Capitolo 2 - Scatoloni

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Erano circa le dieci di mattina e Sana era talmente tanto stanca, che non si era minimamente accorta che la sveglia suonava ormai da ore. Sarebbe dovuta andare all'università per le lezioni, ma ripulire la scena del crimine della sera precedente era stato davvero molto faticoso... La parte peggiore era accertarsi che non ci fossero capelli o piccoli oggetti lasciati da qualcuno ed era davvero molto seccante.

Una melodia ricorrente, fece risvegliare la mente offuscata di Sana. Gli occhi si aprirono lentamente e la sua mano si allungò sul comodino per spegnere quel suono assordante della sua sveglia. Afferrò il cellulare e lo avvicino pian piano al suo viso.

«Cazzo!» Esclamò appena si rese conto dell'orario. Tirò subito su la schiena dal letto per potersi svegliare meglio, ma si rese conto che ormai era troppo tardi e anche se si fosse sbrigata a fare tutto, sarebbe riuscita a seguire solo una lezione e davvero... Non ne valeva la pena.

Decise quindi di fare tutto con calma. Dopo essersi alzata ed aver eseguito la sua igiene mattutina, andò dritta in cucina per fare colazione.

Avrebbe passato il tempo che le rimaneva a studiare, avrebbe pranzato con sua cugina e di nuovo a studiare nel pomeriggio. Le sue giornate erano su per giù tutte uguali quando non lavorava e si riduceva spesso ad ordinare la pizza per cena da Carlo's, una pizzeria che si trovava proprio sotto il suo appartamento, giusto per non sforzarsi troppo di camminare.

Dopo aver scaldato il latte ed averlo messo su una tazza con i cereali, andò a sedersi sul tavolino e poggiò il suo cellulare sulla bottiglia d'acqua mettendolo in equilibrio, per iniziare a vedere dei video su youtube mentre mangiava, esattamente come faceva ogni volta.

Un tonfo improvviso però la fece girare di scatto verso alla porta d'ingresso e si spaventò così tanto da finire per dare un calcio al tavolo facendo cadere il suo cellulare con lo schermo rivolto verso il tavolino.

«Ma porca troia!» Sentì gridare da fuori.

Sana, spinta dalla curiosità, decise di affrontare quella voce esterna, andando verso la porta d'ingresso del suo appartamento ed aprendola per vedere cosa fosse successo.

Una ragazza dai capelli castani, era appena caduta a terra. Aveva uno scatolone completamente vuoto sulle mani e tutto il contenuto precedente, era ora a terra sparso ovunque.

«Ti serve una mano?» Chiese Sana alla ragazza a terra.

La ragazza dai capelli castani sollevò il suo sguardo e le sorrise: «Magari, grazie»

«Figurati...» Sana non aveva per niente voglia, soprattutto perché si sentiva ancora stanca, ma una vocina nella sua testa le diceva che aiutare quella povera ragazza era giusto.

«Abiti in questo appartamento?» Domandò la ragazza castana, indicando la porta d'ingresso di casa di Sana.

Sana alzò un sopracciglio. Era uscita da quell'appartamento in pigiama, come poteva essere altrimenti? «Si»

«Bene, sono la tua nuova vicina» La ragazza allungò il braccio verso di Sana per presentarsi. «Piacere, Nayeon»

«Piacere, io sono Sana» Rispose afferrando la sua mano per presentarsi.

Le due non dissero altro, si limitarono a raccogliere gli oggetti da terra e a riporli nello scatolone.

Mentre riponevano gli oggetti, Nayeon cercava di non posare il suo sguardo sulla sua nuova vicina, ma la bellezza e la particolare scollatura di quest'ultima glielo impedivano. Non sapeva come controllarsi, tanto che poté giurare che Sana l'avesse beccata a fissarla un paio di volte, tuttavia non ne poteva fare a meno.

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