CHAPTER TWENTY-SIX

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Summer.

Usciti da casa di Jess, io e Zayn ci dirigiamo verso la mia vespa.

<<Oddio, adoro la vespa! Posso guidarla io?>> dice Zayn con occhi sognanti, lo guardo dubbiosa.

<<Sei sicuro di saperla portare?>> chiedo porgendogli il casco

<<Certo che la so portare, che ti credi?! Dai, salta dietro>> e senza lasciarmi neanche il tempo di ribattere sale e mette in moto.

<<Mmh... Ok portala tu!>> mi sono arresa così salgo su.

Devo dire che per essere un ragazzo va piano, forse anche troppo! Tanto che ogni macchina o motorino che passa ci bussa con il clacson! All'improvviso da dietro sentiamo una sirena e ci accostiamo.

<<Salve signor agente!>> dico sorridendo nervosamente

<<Salve ragazzi, ho capito che volete essere prudenti ma così intralciate la strada e fate formare il traffico! Cercate di andare un po' più veloce!>> ci dice con un sorrisino divertito

<<Si Agente, ci scusi!>> concordo, è di una lentezza assurda e io che mi aspettavo il contrario.

<<Forza andate!>> dice alla fine l'agente congedandosi

<<Grazie, buona giornata!>>

Zayn parte di nuovo, questa volta va più veloce e stando alle mie indicazioni arriviamo a casa.

<<Ciao mamma, sono tornata e con me c'è anche...>> dico entrando dalla porta, ma vengo subito interrotta da mia madre.

<<Zayn...>> dice con una mano a coprirle la bocca, devo sapere cosa c'è dietro a quelle foto.

<<Ehm, si sono io. Piacere di conoscerla!>> dice Zayn impacciato, le stringe la mano e sorride gentilmente. Sono rimasta a guardare la scena impietrita, cercando di formulare mille ipotesi plausibili... Ma perchè ha reagito così quando ha visto Zayn?

<<Già ci conosciamo noi, ma forse non ti ricordi...Come sei cresciuto!>> continua mia madre, accarezzandogli il volto e guardandolo dalla testa ai piedi con gli occhi sgranati.

<<Credo sia ora per noi di conoscere la verità mamma...>> dico determinata a sapere tutto

<<Si venite, sediamoci che ci vorrà un po'>> inizia dicendo, sia io che Zayn ci sediamo sul divano di fronte a mia madre che è invece seduta sulla poltrona <<Quando ero più giovane mi piaceva molto viaggiare e il mio paese preferito era l'Inghilterra, infatti ci andai tre volte. La seconda volta trovai un tempo bruttissimo, non la smetteva di piovere, mi trovavo a Piccadilly e stavo per prendere l'autobus per tornare in albergo. Mentre stavo per salire un ragazzo mi passò vicino e mi rubò la borsa che avevo nella mano destra, quella che manteneva anche l'ombrello, visto che quella sinistra era occupata da buste di vari negozi! Nel rubarmi la borsa mi fece cadere anche l'ombrello e iniziai a bagnarmi, poi arrivò il bus e iniziarono tutti a spingere per salire. Allora un ragazzo mi prese per il braccio e mi tirò indietro, sotto il suo ombrello. Era un ragazzo alto, moro, con degli occhi nocciola bellissimi e con un sorriso dolcissimo; si vedeva che non era di origini inglesi! Aspettammo insieme che passasse un altro bus perchè perdemmo il precedente e in quel frangente parlammo tanto, tra noi c'era qualcosa che andava ben oltre la semplice sintonia... Arrivammo al mio albergo e lo feci salire nella mia camera, rimase lì con me tutta la notte. Il mattino seguente quando mi svegliai trovai solo un bigliettino sul cuscino su cui vi era scritto un numero di telefono e queste parole: "Questa notte passata con te è stata la più bella della mia vita, me ne sono dovuto andare ma voglio rivederti, chiamami." Ci vedemmo a pranzo, mangiammo insieme e mi raccontò che si era da poco preso una pausa dalla ragazza con cui stava da molto tempo. Mi raccontò che era di origini pakistane e che viveva poco lontano da Londra. E mi disse che quella stessa mattina aveva visto la sua ex ragazza che gli aveva detto di aspettare un bambino da lui e che doveva tornare con lei. Io partì il giorno dopo, e non lo sentì mai più, 2 mesi dopo scoprì di essere incinta.. In quel periodo conobbi tuo padre Summer, cioè il tuo padre adottivo in realtà, che mi accettò e mi sposò. Però, quando 5 anni dopo la tua nascita andammo in vacanza in Inghilterra, incontrammo lui. Ci ospitò a casa sua e ci fece conoscere la sua famiglia e il suo bambino di 5 anni, Zayn Jawaad. Fummo suoi ospiti per una settimana poi andammo via. Tu e Zayn andavate d'accordo ma avevate due caratteri diversi, lui più timido e tu più estroversa! Di quella settimana mi restano solo quelle foto che hai trovato e un bel ricordo.>>

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