Capitolo 19

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-Cleo, sei tu? Come sei entrata?

Tra tutto quello che potrebbe dirmi, è questa la prima cosa che gli viene in mente?

Nel vederlo, però, sento come se ogni mio dubbio su di lui sia scomparso magicamente. Ciò che provo nell'averlo vicino non è paura, ma sicurezza.

-Hai lasciato la porta aperta. Di nuovo.

Sto facendo una fatica immane per parlare normalmente, e per resistere dal saltargli addosso.

Ebbene sì, sono diventata un'infoiata.

È come se una forza mistica mi stesse spingendo con prepotenza verso di lui, e non in senso platonico.

-Oh. Come mai sei qui? Credevo di averti spaventata...- sembra dubbioso, mentre fa un passo verso di me. Ma nei suoi occhi leggo anche stupore e felicità.

Appena lo sento avvicinarsi, sono costretta a stringere le gambe talmente forte che mi accascio a terra.

Fantastico, e io che volevo sembrare naturale. Ora sì che do l'idea di una che sa controllarsi.

Ovviamente, Jason corre verso di me, preoccupatissimo.

-Cleo, tutto bene? Che ti succede?

Santi spiriti dei monaci tibetani, aiutatemi adesso, vi prego.
Non posso cedere così, devo riprendermi.

Con uno sforzo immane, che Maciste spostati, mi sollevo in piedi, tenendo la testa bassa.

-Va tutto bene, sono solo scivolata.- mento spudoratamente.

-Mmmh, okay - non sembra convinto.

Per distrarlo dal mio corpo fuori controllo vado dritta al punto.

-Jason, so che sono stata crudele nei tuoi confronti, e mi dispiace. Avrei dovuto provare meglio a comprenderti, ma in quel momento mi sentivo sconvolta e confusa, quindi ho avuto bisogno di tempo per riflettere. - faccio una pausa, per prepararmi a quello che dovrò dire dopo.
Lui aspetta, in silenzio. Ha capito che non ho finito.

-Per quanto possa sembrare inopportuno, devo chiederti questo: la tua... condizione. Si trasmette? - attendo con ansia la risposta.

-Non è che sia proprio una condizione, è più una natura, diciamo. - specifica, non accorgendosi dell'urgenza nella mia voce.

-Okay, ma è trasmissibile? - insisto, impaziente.

Jason incrocia le braccia.
-No, a meno di situazioni particolari, stai tranquilla.

-Non sto tranquilla! - mi sta salendo il panico. Cosa significa che non si trasmette??

-Cleo, stai calma, nessuno può diventare come me, a meno che io non lo morda con l'intento di renderlo tale. Va tutto bene. - specifica, cercando di calmarmi. Posso sentire dalla sua voce che si sta preoccupando sempre di più, ma onestamente non ci posso fare nulla.

-Non va tutto bene! Se andasse tutto bene, io non sarei così! - di colpo alzo la testa e rimuovo il cappuccio, mostrando ciò che si celava nella sua ombra.

I miei occhi gialli incontrano quelli di Jason, e mi sembra di sentire il mio stomaco ballare la macarena mentre abbraccia l'intestino.
Il cuore si è dato direttamente al tip tap.

Jason mi sta fissando con un misto di stupore, preoccupazione e curiosità negli occhi.

-Quando è successo? - chiede.

-Stamattina. Mi sono svegliata così. Che cosa significa?

-Non so se sia questa la risposta che cerchi, ma significa che stai mutando. È tutto normale, l'ho visto accadere a qualche cucciolo, quelli che si sviluppano più lentamente.

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