Sono in ritardo.
-Claire, che stai facendo ancora in bagno? Sono le 7:30, dovrei essere già al lavoro! - mi lamento.
-Ho quasi finito, tra un secondo esco.
-L'hai detto anche cinque minuti fa, fammi lavare i denti, ti prego.
-Ecco, eccomi, ora apro.
Si sentono rumori di cassetti e oggetti messi a posto, poi finalmente la porta si apre.
-Finalmente! - esclamo, mentre mi lancio sullo spazzolino.
-Allora io vado Cleo, grazie per avermi ospitata!
-Figurati - mugugno, con la bocca impastata.
-Ciao!
-Haoo! - rispondo, cercando di non sbrodolarmi il dentifricio addosso.
Mi risciacquo la bocca, e come un missile corro fuori.
Per fortuna Claire non ha preso l'ascensore.
A volte vorrei che questo aggeggio fosse più veloce, poi mi rendo conto che è già tanto se non si blocca.
Forse dovrei iniziare a fare più spesso le scale.
Ma anche no.
Quando arrivo, noto che la porta è socchiusa.
-Jason? -lo chiamo.
Nessuna risposta.
-Jason! - ancora nulla. Entro nell'attico, mentre comincio a preoccuparmi.
Inizio a vagare per la casa, e noto che la sua giacca è appesa al solito gancio.
Non riesco a fare a meno di pensare al peggio.
Probabilmente sono solo esagerata, sarà andato a prendere un pacco, o qualcosa del genere.
Lo chiamo al telefono, ma squilla a vuoto.
-Cavolo, dove sei? - dico ad alta voce.
-Sono qui. - Jason entra in casa, con il fiatone.
È senza scarpe, e i suoi vestiti e capelli sono tutti arruffati e sporchi di fango.Jason! - urlo, e corro da lui.
Lo abbraccio, accorgendomi troppo tardi di aver esagerato.
-Scusami - mi stacco - non ti ho visto, c'era la porta aperta e non avevi preso la giacca. Mi sono preoccupata. Ma per fortuna stai bene, anche se... cosa ti è successo, perché sei conciato così?
-Non è nulla, ho solo avuto un imprevisto. - dice, evasivo.
-Un imprevisto che ti ha spinto a correre fuori in queste condizioni? - insisto.
-Sì. Per favore, non chiedermi altro.
Non sembra proprio in vena di parlare. Sembra preoccupato.
-Non ti importunerò oltre, ma se è successo qualcosa e hai bisogno di parlarne io ci sono, d'accordo? - Gli prendo una mano tra le mie.
Non voglio infastidirlo, se è già preoccupato. Ma tornerò sull'argomento. Non ho intenzione di lasciarlo a sé stesso.
-Grazie. -mi sorride leggermente.
Dopo qualche secondo gli lascio la mano.
-Devo cambiarmi. - e mentre lo dice inizia a sfilarsi la maglia.
Istintivamente mi volto.
Lo sento ridere.
-Puoi guardare se vuoi. Io non mi vergogno.
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Tricked by the Moon
WerewolfCleo è una ragazza che sa cosa vuole, e lavora sodo per ottenerlo. È tranquilla, soddisfatta, e sicura di sé, anche se sul fronte amore la fortuna scarseggia (anzi, è più sfortuna). Quando meno se lo aspetterà, però, il destino potrebbe avere pronto...