Capitolo 18

4.9K 202 45
                                    

-AAAAAAAAAAAAAHHHHHHH!!

-Calma Cleo, respira profondamente. Non è successo davvero, e tu stai sognando. Presto ti sveglierai e sarà tutto finito. - sto parlando a me stessa ad alta voce, cercando di rassicurarmi.
Perché mi trovo in questo stato??

Ripercorro con il pensiero i due giorni precedenti.
Sapevo che qualcosa non andava.

L'altro ieri al mio risveglio, mentre preparavo la colazione, mi sentivo strana, spossata.

Cucinando, sembrava che tutti gli odori del cibo stessero cercando di invadermi il naso; erano talmente intensi che quasi ho vomitato, e dire che si trattava di pancakes, non certo di broccoli.

Questa situazione è andata avanti per tutta la giornata, e anche ieri non riuscivo a mettere in bocca niente, nonostante avessi fame.

Non appena mi avvicinavo a qualcosa di commestibile, sentivo come se tutte le molecole di quel cibo si stessero lanciando dentro il mio naso a tutta velocità.

Quando, cercando di mangiare qualcosa, ha iniziato a girarmi la testa, mi sono resa conto che dovevo stare proprio male; probabilmente avevo preso un qualche strano tipo di infezione dal cibo che avevo mangiato con Lucas.

Onestamente non sarei stata particolarmente stupita, se avessi scoperto di avere ragione.

Per non stimolare troppo il mio olfatto, sono rimasta lontana dalla cucina il più possibile, nonostante non potessi completamente evitare di sentire odori; anche perché i vicini ormai sembravano essere diventati dei coinquilini, da quanto della loro vita potevo sentire sia con le orecchie che con il naso.

Dopo la gran goduria che sono stati gli scorsi due giorni, ieri sera sono arrivata ad un livello che credevo (fino ad ora, stupidamente) fosse l'apice di questa strana malattia.

Infatti, oltre al mio naso, anche i miei occhi hanno cominciato a fare cilecca.

Non sopportavo le luci, tutte, ma soprattutto non sopportavo una luce in particolare, quella della luna.

Mi sembrava talmente luminosa da accecarmi; talmente luminosa che il solo guardarla mi dava un senso di nausea.

Ho sentito di forme virali che ti stendono, però non sono mai stata il tipo da farsi abbattere da un'influenza; per di più non da un'influenza così strana.

Ho pensato più di una volta di fare causa a Lucas per avermi portato in quel posto losco e sconosciuto.
Non che avessi voglia di risentirlo.

A ripensarci però, la cosa più assurda è successa circa verso le due di notte, quando di punto in bianco mi sono alzata dal letto, come Dracula che si risveglia dalla sua bara, e, convintissima, ho preso il cappotto, ho infilato le scarpe e sono scesa a correre nel boschetto dietro casa.

Alle 2 di notte, io, Cleopatra Blake, che al posto di dormire corro.

Robe da matti.

Dopo la corsa, che ho fatto come una sorta di automa, sono rinsavita, e mi sono sentita talmente fuori di testa che ho creduto di star avendo una reazione a qualche veleno.

Magari il latte che stavo bevendo proveniva da una mucca pazza, oppure nel formaggio nel mio frigo si erano formati dei funghi con spore velenose, oppure ancora stavo vivendo una di quelle storie gialle in cui la moglie malvagia lentamente ma costantemente avvelenava il marito nel sonno.

Con un'unica piccola differenza nel fatto che io non sono un uomo, non sono un marito, e certamente non sono un miliardario a cui rubare i soldi grazie all'eredità.

Stanca e spossata ho deciso, invece di correre a casa del mio medico, a quelle che ormai erano le 4 di notte, per urlare a lui e sua moglie mezza addormentata che stavo morendo, di tornare a casa, dimenticare l'accaduto e dormire, sperando di svegliarmi in una vita normale il giorno dopo.

Tricked by the MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora