CHAPTER ELEVEN

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Sophie.

Io e Harry siamo seduti sulle scale che portano al terrazzo, siamo soli.

Il mio stomaco è in subbuglio, non perché ho mangiato troppo, forse è il "troppo" Harry che mi fa provare questa sensazione. Ho accanto Harry Styles, non so se rendo l'idea, quegli occhi amati da milioni di ragazze ora sono fissi nei miei.

Sorride facendo spuntare quelle sue amate fossette che d'istinto inizio ad accarezzare.

<<Cosa vuoi accertare facendo ciò?>> dice continuando a sorridere.

<<Che sei reale e non una statua del museo.>> sorrido anche io e passo una mano tra i suoi cappelli che non sembrano più ricci come un tempo.

Harry si alza in piedi di fronte a me con le braccia spalancate

<<Vuoi tastare qualcos'altro?>> dice sfoggiando il suo meraviglioso sorriso.

<<Con questo già ho capito che non sei un sogno!>> dico arrossendo.

<<Peccato!>> dice sedendosi di nuovo e facendo musino, è adorabile!

Per non fargli vedere il rossore sul mio viso, cerco di nasconderlo con i capelli. Lui avvicinandosi sempre di più a me mi sposta una ciocca e mi dice <<Non coprirti il viso!>>

<<Non voglio farti vedere il cambiamento del colore della mia pelle, da bianco a rosso.>> dico sorridendo timidamente per alleggerire la tensione

<<Preferisco l'arancione>> dice facendomi ridere e lui ride con me. Allunga il suo braccio sulle mie spalle e io, come se fosse i gesto più naturale del mondo, appoggio, a mia volta, la testa sulla sua spalla. Restiamo così per un po', in silenzio, fino a quando non sentiamo un urlo.

<<ODDIO HARRY!>>

Harry si alza di scatto e mi prende per mano. <<Corri più veloce che puoi!>>

Usciamo dalla stradina e vedo un Taxi.

<<Harry guarda lì, un Taxi!>> tiro la sua mano legata ancora alla mia indicandogli il taxi nero che è la nostra via di fuga per non farci vedere dalle fan.

<<Forza prendiamolo, ti porto in un posto dove nessuno potrà disturbarci.>> dice tirandomi verso il taxi e aprendo la portiera per farmi salire. Harry da le indicazione del posto siamo diretti al taxista che subito parte per portarci a destinazione.

Poggio la mano sul petto per cercare di regolare il mio respiro.

<<Credo che dovrai andare in palestra se vorrai seguirmi ovunque.>> dice ridendo

Le parole "seguirmi ovunque" mi risuonano in testa, "ovunque" ma ci conosciamo da tre giorni! Già mi dice di seguirlo ovunque, se sto dormendo non svegliatemi.

Durante il tragitto cala un silenzio imbarazzante, si sente sola la musica della radio di sottofondo ma poi Harry poggia la mano sulla mia e mi volto a guardarle mentre s'intrecciano.

<<Posso chiederti una cosa?>> dice con un filo di voce, avvicinandosi al mio viso.

Arrossendo mi volto verso il finestrino e inizio a guardare le macchine sfrecciare accanto a noi, non posso incrociare il suo sguardo, non so se il mio cuore può sopportare tanto.

Riesco solo a dire, con voce rauca <<Ok, dimmi>>

<<Però guardami>> dice accennando una dolce risata.

Mi volto verso di lui e lo ritrovo lì, a pochi centimetri dal mio viso.

<<Ecco così va meglio>> dice avvicinandosi ancora di più, riesco a sentire il suo profumo.

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