Sana si svegliò frustrata quel sabato mattina. Non era riuscita a concludere nulla con Nayeon la sera prima, se non un piccolo bacio lasciato sulla guancia davanti all'ingresso del suo appartamento.
Non era da lei metterci così tanto tempo, ma forse lo faceva inconsciamente, perché sapeva che infondo non voleva ferire Nayeon.
In tutto ciò, non si era svegliata con i postumi, sapeva come regolarsi ormai, ma pensò che con tutto quello che aveva bevuto Nayeon, probabilmente ora si stava rigirando nel letto ad invocare qualche Dio che la potesse aiutare, decise quindi di vestirsi e di portarle qualcosa per alleviare i suoi dolori, giusto per aggraziarsela.
Nayeon, come predetto da Sana, si svegliò con una forte fitta alla testa ed il bello era che non si ricordava quasi nulla della sera precedente... L'unico pensiero che rivedeva in loop nei suoi ricordi, erano le labbra di Sana attaccate alla sua guancia. Sorrise come una stupida, quando con la mano iniziò a sfiorarsi la guancia e quasi non si sentiva neanche più male.
D'un tratto sentì qualcuno bussare alla porta e, malgrado il suo forte mal di testa, decise di alzarsi e di andare a vedere chi fosse. Un dolce sorriso illuminò il suo volto davanti alla presenza della sua splendida vicina di casa: «Buongiorno» Disse con la voce ancora impastata dal sonno e dall'alcol.
«Buongiorno anche a te» Le rispose con il sorriso. «Come ti senti? Ti ho portato una pillola per il mal di testa...» Disse porgendole la scatolina contenente il medicinale.
«Che carina, grazie...» Disse Nayeon senza rendersene conto, ma Sana pensò fosse normale, d'altronde deve stare d'avvero male per ieri. «Vuoi entrare? Ti faccio il caffè...»
Non era una consuetudine di Sana disturbare di prima mattina, ma come poteva rifiutare il caffè, visto che si era praticamente dimenticata di prenderlo? «Volentieri, ma non dovresti sforzarti troppo... Che ne dici se faccio io il caffè? Nel frattempo potresti sederti a tavola e prendere la pillola»
«Non vorrei essere maleducata ed approfittarmene, ma sento troppe fitte alla testa per pensarci ora» Commentò socchiudendo gli occhi.
«E non devi pensarci...» Sana entrò in casa e si tirò su le maniche della camicetta. «Ora vai e riposati, penso a tutto io»
Nayeon chiuse la porta alle sue spalle e fece esattamente come le aveva detto Sana, si andò a sedere ed iniziò a sgranocchiare qualcosa per non dover prendere la pillola a stomaco vuoto... Anche se con tutto quello che si era bevuta la sera precedente, di vuoto non c'era nulla nel suo stomaco.
«Non ho avuto ancora occasione di scusarmi con te per ieri sera» Affermò Nayeon mentre giocherellava con un bicchiere d'acqua vuoto.
«Per cosa?» Domandò Sana perplessa.
«Per essermene andata con Hansol»
«E perché dovresti scusarti?»
«Perché ti ho lasciata da sola... Ma sai, ancora non avevamo avuto occasione di parlare dopo il divorzio e ne avevamo entrambi bisogno»
«Non c'è problema, non ti devi scusare per una cosa del genere» Rispose Sana poggiando le due tazze di caffè sul tavolo.
«Ma se non fosse arrivato...» Nayeon sentiva che stava per dire qualcosa di troppo, quindi si interruppe subito, d'altronde non voleva di certo forzare troppo la mano. «In ogni caso, hai da fare oggi?»
Sana doveva studiare, ne aveva proprio bisogno, ma aveva anche da fare il suo lavoro, quindi decise di mentirle: «Assolutamente nulla»
«Beh... Che ne dici di fermarti qui? Possiamo vedere un film ed ordinare la pizza sta sera...»
STAI LEGGENDO
Hell In Heaven
FanfictionSaaaaalve e ben tornata a me! ✌🏻 Dunque, cercherò di fare la trama con pochi dettagli, visto che nel primo capito spiego più o meno tutto: Sana lavora per una sorta di gang criminale. É stata costretta ad unirsi a loro perchè le servivano i soldi p...