Capitolo 3

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"Ciao Cory, ho ricevuto la tua mail con le informazioni sull'autrice, e volevo segnalarti che deve esserci un errore nell'indirizzo. Quello segnato è il mio. Potresti per favore farmi avere quello giusto? Grazie mille, e buon weekend."

Premo il tasto invia, e mi sdraio sul letto.

Pensa che stranezza, chissà come hanno fatto a registrare l'indirizzo sbagliato, e proprio il mio, poi.
Certo, sarebbe comodo se abitasse nel mio palazzo, non avrei da fare molta strada al mattino, e risparmierei in benzina. Rido.

Controllo se ci sono messaggi, poi lascio il telefono sul comodino e chiudo gli occhi.

〰️

Il giorno seguente vengo svegliata da un suono che avevo quasi dimenticato: le urla di mia mamma che annuncia di aver preparato la colazione.

Certo che è bello stare un po' con i propri genitori, ogni tanto.

Vengo guidata giù per le scale da un profumo invitante, che si rivela provenire da una pila di crepes fumanti.

-Mamma, buongiorno! Come stai?- domando, memore della sua delusione del giorno prima.

-Malissimo. Sono distrutta dall'insolenza di quel ragazzo, ieri non si è nemmeno degnato di avvisarci del fatto che non sarebbe venuto.
So che non dovrei arrabbiarmi tanto, ma mi dispiace per te, che sei sempre così sola.- dice, spegnendo il fornello e adagiando l'ultima crepe sulle altre.
La osservo dirigersi verso il frigo, per prendere il barattolo della marmellata e il cartone del latte. Con la mano libera scosta poi la tendina azzurra e apre la finestra, per far uscire il leggero odore di fritto; scommetto che i vicini mi invidieranno molto, stamattina.

-Mamma, non sono sola solo perché non ho un fidanzato, lo vuoi capire?
E comunque secondo me non mi sono persa nulla, non mi pare una persona affidabile uno che si comporta così.- aggiungo, cercando di fare leva sulla sua indignazione.

Ringrazio mentalmente la buona stella che mi ha graziata ieri.

-Mmm, sì, come no. - dice, poco convinta - Comunque tuo padre è uscito presto con gli amici della pesca, tanto per cambiare.
Non so con quale coraggio esca con questo freddo.
Visto che siamo solo noi due, ti andrebbe di accompagnarmi al centro commerciale? Tra poco è il suo compleanno, e vorrei prendergli un nuovo cappello da pescatore.-

Era incredibile come, nonostante tutti i fastidi che lamentava, riuscisse comunque a sostenerlo nelle sue passioni.

-Va bene mamma, tanto non ho altro da fare. - rispondo.

Mi infilo in bocca quante più crepes possibile e, con le proteste di mia mamma in sottofondo, salgo in camera per sistemarmi e darmi una pulita.

Non mi sono portata un cambio di vestiti perché non prevedevo di restare a dormire, ma almeno una spazzolata ai capelli e una lavata non me le toglie nessuno.

〰️

Il resto del weekend trascorre in fretta.

Alla fine decido di restare a dormire anche quella sera, per poi tornare a casa la mattina della domenica.

Prima di partire, mia mamma mi fa le solite raccomandazioni, aggiungendone alcune più estreme come "vedi di sposarti in fretta", come se potessi plasmare un compagno dal nulla, e "non morire di fame".

Mio padre mi saluta con una pacca sulla spalla, e mi ricorda come sempre che, se ho bisogno di aiuto per le ambientazioni dei libri, posso chiedere a lui.

E così me ne torno a casa.

Quel pomeriggio lo occupo in chiamata con Betty e Claire, le mie due migliori amiche.

Tricked by the MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora