CHAPTER FIFTY SEVEN

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Jess.

Sono in camera con Louis, ho deciso di fargli capire che in me un pizzico di romanticità c'è, un piccolo pezzo nel profondo del mio cuore, ma c'è e devo farglielo conoscere; allora mi viene in mente un posto dove portarlo.

<<Dove andiamo?>> chiede al mio fianco.

<<Ti fidi me?>>

<<Si, con te andrei anche in capo al mondo.>>

Lo guardo e mi avvicino in modo che le nostre labbra si sfiorino.

Arriviamo all'ultimo piano dell'hotel dove si può ammirare tutta la città.

<<Perché siamo qui?>> dice guardandosi intorno.

<<Non ti piace?>> dico incrociando le braccia al petto.

<<Certo, ma è un posto romantico e non è da te piccola mia, è più da me.>> dice sorridendo.

<<Se non è da me possiamo tornare anche in camera.>> dico stizzita, perché fanno tutti così? Per quelle poche volte che sono romantica e dolce vengo presa pure per pazza. Mi giro per andarmene, quando sento afferrarmi il braccio.

<<Dai stavo scherzando, non fare così, è che mi cogli impreparato.>> dice tenendomi per il braccio.

<<Perché ogni volta che dico qualcosa di dolce o faccio qualcosa di romantico mi prendi per pazza? Ho un cuore anche io sai? Sapevo di sbagliare, appena faccio vedere questa parte di me vengo fraintesa, presa per pazza e faccio scappare le persone.>> dico abbassando lo sguardo senza voltarmi verso di lui.

<<Vieni qui>> mi tira verso di se abbracciandomi, sento gli occhi pizzicare, no Jess non piangere, non puoi essere debole. <<Credi che non mi faccia piacere vedere questa parte di te? Perché hai detto faccio scappare le persone? Punto primo io non scappo, sono sempre qui, e ne hai le prove, hai perso la memoria e sono stato al tuo fianco, cosa che un ragazzo della mia età non farebbe mai.>>

Ecco Jess sei una grande stronza, sei deficiente, fai scappare sempre tutti, le lacrime iniziano a scendere lungo il mio viso, non riesco a trattenerle.

<<Scusami, non merito un ragazzo come te. Puoi anche andare via e lasciarmi qui da sola se vuoi.>> dico staccandomi da lui e asciugandomi le lacrime, non voglio che mi veda così.

<<Allora sei cocciuta, ho detto che non me ne andrò mai via da te finché non sarai tu a cacciarmi.>> dice avvicinandosi di nuovo a me e prendendomi di nuovo tra le sue braccia.

<<Grazie di essere sempre al mio fianco, ti amo come non ho mai amato nessuno.>> dico fra i singhiozzi, missione: "non farmi scoprire a piangere" fallita Jess.

<<Anche io piccola, ma ora mi spieghi perché non fai vedere la parte dolce di te alle persone?>>

*click* tasto che non dovevi toccare Tomlinson.

<<Se non vuoi dirmelo non preoccuparti, ma ricordati che puoi fidarti di me.>> dice asciugandomi una lacrime che scivola sulla mia guancia.

<<Sei l'unico che lo sa dopo le ragazze... Prima di te mi sono innamorata di un'unica persona, si chiama Marco, avevo 16 anni, è stato il mio primo amore, a lui ho dato tutto, e dopo essersi divertito con me mi ha lasciata con un bigliettino: " Sono stato bene con te, ma ora che ho vinto la mia scommessa ti saluto! Ciao bambola">>

Ecco di nuovo sul mio volto quelle lacrime, ma perché?! Devo essere forte, non posso farmi abbattere dal passato, sento le sue braccia attorno a me stringersi di più.

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