Capitolo 25

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I giorni seguenti a casa dei miei passano in fretta.

Li impegno leggendo, aiutando mio papà con dei lavoretti, cucinando e chiacchierando con mia mamma.

Sono felice, ma manca qualcosa. O meglio, qualcuno.

Ho pensato molto alle novità che hanno scosso la mia vita, e per quanto l'abbiano sconvolta, c'è una cosa che non riesco a negare: quanto io sia felice di aver incontrato Jason.

Sento che è giusto stare con lui, non importa come. Voglio che sia parte della mia vita, non riesco ad immaginare di tornare indietro a quando ancora non lo conoscevo.

So che tutto si può risolvere, finché siamo insieme.

Mi sono davvero innamorata di lui, dopotutto. Del modo in cui si prende cura di me, ma senza farmi sentire una bambina. Di come siamo quando stiamo insieme. Della maniera in cui ci capiamo a vicenda. E anche dell'intensità con cui mi desidera.

Non voglio che questo finisca solo perché sono stata codarda.

Cercando di scappare dalla mia nuova realtà, otterrei come unico risultato quello di farci soffrire. E ho letto troppi stupidi romanzi d'amore, per permettermi di farlo.

Ho già affrontato delle sfide, e so che posso vincere anche questa. Abituarmi all'immortalità e alla mia natura di lupo non sarà certo semplice, ma avrò un sacco di tempo per farlo, no?

Beh, in ogni caso non posso arrendermi prima di provare. 

Raccolgo le cose che mi ero portata dai miei, prevalentemente il mio zaino, ricordandomi di aggiungere i vestiti comprati con le mie amiche. 

Mi ritrovo a stringere indecisa il completino bordeaux tra le mani, cercando di decidere se sia il caso di metterlo. 

No, meglio evitare, non voglio sembrare una che è andata preparata per... e poi non è nemmeno detto che arrivi a spogliarmi; perché adesso dovrei dare per scontata una cosa del genere? 

Troverò un'occasione migliore per usarlo.

Arrivata alla porta saluto i miei.

-Ciao mamma, ciao papà. Ci vediamo.

-Ciao tesoro, fai buon viaggio. Hai preso i biscotti che ti ho lasciato sul bordo della cucina? - si accerta mia mamma.

-Certo, sono in questa busta.- rispondo, sollevando il sacchetto in questione.

Lei annuisce, contenta.

-Ciao Cleo, è stato bello averti qui questa settimana. Anche se non ci siamo visti così tanto per via del lavoro. - dice papà.

-Non importa, e grazie per avermi ospitata. - saluto con la mano mentre esco di casa. 

Non so perché ma questo saluto mi sembra più solenne del solito. Forse dipende dal fatto che sono consapevole di stare per andare incontro al mio destino. Pensarlo così mi mette pochissima ansia.

Non vedo l'ora di saltare tra le braccia di Jason. Finalmente sento che tutte le parti di me, sia quella più umana, sia quella più animale ed istintiva, sono d'accordo su una cosa: voglio stare con lui. 

Giunta a casa, lascio il mio bagaglio e indosso un vestitino più carino. Mi sento una ragazzina, a volermi fare bella per il ragazzo che mi piace, ma non importa. 

Una volta pronta chiudo casa e salgo al decimo piano.

Arrivata a destinazione, mi blocco sul pianerottolo.
Porca miseria, la porta è aperta, di nuovo. Possibile che non sappia come chiuderla? Chiunque potrebbe entrargli in casa, ogni singola volta che esce.

Tricked by the MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora