Capitolo 10

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-Jason? Sei tu? -sono scioccata, di certo non mi aspettavo una sua chiamata.
-Ma non avevi buttato il mio numero?

L'ha anche appallottolato ben bene prima, da quel che ricordo.

-Buttato? Ah, il foglietto. Non mi serviva più, l'ho imparato a memoria.

-Oh. - e io che pensavo non gli importasse. Certe volte si comporta in modi davvero incomprensibili.

-Ti disturbo?

-Non direi, ti serviva qualcosa?

-Non proprio. - fa una pausa -volevo chiederti se ti andrebbe di uscire, stasera.

La mia bocca si apre a cerchio.
Sì, certo che voglio uscire, con lui andrei anche in capo al mondo, se me lo chiedesse. Troverei un capo, e ci andrei.

Ma stasera non posso.
Lucas senza saperlo mi sta rovinando la vita anche questa volta.

-Lo vorrei tanto, ma purtroppo stasera non posso. Ho una cena di famiglia.

-Capisco. - sembra dispiaciuto.

-Se ci vedessimo domani? So che è domenica, ma potremmo comunque fare un giro insieme, o qualcosa del genere. - propongo, trattenendo il respiro.

-Va bene, allora a domani. E buona cena.

Ha accettato!

-Grazie, a domani.

Ci metto un attimo a realizzare: domani ho un appuntamento con Jason.
Un appuntamento.

Devo solo superare questa serata.
Cosa può andare storto?

🔹

-Cleo, per fortuna sei arrivata. Presto, aiutami a condire le insalate, tra poco arriveranno i Rodriguez.

Mia mamma mi trascina in cucina non appena metto piede in casa.

Sistemiamo le ultime cose, mentre mio padre recupera le sedie dallo sgabuzzino.

Dopo poco suona il campanello, e mia mamma mi costringe con lo sguardo ad andare ad accogliere i nostri ospiti.

-Benvenuti, da quanto tempo. -dico, aprendo la porta.

-Hola querida! -la signora Rodriguez mi stringe in un forte abbraccio. Il signore mi stringe la mano.
-Come stai?

-Tutto bene, grazie. E voi?

-Non c'è male. Siamo contenti che ci abbiate invitati. Lucas arriverà un po' in ritardo, quel furfante è sempre lo stesso.

-Venite, venite a sedervi! Non preoccupatevi per Lucas, mentre lo aspettiamo si cuociono le lasagne. -mia mamma sorride e li conduce al tavolo.
Mio padre li saluta quando arrivano al salotto.

-Ottima pesca oggi, eh Pablo? -. Il padre di Lucas fa parte della cerchia della pesca.

Mentre mio padre parla con i signori Rodriguez, io e mia mamma terminiamo di cucinare; ad un certo punto la avviso che devo andare in bagno, e salgo di sopra.

Mentre sono su, sento dei rumori al piano di sotto.
Scendo, e quando arrivo in salotto mi trovo davanti Lucas.

È cambiato molto dall'ultima volta che ci siamo visti; d'altra parte sono passati 12 anni.

Adesso il sedicenne che ricordavo si è trasformato in un uomo alto e atletico.

Alcuni aspetti di lui sono sempre uguali: i bruni capelli sempre in disordine, gli occhi nocciola, e quello sguardo quasi tenero che gli consentiva di non ricevere mai un no come risposta.

Tricked by the MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora