CHAPTER FIFTY TWO

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Jess.

Io e Summer ci guardiamo, il più grande stilista londinese ci ha chiesto se fossimo modelle, nella mia testa ci sono i fuochi d'artificio.

<<No, noi non siamo modelle, perché questa domanda?>> dico e vedo che mi stringe ancora la mano.

<<Non importa, siete belle e avete un fisico da fare invidia a tutte le ragazze che sono nei camerini che non mangiano nemmeno se le paghi.>> dice e poi prendendo anche la mano di Summer <<venite con me.>>

<<Ma dove?! Non capisco.>> dice Sum.

Trascina Summer per mano e lo seguo avendo anche io la mano incastrata alla sua, ci porta dietro le quinte e ci sono tantissime belle ragazze e tra me e me penso "Ma che ci faccio qui? Non sono alla loro altezza".

<<Andate lì, quelli sono i vestiti.>> dice voltandosi verso due ragazze che hanno cinture dove hanno pennelli e spazzole di ogni dimensione <<Mary, Jade loro sono le sostitute truccatele e aggiustategli i capelli, devono essere favolose okay?>> dice agitando le braccia e girando fra le altre ragazze.

Le due ragazze senza replicare ci aiutano a vestirci, dobbiamo sfilare indossando due abiti corti con delle rose rosse disegnate sul fianco, ci fanno accomodare su due sedie e iniziano a truccarci e a farci i capelli. Non posso crederci, chi avrebbe mai pensato che avremmo io e Sum sfilato sulla passerelle di alta modo inglese, ricordo quando da bambine ci mettevamo a sfilare con i vestiti delle nostre mamme e ora sfiliamo per uno dei stilisti che noi abbiamo sempre amato.

<<Oddio Sum ma è vero?>> dico guardandola dallo specchio mentre la ragazza dai capelli lilla mi acconcia la folta chioma.

<<Non riesco a capire, oddio tutto così in fretta.>> dice strofinandosi le mani sule gambe.

Summer mi sorride, non riesce a parlare più è successo tutto così in fretta, siamo eccitate, nervose, tante sensazioni tutte messe insieme.

La sfilata è iniziata e vediamo che lo stilista fa uscire ragazze su ragazze senza chiamare noi, forse ci ha ripensato? Poi dopo più di mezz'ora lo stilista viene dalla nostra parte.

<<Ragazze siete pronte, sfilerete dopo quelle due ragazze.>> dice indicando due ragazze ferme infondo al corridoio che porta all'esterno <<Poi nel secondo turno sarete le ultime, indossarete i miei capi migliori, non fatemi fare brutta figura anche se è impossibile, siete bellissime e semplici.>>

Cosa?? Io e Summer le ultime? Indossiamo i suoi capi migliori?? Jess non urlare, non urlare. Mi volto verso Summer e dai suoi occhi capisco che sta pensando ciò che sto pensando io.

<<Okay, è un onore sfilare per lei.>> dice Sum.

<<Siamo emozionatissime è il nostro sogno soprattutto lavorare per lei, il nostro stilista preferito, e non lo stiamo dicendo perché è qui lo diciamo perché è la verità.>>

<<Le mie modelle mi devono dare del tu, andate ora è il vostro turno, andate.>> dice dandoci un bacio sulla guancia ad entrambe, poi prende le nostre mani e ci fa segno di andare, io e Summer ci supportiamo a vicenda non essendoci nessuno, nel mio stomaco c'è una giungla di animali inferociti, e senza pensarci prendo la mano di Summer che è più agitata di me e si vede.

<<Sum è il nostro turno, emozionata? Sicuramente si.>> dico cercando di stare ferma.

<<Puoi dirlo forte, una cosa prima di salire...>> dice voltandosi e prendendo entrambi le mie mani.

<<Dimmi.>>

<<Attenta a non cadere oppure cado anche io.>> sorride.

<<Ehm lo sai dove vado io vieni anche tu quindi.>> rido <<non preoccuparti.>>

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