19. Manovre di accerchiamento

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-Allora, Avengers, come potete vedere ognuno ha una divisa, fatta su misura. Se toccate il tasto verde che vedete alla vostra destra, si creeranno delle stanze attorno a voi, in modo che possiate cambiarvi in privato-

Tutti quasi contemporaneamente clicchiamo e praticamente dal nulla si aprono delle pareti che ci separano gli uni dagli altri. Mi sfilo rapidamente il vestito verde e raccolgo la tuta dalla parete, infilandomela quanto più velocemente possibile. Calza a pennello. Indosso gli anfibi e comincio a prendere quante più armi e munizioni io riesca. Poi mi fermo, perché un pensiero mi assale: stiamo andando a recuperare Bucky, non andiamo lì per ucciderlo! Con orrore ripongo le armi da fuoco, agguantando giusto qualche pistola a dardi tranquillanti. Per ultimo però raccolgo un pugnale corto, che infilo con rapidità in una tasca nella tuta, per ogni evenienza. Finito di sistemarmi premo di nuovo il pulsante e le pareti svaniscono, mentre mi raccolgo i capelli in una coda scomposta.

Non appena riemergo mi guardo intorno. Ad uno ad uno i miei colleghi stanno riemergendo dalle loro nicchie.

Clint si sta sistemando la faretra sulla schiena, dalla quale spuntano frecce di colori diversi.
Nat si sta legando una cintura in vita e Thor si sistema il mantello con una mano, mentre con l'altra tiene il suo martello. Lui non si è cambiato, ma in realtà non ne aveva bisogno.
Steve indossa una divisa blu, bianca e rossa da Capitan America, molto più moderna rispetto a quella che indossava negli anni '40. Mentre si richiudono le pareti indossa l'elmetto, che gli copre gli occhi ma lascia libera la zona della bocca. Sembra scomodo, ma lui è a suo agio, si vede. È tornato nel suo elemento. Penso che per lui sia una piccola goccia di normalità in un mare di novità.
Si accorge che lo sto fissando e mi scocca un sorrisino, a cui rispondo con un sorriso a mia volta. Sarà strano lavorare insieme.

-Ottimo, vedo che siete tutti pronti, manco solo io!- esclama Tony, che da perfetto showman preme qualche pulsante e i pezzi della sua armatura da Iron Man escono da una delle nicchie, andandosi a posizionare sul suo corpo in modo preciso ed ordinato. Nat alza gli occhi al cielo, decisamente non impressionata dallo spettacolino messo in piedi da Stark.

-Direi che possiamo andare!- esclama attraverso il casco rosso e oro, con voce metallica.

Pochi minuti e siamo in un elicottero sopra New York, tutti appesi alle corde sulle pareti tranne Tony, che vola con la sua armatura attorno a noi. Bruce è l'unico che sembra mal sopportare il viaggio ad alta quota.

Una voce metallica gracchia nei nostri auricolari, informandoci che sta per intraprendere le manovre di atterraggio.
Scendiamo dall'elicottero sopra l'edificio occupato dalla sede dello S.H.I.E.L.D., inginocchiandoci e coprendoci dall'aria quando decolla per allontanarsi. Qualche secondo dopo anche Tony si unisce a noi, atterrando in modo preciso grazie alla sua armatura.

-Bene Avengers. Come potete vedere il nostro simpatico amico braccio robotico sta creando un po' di problemi qui sotto. Jarvis, dammi le telecamere-

Dal braccio di Tony emerge un piccolo schermo che ci mostra le immagini di James, mentre stende da solo una dozzina di uomini armati.

-Clint, Nat, voi due andare al livello F, lo raggiungerete da dietro. Noi invece andiamo al livello E, dove attualmente si trova il nostro amico. Pronti ad ogni evenienza, ok? Clint, le frecce rosse sono quelle che contengono una carica esplosiva quin..-

-Whoa- esclamo, sconvolta.
-Tony! Non possiamo fargli del male- aggiunge Steve, ma Stark sembra seccato dall'interruzione.

-Non rischierò la sicurezza dell'intero S.H.I.E.L.D. e del progetto Avengers perché lui potrebbe essere un vostro amico...-

-Tony! Non posso credere che tu stia dicendo sul serio...- dico, cercando di mantenere la calma.

-Mai stato più serio- dice aprendo l'elmo, lasciandoci vedere il suo volto.

-Stark...parliamone. La sua vita è importante tanto quanto quella degli uomini che ci sono all'interno della base...-

-La pensavi così, in Europa, durante la guerra? Le vite dei soldati del nemico erano "importanti quanto quelle dei tuoi"?- esclama sarcastico Tony, mentre mima con le mani le virgolette.

-Non è la stessa cosa...-

-No, Cap, è esattamente la stessa cosa. Lui è un nemico e va eliminato quanto tale-

-Tony, ti prego... È grazie a lui che ho di nuovo i miei ricordi. E non potrebbe essere un nostro amico, è un nostro amico, mio e di Steve. Anche se non se lo ricorda. Questo non può non significare nulla- intervengo io.

-Tony, possiamo neutralizzarlo senza per forza ucciderlo- dice Nat in tono conciliante.

Lo sguardo spazientito di Tony viaggia da me, Steve, poi Nat per tornare infine su di me.

-Leia, questa cosa dei ricordi sta offuscando il tuo ragionamento logico. Può anche aver fatto parte del tuo passato, del vostro passato- dice indicando anche Steve -ma questo non significa che non sia una minaccia-

-Tony, pensi che non capisca quanto sia pericoloso? Pensi che non sappia quello che io e Steve vi chiediamo? Si tratta di fiducia. Ti fidi di me Stark? Tuo padre lo faceva-

Anche se è sostenuto dalla armatura di Iron Man, lo vedo vacillare. So di avergli tirato un colpo basso nominando suo padre. Ma non lascerò che Bucky venga ucciso.

Con un gesto stizzito richiude sul suo viso l'armatura oro e rossa.

-Clint, quelle viola contengono delle dosi di tranquillanti. Potrebbero servirtene diverse per stendere l'uomo bionico, non sono progettati per esseri con capacità... Eccezionali. Ora andiamo, abbiamo già perso troppo tempo-

Tutti si avviano, ma riesco a trattenere per un soffio Tony, prima che segua gli altri.

-Tony, aspetta... Grazie. Significa molto per me-

-Tu e il capitano vi dovrete assicurare che non uccida nessuno, chiaro?-

-Consideralo fatto- rispondo con un mezzo sorriso.

Entriamo nell'edificio da una porta di servizio, appositamente aperta da Tony. Percorriamo insieme tutti i piani fino ad arrivare al livello G, appena sopra il livello F. Qui ci separiamo da Nat e Clint, quest'ultimo mi lancia un occhiolino rassicurante e poi svolta l'angolo, sparendo dalla nostra vista.

Io, Steve e Tony continuiamo per delle scale antincendio, che ci porteranno al livello E senza essere visti da Bucky. Bruce è rimasto al livello G, dove si collegherà al sistema di sicurezza e ci guiderà nel dedalo di corridoi della base. Spero che non ci servirà l'aiuto del suo alter ego verde per oggi.

-Eccoci, siamo arrivati. Pronti?- domanda Tony. Io e Steve ci guardiamo e rispondiamo in coro.
-Pronti.-

WINTER SOLDIERS - Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora