Capitolo 27

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Quando esco dal bagno, mi trovo davanti un Jason con le braccia conserte.
La combo nudo e seccato non può che farmi ridere.

Il suo broncio aumenta, offeso dal fatto che stia ridendo di lui.

-L'hai trovato?

-Sì. - dice, mostrandomi lo zaino dietro di lui. - Ci è voluto un po' di più del previsto però. Concentrarmi in queste condizioni - indica verso il basso - non è molto semplice.

Seguo la direzione mostrata dal suo indice, e scoppio a ridere.

-Non c'è niente da ridere. Adesso posso averti?

Se dice queste cose come faccio a non lanciargli le mie mutandine e buttarmi addosso a lui?

Ah no, giusto, sono già nuda. E va beh, un passaggio in meno.

Mi avvicino, e lui, prima che io possa fare qualsiasi cosa, mi prende in braccio, portandomi su per le scale.

Le sue forti braccia fanno sembrare il trasportarmi qualcosa di così semplice.
Ne approfitto per strusciare un po' i miei seni sul suo petto, giusto per mantenere alti gli animi, e questo lo fa ringhiare sommessamente. Sorrido soddisfatta.

Arriviamo ad una porta, che Jason apre spingendola con il piede.
Deve essere la camera da letto, perché è quest'ultimo ad occupare la maggior parte dello spazio.

Vengo adagiata sulle lenzuola bianche, e Jason sale sopra di me.

-Ora sei mia, ho anche spento il tuo telefono. - sogghigna.

Mi viene di nuovo da ridere, ma cerco di trattenermi.
Invece lo attiro a me, non potendo aspettare oltre per sentire le sue labbra sulle mie.

Le nostre lingue si intrecciano, facendomi sciogliere nuovamente.
Sono sua, non si torna più indietro.

Le sue mani vagano sul mio corpo libero dai vestiti, e mi sembra di prendere fuoco quando le sue dita toccano la mia pelle, sfiorando le mie curve.

La sua bocca scende lungo la mia gola, raggiunge i seni e li bacia, mordendo delicatamente i capezzoli, facendomi impazzire.

Li lecca e soffia su di essi, causandomi dei brividi che mi spingono a cercare più contatto, a volerlo ancora più vicino.

Con le mani tocco tutti i punti del suo corpo che riesco a raggiungere, accarezzando i suoi muscoli tonici.

I suoi languidi baci proseguono verso il basso, fino a raggiungere l'interno coscia.
Arrivato a quel punto si ferma, scende dal letto e, mettendosi in ginocchio per terra, mi afferra per i fianchi e mi trascina verso di lui. Un gridolino di stupore sfugge alle mie labbra per il gesto inaspettato.

Sono un po' imbarazzata dalla posizione, e tento di chiudere le gambe, ma lui mi separa le cosce, tenendole aperte, lo sguardo puntato nel mio.

Quando sento la sua lingua sulla mia zona più sensibile, mi sembra di perdere completamente la ragione. 

Si muove con sapienza, su e giù, come se conoscesse ogni punto da sfiorare per farmi toccare il cielo.
Esplora la mia intimità fino a farmi tremare.

L'orgasmo mi coglie impreparata. Getto la testa all'indietro, mentre stringo i suoi capelli con le dita.

Ansimo per riprendermi dall'ondata di piacere, guardando Jason negli occhi, cercando di comunicargli con il mio sguardo le sensazioni che provo.

Jason mi bacia, poi con delicatezza mi allarga nuovamente le gambe, sistemandosi tra di esse.

Allunga una mano verso il cassetto del comò, da cui tira fuori un preservativo. Lo indossa.

Tricked by the MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora