in questo nuovo album c'è una musa ispiratrice? Aspetta, senti questa... Dopo la lunga relazione con la ballerina di fama internazionale Giulia Stabile, hai trovato l'amore? E lo vengo a dire a te che non l'ho trovato? Ma dai!"
La vedo incupirsi di fronte alla mia reazione! So il perché ma come sempre sono troppo codardo per dire qualcosa!
Allora la prendo in giro
"Parlano anche di te! Non credere!"
"Come di me e che vogliono da me?" Mi domanda curiosa subito ringalluzzita.
"Non te lo dico! Leggerai l'intervista e lo scoprirai!" Le faccio una linguaccia e si mette a ridere.
Prende il telefono e mi scatta una foto!
"No, Gaia non pubblicare niente oggi. Anzi non far pubblicare a nessuno niente. Stasera esco e se sono fortunato col nuovo look non mi riconoscono."
"Ok ok! Comunque mi devo proprio spiegare cosa ti è saltato in mente ieri quando hai fatto questa pazzia!"
"Cambiare?! Un nuovo me?" In realtà ultimamente ci pensavo spesso... volevo cambiare qualcosa di me. Niente più boccoli. I capelli ora saranno lunghi si e no 5 centimetri. Sono morbidi ma non abbastanza da formare dei boccoli. So per esperienza che se volessi tra massimo 2 o 3 mesi avrò di nuovo dei boccoli in testa qualora dovessi essere pentito di questa scelta ma per ora sono contento così.
Arrivati alla sede dello shooting scendo eccitato dal van. So già cosa devo indossare e non vedo l'ora. All'intervista ci penserò dopo. Mi inventerò qualcosa per svicolare tutte quelle domande ma per ora vado a divertirmi un po'."Wagnù! Ma quanto mi avete fatto bere ieri sera? Ho un cerchio alla testa che non so come ho fatto a svegliarmi, prendere la roba e arrivare qui!" Dice Aka lamentandosi mentre trascina un borsone dall'aspetto pesante e decisamente ingombrante.
"Aka! Ma sarai scemo? Noi ti abbiamo fatto bere??? Hai per forza voluto una seconda bottiglia di vino ed eravamo in tre. Ti sei fatto portare tutti gli amari al tavolo o non so quanti ne hai assaggiati. Per non parlare in quel locale... sinceramente non ho la minima idea di cosa sia successo!" Deddy lo ammonisce ricordandogli quanto fosse su di giri ieri sera.
"È successo che era così ciucco che l'ho dovuto allontanare si peso da una ragazza con cui ci stava provando in modo imbarazzante!" Lo schernisco.
"Come? E io non me lo ricordo? E ci stava lei?" Mi chiede Aka.
"Luca stavi talmente male che pure se ci fosse stata ti ho risparmiato una figuraccia!"
"Ah! Che coglione! Non la troverò mai una che mi prende!" Povero va sempre in buca. Non livello Evandro ma ci siamo parecchio vicino!!!
"Tranquillo mi sono fatto dire il nome su Instagram così la aggiungi. E comunque ragazzi, la nuova acconciatura ha funzionato. Non mi hanno riconosciuto!"dico soddisfatto mentre digito il nome della ragazza sul cellulare di Luca e lui entra in una specie di trance mentre studia il profilo di questa Alessandra.
"Si zio! Ma tanto tutte comunque con te ci provano! Guarda terribile!" Mi dice Deddy.
"Oh meglio no! Cosa vuoi raccontare a Chiara scusa?"
"Non lo voglio per secondi fini ma solo per amor proprio!"
"Cazzo di amor proprio! Questa è figa! Cioè tu mi hai portato via da questa??? Ti meno! Aspetta che scendiamo da questo treno e ti meno!" Mi urla Luca.
"Eri sfatto! Avresti fatto solo brutte figure! Scrivile e non rompere!" Gli dico rilassato.
In quel momento vedo il cellulare di Deddy squillare, leggo il nome di Chiara.
"Amore! Sono in treno con ì Tapioca Fuscani!"
Che cretino! Ogni tanto ci chiamiamo così: è un nomignolo che ci hanno affibbiato i miei genitori l'anno scorso quando siamo andati tutti e 3 a Vicenza per trascorrere qualche giorno di vacanza in campagna.
Sento la voce di Chiara squillante, non sento cosa dice ma la saluto.
"Ciao Chiaretta! Ci vediamo stasera!"
"Beh certo che veniamo tutti! Tanc è quasi un fratello! Ovvio! Simo scesi apposta! Pure quel cazzone di Luca che ieri ha conosciuto una figa ma era troppo ciucco per provarci! Se sta mangiando i gomiti!"
Dopo pochi istanti...
"Vabbeh ok! A dopo!"
Chiude di colpo il telefono.
"Comunque ste ragazze sono strane forti. Mi ha praticamente chiuso il telefono e le ho praticamente detto che eravamo lanciati ieri sera. Manco mi ha chiesto niente! Bah!"
In quel momento sento un presentimento strano. Forse il mio istinto di protezione avrebbe dovuto suggerirmi di fare qualcosa come ad esempio scendere da quel treno... ma si sa, io ho sempre amato un altro tipo di istinto. Quello che mi porta a sbattere la testa contro il muro più duro...