Capitolo 14 - Non Dovresti

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Sana pensò bene di uscire dalla porta del bagno e di abbracciare da dietro Nayeon, la quale se ne stava ancora ferma immobile senza dire una parola: «É tutto ok?» Le chiese baciandole la schiena.

«No che non lo è Sana, sono stata una stronza!» Rispose Nayeon con gli occhi lucidi. «Lei si era innamorata di me ed io ero troppo presa da me stessa per non accorgermene...»

«Vieni qua» Sana fece voltare Nayeon e l'abbracciò nuovamente, mentre le accarezzava la schiena per tranquillizzarla. «So' che non l'hai fatto con cattiveria, te non sei così, ma era un brutto periodo per te ed è normale che non avessi pensato alle conseguenze...»

Nayeon si staccò dall'abbraccio: «Non mi va di parlarne ora...»

«Ok, manderò un messaggio a mia cugina. Torniamo subito a casa»

«E non passerai un guaio? Stai lavorando...»

«Non preoccuparti per questo, mi farò coprire da Momo, d'accordo?»

Nayeon annuì. Era colpita dalla gentilezza di Sana, di solito quando doveva lavorare, non rinunciava mai per i capricci di Nayeon, ma questa volta aveva davvero bisogno di lei e ringraziò il cielo che si fosse comportata diversamente proprio quando ne aveva più bisogno.

Dopo essere tornate a casa in perfetto silenzio, Sana accompagnò Nayeon alla porta ed aspettò che tirasse fuori le chiavi, prima di iniziare a parlare: «Vuoi che rimanga con te? O preferisci rimanere un po' da sola?»

Nayeon alzò lo sguardo. Pensava che non c'era neanche bisogno di chiederlo, era ovvio che volesse la sua compagnia, poi però riflettendoci, si ricordò che non erano ancora una coppia ufficiale, quindi non doveva dare tutto per scontato. «Se vuoi...»

«D'accordo» Sorrise Sana. D'altronde si, era esattamente quello che voleva, ma credeva che avesse bisogno di tempo per stare da sola per riflettere.

Entrambe le donne andarono in camera da letto e, come di sua consuetudine quando rimaneva da Nayeon, Sana si affrettò a prendere uno dei suoi buffi pigiamini rosa per cambiarsi. Odiava quei pigiami, ma avevano l'odore di Nayeon e non poteva fare a meno di amarli.

«Sei curiosa di sapere, per questo sei rimasta, vero?» Le domandò Nayeon mentre si toglieva i vestiti.

«Sono curiosa, è vero... Ma non sono rimasta per questo, non devi raccontarmi niente, sono rimasta perché voglio starti accanto in questi momenti... Dovremmo condividere anche i momenti brutti, non solo quelli belli»

«Allora perché me l'hai chiesto?»

«Non lo so'... Credo di non voler sembrare troppo appiccicosa»

Nayeon si infilò la maglia del pigiama, poi si stese sul letto e si rivolse alla sua Sana: «Non sei mai troppo appiccicosa... Io avrò sempre bisogno di te al mio fianco»

Sana si stese accanto a lei e Nayeon ne approfittò per abbracciarla di lato. «Se vuoi piangere fallo, se vuoi parlare fallo, fai tutto quello che vuoi, io sono qui Nayeon»

«Pensi che sia una stronza, vero?»

«Te l'ho già detto Nayeon, non credo che tu lo sia... Sei solo umana ed è normale sbagliare, ti sei fatta condizionare troppo da tutto quella che ti stava succedendo e semplicemente non hai pensato alle conseguenze... Succede a tutti...» Sana sembrava stesse parlando più per lei che per Nayeon.

«Ho fatto innamorare di me una ragazza solo per i miei capricci... Non è bello Sana e non credo che tu possa capire cosa si provi... Tu sei perfetta, non faresti mai nulla del genere»

«Ti sbagli, io non sono perfetta... Anche io ho commesso degli errori in passato e continuo a commetterli tutt'ora...» Sana voleva continuare, voleva dirle che lei in primis le stava facendo la stessa cosa, ma Nayeon era distrutta e sapeva che se glielo avesse detto, sarebbe stato ancora peggio.

«Quando ero sposata con Hansol, Tzuyu era la mia unica amica...» Iniziò a raccontare Nayeon. «Passavo molto tempo con lei, anzi, probabilmente stavo più con lei che con mio marito» Commentò dopo averci riflettuto più a fondo. «Un giorno, io e Hansol abbiamo avuto una discussione molto pesante, una delle tante, quindi andai da Tzuyu per sfogarmi, ed è stato in quel momento che ho ceduto... Ci siamo baciate, era un bacio dolce e pieno di emozioni... Poi mi staccai subito da lei e capii di aver fatto una stronzata, insomma... Io ero sposata con suo fratello e lei aveva solo diciassette anni...» Sbuffò una risata, mentre cercava di trattenere le sue lacrime. «Poi però si è avvicinata di nuovo per baciarmi e non ho resistito. In quel momento trovavo tutto così piacevole, così giusto... Il suo corpo mi faceva respirare ed i suoi baci mi rendevano debole... Così decisi di smettere di pensare alle conseguenze e di lasciarmi andare del tutto... Non credevo che così facendo...» Nayeon non riuscì più a resistere e le sue lacrime caddero come un temporale in piena estate. Odiava sentirsi così.

«Shh è tutto ok piccola, sfogati pure» Sana non smise neanche un'attimo di accarezzarla, voleva dirle molte cose, voleva dirle che si sarebbe sistemato tutto, ma come poteva farlo, se neanche lei ci credeva davvero? Si trovava nella sua stessa posizione, con la sola differenza che non poteva dirle nulla... Perlomeno non per ora...

«E la cosa peggiore» Singhiozzò Nayeon. «É che Hansol sapeva che lo avevo tradito... Ma non gli ho mai rivelato chi fosse...» Si asciugò le lacrime e si strinse ancora più a Sana. «Ora penserai che non sono degna di fiducia neanche da parte tua, vero?»

«Io non penso questo... Credo che tu ti sia vista costretta a tradirlo perché fondamentalmente non ti interessava più niente di lui, avevi smesso di amarlo...» Disse prima di baciarle la testa. «Penso che per noi sia diverso... Io mi fido di te perché so di poterlo fare, solitamente diffido delle persone, l'unica persona di cui mi sia mai fidata prima del tuo arrivo era Momo, ma sento di potermi fidare di te in tutto e per tutto»

«Anche io mi fido di te» Le rispose sbadigliando. «Credo che tu sia fantastica...» Nayeon chiuse subito gli occhi, era molto stanca e gli shot che aveva bevuto, non aiutavano a tenerla sveglia.

«Ed io non credo che tu debba fidarti di me» Sana non si era accorta che Nayeon era letteralmente crollata e che non aveva sentito minimamente la sua risposta, fin quando non sentì russare. «Prima il telefono, poi ti addormenti... Riuscirò mai a dirti che sono una stronza, ma che non posso fare a meno di amarti?» Le sussurrò prima di baciarle la fronte.

Prima di aver pronunciato quelle parole, Sana non pensava neanche di provare quei sentimenti così forti per quella ragazza, ma non poteva far a meno di sorridere, perché si, a Sana l'amore faceva sorridere.








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ANGOLETTO:

Domani ricomincio a lavorare... Spero solo di finire in un paio di settimane...

Ps. Scusate se il capitolo è troppo corto, ma ho dovuto dividere quello precedente in due parti, altrimenti sarebbe venuto troppo lungo.

Spoiler capitolo 15: Jinyoung tira palline da tennis e ruba cose...

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