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"Oh Franci, chi era alla porta?" Glielo richiedo visto che prima forse non mi ha sentito.
Mentre stavo uscendo dalla doccia ho sentito il campanello e ho chiesto a Francesca di aprire. Dobbiamo andare in casa discografica per terminare il video del singolo ed è passata a prendermi. Come sempre non ero pronto. Le ho detto di preparare il caffè mentre facevo la doccia. Ieri sera ho fatto tardi chattando con Giulia. Che poi non so manco quanto sia stato produttivo chattare con lei, data la conclusione della nostra conversazione.
"Mi sa che è appena venuta Giulia a lasciarmi un cappello!"
Mi guarda un po' stranita.
"Perché ti ha lasciato il cappellino che le ho dato l'altra sera? Che ti ha detto?"
Non capisco. Ieri è vero che non mi ha risposto a quella domanda ma pensavo avesse bisogno solo di tempo per metabolizzare quello che stava accadendo.
"Ha detto che doveva prendere il treno e non voleva entrare per non perderlo. Ma sembrava strana! Cioè non la conosco ma era strana!"
Continua ad essere titubante con lo sguardo.
"Forse doveva parlarti. Ha visto che c'ero io ed è andata via?"
Azzarda.
"Lasciandomi il cappellino che le ho dato l'altro giorno! Splendido modo per dirmi che non vuole avere più niente a che fare con me!"
Sono nuovamente deluso dal corso degli eventi. Pensavo stessero andando per il verso giusto e invece ecco l'ennesimo cambio di rotta che mi conduce verso un altro precipizio.
"Non giungere sempre a conclusioni affrettate! Parlatevi no?"
La fa facile lei! Parlare con Giulia...
"Una cosa da niente insomma..."
"Non potete continuare a giungere voi alle vostre conclusioni! Se davvero darmi il cappellino era un modo per dirti che non ti vuole nella sua vita, fattelo dire in faccia. Magari riuscirai a chiudere una volta per tutte questo capitolo... Ma..."
Il suo viso si addolcisce.
"Ma...?" Le chiedo per farla continuare.
"Se così non fosse... Magari evitate di perdere altro tempo... Dico..."
Questa versione della storia mi mette un po' di speranza addosso. Prendo allora il telefono e le scrivo.

Ehi! Perchè mi hai portato il cappellino? Potevi almeno farti salutare un secondo?

Mi accorgo che il messaggio risulta inviato ma non recapitato. Come se avesse spento il cellulare. Mi sembra strano però visto che doveva prendere il treno. Non è sicuro stare su un mezzo pubblico senza un cellulare operativo. Comincio a fare dei brutti pensieri. I peggiori. Poi la stessa Francesca dopo aver notato la mia agitazione, mi suggerisce che essendo lei una sbadata magari ha scordato di caricarlo e di non agitarmi. Andiamo in casa discografica e cominciamo a lavorare. In realtà non ci sto con la testa. Francesca lo nota. Mi tira una cinquantina di calci da sotto il tavolo ogni volta che prendo il telefono per controllare quantomeno se il messaggio le è stato recapitato. Ma niente. Continuo ad essere preoccupato. Il pensiero che possa esserle successo qualcosa andando in stazione mi assilla.
Solo verso l'ora di pranzo quando siamo in pausa ricevo una sua risposta.

Perdevo il treno. Ci vediamo presto.

Ok! Almeno so che è viva. Cioè non capisco cosa le sia successo stanotte. Non era con questo scopo con cui le avevo chiesto se desiderava che io scendessi il prossimo weekend. Anzi. Le mie intenzioni erano completamente diverse. Speravo in un nostro ulteriore avvicinamento. In ogni caso però come dice Francesca per una volta dobbiamo parlarci chiaramente. Guardandoci negli occhi. Mi rilasso un po' sapendola al sicuro e nella ripresa del lavoro riesco a concentrarmi e ad essere molto più propositivo. Finiamo di processare il video che è quasi mezzanotte.
"Se non avessi fatto il cazzone stamattina magari finivamo prima!"
Mi ammonisce Francesca mentre ci incamminiamo verso casa.
Purtroppo ha ragione. E la cosa mi fa rabbia. Mi fa rabbia pensare di essere così dipendente da lei. Dal suo comportamento e dalle sue reazioni. Dopo tutto questo tempo è assurdo.
"Hai ragione! Ma ero completamente sconnesso!"
"Sangio devi risolvere questa cosa! Lo devi fare per te. O dentro o fuori! Una volta per tutte! Prendi la situazione in mano e vai!"
Questa volta ha ragione. Ok! Ha ragione molto spesso. Diciamo sempre.
"Ok! Prendo i biglietti! Venerdì scendo!" Dico con decisione.
"Sì tesoro ma scendi e produci... Non scendi e fai lo stonato come solo tu sai essere!!!" Come sempre mi canzona.
"Oh! Stonato a chi??? Guarda che canti su un mio pezzo!!!"
"Dai scemo non stonato in musica!!! Nella vita!!! Ahahah"
Entriamo in casa e ci stravacchiamo sul divano. Prendo delle birre. Del formaggio dal frigo e cominciamo a parlare. Poi Francesca prende la pianola e comincia a fare musica. Le passo delle cose che ho scritto sulle note e stiamo due ore così a fare quello che amiamo.
"Oh! Non ti accompagno a casa! Sono stanco! Fermati qui!" Le dico guardando l'orologio che segna le tre.
"Se non avessi la certezza che tanto non ci proveresti con me perché stai troppo sotto per la tua ex millenaria avrei dei dubbi!"
Mi dice dandomi un colpo al braccio.
"Cretina! Ma se sei una sorellina!"
"Fratello mi vado a prendere una maglia dal tuo armadio!" Mi dice alzandosi.
"La vuoi una tisanina?" Le chiedo andando verso la cucina mentre scelgo il bollitore da usare.
"Scordatelo! Quelle brodaglie propinale alla tua fidanzata!" Afferma con faccia disgustata.
"Seeee la mia fidanzata!" E ripenso a Giulia e al suo messaggio scostante di oggi. Guardo l'ora. Di nuovo. Sono tre passate. Starà dormendo. Ci penserò domani.

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