Capitolo 20

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Qualche giorno più avanti...

-Jason, è da giorni che studiamo i tuoi libri accanitamente, è chiaro che non troveremo nulla. Andiamo alla British Library, facciamo almeno un tentativo. - insisto per l'ennesima volta, dopo aver posato il volume che avevo in mano.
Ne avevamo comprati altri, ma si erano rivelati deludenti.

La British Library è la biblioteca più grande di Londra, e mi pare sensato cercare lì.

Ma Jason è titubante.

-Non penso che una biblioteca di umani possa contenere le informazioni che cerchiamo. Abbiamo studiato tutti i libri sui lupi mannari, e se non abbiamo ottenuto niente così, dubito che troveremo qualcosa in un posto del genere.

-Beh, comunque vale la pena andare a vedere. Non è che ci restino molte possibilità, e io non voglio arrendermi. Anche perché, chissà quando, il mio corpo potrebbe decidere che è giunta l'ora di trasformarmi. E io vorrei essere almeno un minimo preparata.

Sembra riflettere sulle mie parole.
-Su questo hai ragione, certo, però comunque ci sarei io ad aiutarti, in caso di necessità. - dice, quasi offeso che io non abbia considerato la sua presenza.

-Vero. - lo assecondo - Ma io ho bisogno anche della mia autonomia. Ho bisogno di sapere di essere in grado di controllarmi, e di essere sicura di non fare nulla di cui mi pentirei.
Non sono una persona violenta, ma chissà come potrei diventare una volta trasformata del tutto.
Capisci che sono preoccupata?

-Sì, ovviamente capisco. So meglio di te cosa si prova quando si muta.

Sospira.

-E va bene, andremo in quella biblioteca. - si arrende.

Sorrido - Grazie, ogni piccolo tentativo significa molto per me. - dico, sollevata che alla fine abbia capito il mio punto di vista.

Vedendo la sua espressione poco felice, aggiungo - So che per te è difficile girovagare tra gli umani.
Non so per quale motivo però, e vorrei che un giorno me lo spiegassi.

-Un giorno te lo dirò, ma per adesso  non mi sento ancora pronto.
Però non ti preoccupare ora, prendi la giacca e andiamo. - cerca di sembrare convinto.

È evidente che voglia evitare il discorso, però apprezzo che stia facendo questo sforzo per me.

Il viaggio in metro risulta piuttosto scomodo.

Siamo schiacciati da tra gli altri passeggeri, e Jason ha la faccia di uno che si butterebbe volentieri fuori dalla porta mentre il mezzo è in corsa.

Ad un certo punto mi accorgo che sta trattenendo il respiro e digrignando i denti, e decido di prendergli la mano.

Subito posso sentire il calore avvolgere le mie dita e, osservando il viso di Jason, noto che fortunatamente sembra essere un pochino più rilassato.

-Siamo quasi arrivati.- sussurro, per rassicurarlo.

Annuisce, in silenzio.

Dopo essere scesi a King's Cross, ci avviamo all'ingresso.

Appena dentro, mi rendo conto di quando grande è questo posto, e di quanto sarebbe difficile individuare da soli quello che ci serve.

Ci sono intere pareti ricoperte di libri, e i soffitti sono altissimi. Bianche colonne suddividono lo spazio in maniera regolare, e vedo moltissime postazioni per lo studio.
Mi sento minuscola.

-Dobbiamo chiedere informazioni a qualcuno. Aspettami qui, vado al bancone e parlo con un bibliotecario. - dico a Jason.

-No, vengo con te. - ribatte.

Tricked by the MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora