Tricked by the Moon

Capitolo 26

Scendo dal treno, preparandomi mentalmente alla camminata di mezz'ora che mi aspetta per arrivare a destinazione. 

Attraverso il centro di Denham, poi proseguo verso i campi. Ad un certo punto mi trovo alla sinistra di alti alberi di pino.

Controllo Google Maps, rendendomi  conto di essere arrivata.

Ottimo. 

Il problema adesso è trovarlo, in mezzo a tutti questi alberi. Il bosco è abbastanza fitto, e benché non sia la foresta più vasta dell'Inghilterra, dubito che individuare una persona al suo interno possa essere facile.

Inizio ad addentrarmi, cercando di captare qualche suono che possa tradire la presenza di Jason, e ogni tanto urlando il suo nome.

Niente.

Se continuo così non lo troverò nemmeno tra una settimana.

Inizio a correre, sperando in questo modo di velocizzare la ricerca, ma mi sembra di star solo girando a caso intorno agli alberi, senza una meta precisa. Seguire un sentiero sarebbe inutile, difficilmente Jason si sarà seduto ad aspettarmi a bordo strada.

Controllo anche dietro i grossi massi che ogni tanto mi trovo a sorpassare, sentendomi una bambina che gioca a nascondino.

E se mi fossi sbagliata e lui non fosse qui?

Ad un certo punto il mio piede si incastra in una radice, e cado a terra come un sacco di patate.

Sono qui, sdraiata sul terreno umido, vagamente sconsolata, quando un odore familiare colpisce le mie narici. 

Scompare in fretta, talmente flebile da farmi quasi domandare se io l'abbia percepito davvero, ma ne sono certa: quello è il profumo di Jason.

Quanto vorrei aver già completato la mia trasformazione... Adesso potrei tramutarmi in lupo e cercarlo usando al meglio il mio olfatto.

Purtroppo però fin'ora mi sono solo cresciute orecchie, coda, e i miei occhi sono diventati gialli. Tanti piccoli assaggi, ma nulla di finito.

A meno che...

E se potessi velocizzare la cosa? Se potessi in qualche modo portare il mio corpo a raggiungere la forma finale?

Vale la pena tentare.

Dunque, so che di solito la trasformazione avviene quando sono agitata. E io adesso sono agitata, sicuramente, il che è perfetto, ma non basta.

Forse non mi conviene procedere in questa direzione. Forse posso avere più controllo. Vale la pena fare un tentativo.

Chiudo gli occhi, e cerco di immaginare degli artigli spuntare dalle mie dita. Tenendo questa immagine nella mia mente, mi concentro su di essa, finché non mi accorgo di un leggero formicolio alle mani.

Apro gli occhi, e non posso credere di esserci riuscita. A dire il vero fanno anche un pochino senso così, pelose e con le unghiacce adunche, ma non importa.

Ottimo, ora non mi resta che farlo con tutto il resto del corpo.

Chiudo nuovamente gli occhi, ma stavolta nella mia mente si forma l'idea di un lupo, e del mio corpo che diventa quel lupo. Un lupo dal manto bianco, come le mie orecchie e la mia coda. Un lupo che corre veloce tra gli alberi.

Mentre sono così, ad occhi chiusi, un senso di pace si fa strada dentro di me.

Finalmente so chi sono, tutto di me accetta il cambiamento, e lo abbraccia con fierezza.

La mia volontà è ferma, e non ho dubbi: questo è chi voglio essere, e chi devo essere. Per me stessa, e per Jason.

Attraverso le palpebre ancora chiuse, percepisco un'intensa luce circondarmi, calda e rassicurante.
Splende per qualche secondo, poi si affievolisce lentamente.