Capitolo 23

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-Oh, no! - esclamo, sbattendo la porta in faccia al caro ospite.

-Cleo, chi è? - chiede mamma, mentre si avvicina.

-Mah, nessuno... Forse un corriere. - evito il suo sguardo, sperando che in questo modo non possa leggere nei miei occhi l'evidente bugia.

-E dov'è il pacco?

-Non c'è. Deve aver sbagliato indirizzo. - sorrido innocentemente.

In quel momento l'ospite indesiderato suona nuovamente il campanello, e questa volta è mia mamma ad aprire la porta, accompagnata da un mio sospiro.

-Lucas! Che ci fai qui? - domanda, confusa.

-Ciao Barbara, sono venuto a parlare con Cleo. Ho visto la sua macchina fuori, e così ho pensato di passare. - i suoi occhi viaggiano tra me e mia mamma, sembra nervoso, e questo mi mette ancora più ansia.

-Allora vi lascio soli, io vado di là a cucinarti qualcosa, Cleo.

-Vieni fuori un attimo, per favore. - mi chiede Lucas.

Acconsento solo perché non voglio che mia mamma si preoccupi.

Attendo in silenzio che lanci la bomba .

-Dobbiamo parlare di quello che è successo l'ultima volta che ci siamo incontrati. - afferma.

-Di cosa vuoi parlare? Del fatto che hai tentato di costringermi con la forza a venire con te, forse per portarmi a letto? - replico aggressivamente.

-Non ti stavo costringendo, tentavo solo di convincerti. E poi non è di questo che voglio parlare. Ma di quel... mostro.

-Mostro? - faccio la finta tonta.

Ecco dove andiamo a parare. Non voleva nemmeno scusarsi, il bastardo, ma solo confermare il fatto di non essere impazzito.

Questo mi fa arrabbiare ancora di più.

-Sì, il mostro che è sbucato dal nulla e ha tentato di ammazzarmi. L'hai visto anche tu, ne sono sicuro! - sta quasi urlando, il che mi fa capire che non sta molto bene al momento, psicologicamente parlando.

Scuoto la testa.

-Massì, il mostro con la faccia pelosa, i denti aguzzi e gli occhi rossi - dice, gesticolando con le mani attorno al suo viso per chiarire meglio le descrizioni.

-Se mi aiuterai a trovarlo potremo diventare ricchi, e la mia fama aumenterebbe a livelli mai visti. Sarebbe una fantastica pubblicità per il nuovo album, e ovviamente potremmo discutere per una percentuale da attribuirti. - le sue labbra si aprono in un sorriso maligno.

Quest'uomo deve essere pazzo.

Come osa anche solo pensare che io voglia collaborare con lui per una cosa così orribile? E come osa presentarsi alla mia porta per propormela?

Senza contare che qui si parla di Jason, del mio Jason.

Deve solo ringraziare il fatto che non ho ancora raggiunto la mia forma finale, altrimenti gli sarei già saltata alla gola.
D'altro canto, per fortuna sto riuscendo a mantenere il controllo, non sarei molto minacciosa con delle orecchie pelose sulla testa.

Al mio sguardo volutamente impassibile, insiste, isterico - Tu lo hai visto, non provare a negarlo! Eri lì, con me, e lui ti ha anche guardata in faccia!

Mi prende il braccio per strattonarmi, come se questo potesse convincermi a parlare.

Non ne posso più delle sue maniere irrispettose, non ne posso più della sua voce e nemmeno della sua vista.

Tricked by the MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora