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La strada fino a casa sembra un sogno. Ho il cappellino calato sugli occhi per non guardare nessuno, per non incrociare sguardo. Sono completamente intontito. Continuo a ripetermi che avevo ragione. Che le mie domande hanno fatto solo scattare in lei il desiderio di rimettere le cose in chiaro.
Entro in casa senza badare a nulla. Senza vedere se Alberto è già a casa. Mi chiudo in camera e mi butto sul letto con sguardo fisso sul soffitto. E io che ero sceso solo per lei, avevo fatto organizzare questa serata per vederla. Ora come arrivo a fine serata. Sono tentato di chiamare Deddy e inventarmi una scusa per cui devo necessariamente tornare subito a Milano. Poi l'unica cosa che posso fare è prendere il telefono e chiamare Francesca.
Al terzo squillo risponde
"Allora sei vivo dopo ieri sera? Sei riuscito a salire sul treno giusto? O sei finito in Austria?"
"Purtroppo ho preso il treno giusto e ho trovato anche la sorpresa..." Le dico con voce per niente divertito.
"Ecco il re del drama! Che altro è successo?!"
"Stavo parlando con quello dell'agenzia e ho visto di fronte la sede della Compagnia Giulia con quello..."
Dico con voce affranta.
"E?" Chiede lei come se la mia spiegazione non fosse abbastanza.
"Lui la abbracciava, lei lo lasciava fare e poi per mano si allontanavano verso non so cosa... Ti basta così?"
"Capirai un abbraccio. Non si vedevano da settimane... poi per la mano non lo so!" Conclude pensierosa.
"Ecco! Vedi pure la giustificatrice seriale è rimasta senza parole. Prova a dire che mi faccio troppi film!"
"Ma lei non ti aveva detto che non era fidanzata?"
Mi ricorda.
"Sì, ma evidentemente dopo l'insistenza delle mie domande dell'altra sera deve aver cambiato la sua situazione. Che ne so?!" Rispondo innervosito ricordando le ultime serate trascorse con Giulia.
"L'altro giorno quando ho aperto la porta non mi sembrava l'espressione di una che felice stava correndo nelle braccia di un altro. Ma posso sbagliarmi... Sai vero cosa risponderebbe ai tuoi dubbi?" Mi dice convinta. Affascinato da una possibile soluzione senza rifletterci le chiedo
"Cosa???"
"PARLARLE! PEZZO DI CRETINO CHE NON SEI ALTRO!"
Ma che le dovrei dire...
"Ciao Giulia, sono Sangio. Sono ancora innamorato perso di te che più persi non ce n'è e ti ho visto con quello oggi. State insieme? Provi qualcosa per lui? Beh sì mi sembra un approccio perfetto!" Le dico canzonandomi da solo.
"Invece fare il sottone paranoico è molto più gratificante!!!" Mi risponde dura. E forse comincio a rendermi conto quanto questa situazione stia pensando anche su di lei.
"Scusa non volevo romperti con questa storia. So che non ne puoi più nemmeno tu..." Ammetto con voce rammaricata.
"Stai per assistere là mio minuti di dolcezza quotidiana: Giovanni Pietro io ti voglio un bene dell'anima e se c'è da soffrire con te, lo farò. Stanne certo! Ma soffriamo per delle certezze! Sbattici la testa duro e se si rompe la ricomporrò pezzo per pezzo, ma se va bene voglio esultare con te. Ok?" La sua voce è dolce. Ecco come ha fatto ad entrarmi sotto la pelle questa ragazza. È dolce e cinica insieme, è una roccia ma sa scuotermi con un uragano.
"Hai ragione! Se devo soffrire è perché ci sono cascato di nuovo con tutte le scarpe e lei mi dice chiaramente di non volerne sapere più niente!"
Sono convinto delle mie parole.
Quando chiudiamo faccio una doccia e mi preparo. Nel giro di poco mi sento sereno. Sereno perché so cosa non devo fare... Non devo più nascondermi! Arrivo da Deddy con largo anticipo e come i vecchi tempi lo aiuto a preparare la serata. Sperando che non sia il mio fiasco colossale anche se in realtà non nutro troppe speranze.

Sono alla terza birra quando suona il campanello e Giulia entra in casa di Deddy. Sono in fondo al corridoio oltre la zona notte.  Guardo la porta aprirsi, vedo entrare prima Chiara che si fionda tra le braccia di Deddy. Poi Luca che cammina verso il salotto per salutare gli altri. E poi la vedo, è con quella ragazza che vidi già a Melbourne quella volta. Non riesco neanche a guardarla. I miei occhi vengono catturati dalla figura al suo fianco. Bella come un sole. Entra sicura di sè. Sorridente. Guardo il suo corpo costretto in un miniabito e vedo le sue cosce toniche, lisce. Vedo i suoi polpacci tesi per i tacchi che indossa. Poi risalgo e vedo il suo seno che si affaccia imbarazzato dalla scollatura, le sue spelle morbide. I capelli appena ondulati. Quando arrivo a guardarla negli occhi mi accorgo che mi stava già fissando. Deglutisco sonoramente. Non riesco a guardare altrove. Non riesco a sganciarmi da quegli occhi. Ripenso a lei tra le braccia di lui e cerco lì la forza. Ma neanche quello riesce a farmi prendere la distanza. Bevo un sorso di birra mentre continuo a guardarla, mentre continua a guardarmi ma non c'è nulla che riesca a farmi rinsavire. Sto per muovermi verso di lei quando Deddy urla con una bottiglia di champagne in mano
"Daje ragazzi facciamo partire il video che siamo tutti! Facciamo decollare sta serata! Daje!"
