CHAPTER SIXTY EIGHT

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Elis.

Dormo nel letto con Zayn mi sveglio quando sento dei passetti nel letto che urlano "mamma, papà svegliatevi", apro gli occhi è una bambina che saltella sul letto, la prendo al volo e la riempio di baci, è la copia spiccicata del suo papà.

Mi sveglio di colpo, stavo sognando, che bel sogno. Sorrido prima di alzarmi ed andare a spegnere la tv che Niall e Sum, come al solito, hanno lasciato accesa. Vedo Niall completamente addosso a Summer abbracciandola, passando vedo che Zayn è sul divano che dorme, sicuramente è scomodo senza coperte con questo freddo. Piano, senza farlo svegliare, gliela poggio addosso, ma il mio intento di non svegliarlo fallisce, Zayn apre gli occhi e sta per dire qualcosa, ma di scatto gli metto un dito sulla bocca.

<<Shhh Zayn, Sum e Niall dormono ed è tarda notte.>> Sorrido e torno a letto.

Non ho una pancia enorme ma da fastidio e decido che l'unica posizione è di schiena, ma non riesco lo stesso a dormire, Zayn si rigira in continuazione, cosi mi metto seduta al centro del letto e a bassa voce chiamo Zayn che si volta verso di me sorridendo, è sempre bello come il sole, anche con i capelli spettinati e assonato.

<<Si vede che sei scomodo, puoi venire nel letto se vuoi.>> parlo in modo che mi senta solo lui.

<<Sicura? Non è che...>>

<<Sicura, oppure non te l'avrei detto.>> dico sorridendo e, facendogli spazio nel letto, dopo pochi minuti me lo ritrovo nel letto sorridente.

Siamo l'uno affianco all'altro senza muoverci con lo sguardo rivolto verso il soffitto, io ho le mani sulla pancia.

<<Già sai se è maschietto o femminuccia?>> dice guardandomi la pancia

<<Non ancora, alla prossima ecografia lo scoprirò, avevo deciso di saperlo alla nascita ma sono troppo curiosa. Spero che sia una femminuccia, ma soprattutto che stia bene.>>

<<L'importante è quello e il papà sa qualcosa?>>

Sbianco a quella domanda, volevo gridagli che è il suo, ma non posso ci tiene troppo alla sua carriera ha lottato per arrivare dov'è ora, e non voglio che butti tutto al vento a causa mia.

<<Non vuole saperne niente, meglio così, non è la persona adatta a crescere un bambino e ce la posso fare da sola.>> dico sorridendo e accarezzandomi il mio piccolo pancione.

<<Che bastardo, se fossi io il padre lascerei perfino il lavoro per stare al tuo fianco.>>

Proprio le parole che non voglio che Zayn pronunci. No, non lasci niente, io non ti dirò mai che è tuo figlio.

<<Ma tu sei Zayn, è normale.>> dico sorridendo e poi sento un piccolo movimento

Mi fissa in continuazione la pancia. <<Vuoi sentire?>>

<<Si muove?>>

<Non spesso, ma se metti la mano in questo punto senti il suo piccolo cuoricino battere.>> dico passando sul punto in cui sento il suo cuoricino battere.

Prendo la sua mano e la poggio sulla mia pancia.

<<E' vero.>> sorride e accarezza la mia pancia.

<<Ogni giorno è una nuova scoperta, questo piccolo è meraviglioso, è venuto al mondo quando non me lo sarei mai aspettato, ma non vedo l'ora che nasca, lo sento mio, è mio.>>

<<Elis, anche se non vuoi saperne di me, io non ti voglio lasciare sola in questo momento, quando non hai voglia di sentire nessuno, di vedere nessuno e di parlare con nessuno...chiamami. Sarò il tuo nessuno. Ti ascolterò senza dire nulla.>> dice non staccando la mano dal mio ventre gonfio. <<Se non vuoi parlarmi allora io starò in silenzio...Se non vuoi vedermi allora ti volterai, ma io non andrò via. Se non vorrai dire nulla, ascolterò il tuo silenzio e i battiti del tuo cuore parleranno per te.>>

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