Capitolo 15 - Sotto La Scrivania

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Sana non era più in grado di mantenere un segreto così tanto sostanzioso verso la ragazza di cui era innamorata, quindi quel maledetto martedì sera, aveva deciso di parlare subito con il suo capo per annullare qualunque tipo di contratto la legasse a lui.

Ormai, dopo la storia di Tzuyu, non voleva più vedere Nayeon soffrire e avrebbe fatto di tutto per farla sorridere, qualunque cosa.

Aspettò che il capo potesse riceverla nella piccola sala d'attesa davanti al suo ufficio. In questi casi, era solita tirare fuori il cellulare e scorrere le bacheche dei social per vedere quali novità avevano pubblicato i suoi conoscenti, ma in quel momento, l'ansia era talmente tanta che dubito le fosse servito a calmarsi.

Le pellicine delle dita, scendevano sul terreno come fiocchi di neve e la sua gamba destra, si muoveva talmente veloce, che sembrava stesse per scapparle via.

«Sana, puoi entrare» La voce del suo capo la fece subito scattare in piedi.

Sana si mosse in direzione della porta dell'ufficio, entrò nella stanza e fece un enorme inchino al suo capo per salutarlo. «Buonasera»

«Ciao Sana, ecco a te» Jinyoung, le pose una busta bianca contenente il suo stipendio, credendo che fosse quella la ragione principale per la quale Sana si trovava nel suo ufficio in quel momento.

«La ringrazio» Sana fece dei piccoli passi in avanti, prese la busta e tornò nuovamente indietro, verso la porta. «Ma volevo parlarle di un'altra cosa... Posso rubarle cinque minuti del suo tempo?»

«Certo, accomodati pure» Jinyoung chiuse subito i documenti davanti a lui e le rivolse la più totale attenzione. Forse credeva che avesse altre informazioni riguardo il caso che stava seguendo Nayeon.

Sana fece di nuovo qualche passo in avanti e si mise seduta. «Senta, so' che il mio contratto ancora non è scaduto, ma volevo chiederle se era possibile interromperlo prima»

«Prima dici...? E per quale motivo?»

«Non mi va più di prendere in giro quella ragazza, non lo trovo giusto...»

«D'accordo, nessun problema, lasciala pure e continua solo a fare quello che facevi prima... Faremo fare questo lavoro a quella nuova, credo che Mina possa gestirlo»

«No signore, forse non ha capito la mia richiesta... Io voglio proprio andarmene e non voglio che qualcun altro frequenti quella ragazza»

«Ah lo sapevo... Ti sei innamorata della vittima... Ti avevo avvertita di non farlo» Jinyoung fece una breve pausa per lasciare la parola a Sana, ma quest'ultima decise soltanto di tacere. «Ma vedi Sana... Il fatto è che non posso sciogliere il contratto così, di punto in bianco» Disse alzandosi dalla sedia per mettersi accanto a lei, seduto sulla scrivania.

«Capisco... Bene, allora farò il mio lavoro fino allo scadere del contratto» Sana si alzò in piedi, in procinto di andarsene, ma Jinyoung l'afferrò per il polso.

«Aspetta, continuerai a spiare Nayeon per me, vero?»

«Mi lasci» Disse Sana strattonando il braccio. «E le ho già detto che non ferirò più... Continuerò a lavorare per lei, ma mi assicurerò che Nay- Aspetti, lei come sa' il suo nome?»

Jinyoung Sorrise da un lato ed afferrò una pallina da tennis che si trovava sulla sua scrivania. Di solito la usava come antistress. «Credi che non sappia il nome di mia figlia?»

Sana spalancò gli occhi e si coprì la bocca leggermente aperta con una mano. «C-com'è possibile? Suo padre è morto anni fa... Lei non può essere, mi sta mentendo...»

«Certo... Eppure sono qui...» Lanciò la pallina in aria e la riprese al volo.

«É perché non si è messo in contatto con lei? Sa' da quando sta indagando con la sua morte?»

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