E così Deddy mi prende da un braccio portandomi in salone dove inizia a vedersi proiettato nel muro il video della mia canzone con Franci. Vorrei vedere la reazione di Giulia ma è dietro di me quindi mi tocca aspettare.
"Francesca ha una voce davvero figa!" Dice Tanc quando il video finisce.
"Sì ma quello che scrive e come lo scrive è ancora più figo!" Rispondo io di getto.
"Che poi l'avevate deciso di fare un pezzo insieme?" Mi chiede Alessandro.
"No, veramente il pezzo era mio. Poi a casa gliel'avevo fatto sentire ed è impazzita. Poi allora le ho detto che sarebbe stato figo se proprio lei c'avesse scritto su!"
Appena finisco di parlare vedo Giulia alzarsi di scatto e dirigersi sul terrazzino. Aveva una strana espressione sul viso ed è andata così in fretta che non ha preso la giacca. Cerco di sbirciare che non sia impegnata al telefono mentre rispondo scherzando alle domande degli altri. Poi quando l'attenzione non è più focalizzata su di me, prendo la mia felpa e vado fuori.
"Tieni mettila! Fa caldo ma la temperatura la sera scende parecchio..."
La mia voce è risentita e non so se lei lo avverte.
"Grazie, ora rientro!" Risponde fredda.
"Cazzo Giulia! Non puoi stare neanche su un cazzo di terrazzino con me??? Cosa c'è il nuovo fidanzato non vuole?"
Ecco lo sapevo che sbottavo. Mai che riesca mantenere la pazienza.
"Ma di che cavolo stai parlando??? Non sono io quella fidanzata fra noi due!" Si gira a guardarmi con occhi infuocati.
"Non dire cazzate! Se mi conoscessi un po'..."
Le rispondo ancora più indignato non capendo di cosa stia parlando.
"Ma infatti io credevo di conoscerti! Credevo da sempre di conoscerti... poi poi "
E così dicendo inizia a piangere singhiozzando.
"Poi cosa Giulia? Cosa avrei fatto?" Le chiedo. Ora non so più se sono arrabbiato per quello che ho visto o distrutto nel vederla piangere.
"Mi hai lasciato perché ero io quella che metteva in secondo piano la relazione e invece dopo due settimane ti portavi la manager a casa nostra!"
Mi urla in faccia. E io mi lascio schiaffeggiare dalle sue parole.
"Ma che dici??? Non c'è mai stato niente con Gaia!"
Le dico sincero ma arrabbiato!
"Ti ho visto con questi occhi, abbracciato a lei che entravate in casa. Sono rimasta un'ora sperando che lei uscisse... Ma non l'ha mai fatto!" Me lo urla in faccia con le lacrime che le bagnano le labbra.
"Tu sei venuta in Italia?" Le chiedo con voce tremante.
"Sì due settimane dopo che mi hai lasciata!" Ammette, abbassando lo sguardo.
"Io non l'ho mai nemmeno sfiorata Gaia! Non avrei mai potuto! Ma allora perché poi sei finita tra le braccia di quel coso?" Le chiedo di rimando. Ora sono arrabbiato, distrutto ma anche confuso dalle scoperte.
"Quel coso chi?" Mi chiede non capendo.
"Claudio! Non dire di no! Ti ho vista! Ti ho vista con lui dopo nemmeno un mese che ci eravamo lasciati, ti abbracciava, ti toccava. Ti ho visto anche poco fa... Con lui! Fuori dalla sede..." Ormai le carte sono in tavola.
"Tu sei venuto a Melbourne?" Mi chiede tremante.
"Sì..." Le rispondo fiero.
"Quando?" Ora è la sua voce a tremare.
"1 mese dopo, non riuscivo a stare senza di te..." Questa volta sono io ad abbassare lo sguardo.
"Con Claudio non è successo nulla fino ad un mese fa quando ci siamo baciati. Ma oggi gli ho detto che non lo vedo in quel modo lì..." A quelle parole il mio cuore esplode di gioia. Quindi io credevo che lei avesse deciso di stare con lui e invece gli stava dicendo che non lo voleva proprio! Mi rendo conto di come le situazioni possano essere travisate mentre dentro di me sento il cuore battere sempre più forte. Il cervello è in pappa. Le mie mani tremano.
Mentre parla mi avvicino piano a lei e le metto la felpa sulle spalle. La sua pelle trema un po' per il pianto, un po' per il fresco. La guardo negli occhi. Non ci credo a quanto ci siamo complicati la vita, quanta sofferenza inutile. Ho bisogno di lei. Non so lei di me...
In quel momento qualcosa nei suoi occhi cambia.
"Chi è Francesca?" Me lo chiede titubante ma desiderosa.
Riconosco quegli occhi. Non le rispondo nemmeno, non posso.
Mi fiondo direttamente sulle sue labbra con urgenza e passione. La bacio come se fosse la prima e l'ultima volta insieme. La bacio come se fosse l'unica cosa che potessi fare per restare in vita. La assaporo in ogni millimetro di quella bocca. Quel sapore che non avevo dimenticato ma che mi era mancato pazzamente. Le mani sul suo viso, le sposto sul collo, poi le infilo nei capelli. Toccare di nuovo la sua lingua è adrenalina pura. Giocare con lei, morderle il labbro, succhiarglielo. La sento ansimare nella mia bocca mentre con le mani scendo lungo la schiena avvicinando di più i nostri corpi.
"Non hai idea di quanto tu mi sia mancata..." mi allontano appena per poterle dire queste poche parole facendo scontrare le nostre fronti. Lei allora mi stringe di più e si tuffa nel mio collo. Sento il suo naso sfiorarmi la pelle e respirare il mio odore. Io la avvolgo con le mie braccia e tutto ha un senso... Finalmente.

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