Capitolo 18 - Puzzi

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Erano passate due settimane da quando Nayeon si era risvegliata nel suo letto da sola. Due settimane da quando l'appartamento di Sana era stato completamente svuotato nel giro di una notte. Due settimane da quando aveva iniziato a bere.

Le cose nella sua vita scorrevano in discesa giorno dopo giorno, ormai si sentiva come se non avesse mai avuto uno scopo, come se ormai nulla contasse più. Come poteva una donna appena conosciuta entrare nel suo cuore in così poco tempo? Nayeon non sapeva come spiegarselo, o semplicemente non voleva...

Le bottiglie di soju erano sparse per tutto il pavimento del suo salotto ed il suo divano era diventato ormai il suo letto. Fortuna che Jihyo era venuta a sapere della sua situazione da qualcuno e che era riuscita a farle dare dei giorni liberi dal suo capo, altrimenti avrebbe perso anche l'unica fonte di guadagno che aveva.

Mentre si crogiolava sul divano, schippando tutti i film che Netflix proponeva, il campanello della porta suonò e Nayeon decise finalmente di alzarsi e di fare qualcosa di diverso dal dirigersi verso il frigo per prendere un'altra bottiglia di soju, andare ad aprire la porta.

«Non mi serve niente, grazie» Disse alla ragazza che si era appena presentata a casa sua prima di chiuderle la porta in faccia.

«Aspetta» Le rispose mettendo un piede davanti per impedire che lo facesse.

«Senti, io non ti conosco e se vuoi vendermi qualcosa, sappi che non comprerò nulla, a meno che non si tratti di Soju... non è soju, vero?»

La ragazza scosse la testa: «Non è soju, è un brunello di Montalcino»

Najeon spalancò gli occhi e rimase paralizzata davanti alla porta «T-ti manda Sana?»

«Chi è Sana?»

«Nessuno, scusami è che... Mi hai ricordato una cosa...»

«Scherzo, conosco Sana, ma non è stata lei a mandarmi qui, posso entrare?» Nayeon non fece in tempo a replicare, che la ragazza era già dentro casa sua. «Sai, dovresti pulire, casa tua è un porcile»

«Come prego?»

«Beh è il mio lavoro... Posso darti una mano se vuoi»

«Scusa, ma chi sei?»

«Mina, sono un'amica di Sana... Beh più una collega in realtà... No, lei era più il mio supervisore, ma ora non lo è più, quindi credo più un'amica, si, sono sua amica» Nayeon non sapeva cosa dire, trovava quella ragazza piuttosto strana. «Comunque, sono venuta qui per aiutarti»

«Per pulire casa?»

«Potrei cominciare da quello, ma principalmente sono venuta ad aiutarti con "la cosa di Sana"» Disse mimando le virgolette con le dita.

«Me? Se sei un'amica di Sana dovresti aiutare lei, non me»

«Vorrei aiutare entrambe in realtà... Senti, vorrei spiegarti tutto, davvero... Ma ti prego, lascia che metta un po' in ordine questa casa perché non riesco a concentrarmi con tutto questo casino» Le disse prima di avvicinarsi a lei ed annusarla. «E per l'amor del cielo, vai a farti una doccia che puzzi più di mio zio Merlino e ti giuro che puzza come un cadavere in putrefazione»

Nayeon era sempre più sconcertata, perché questa ragazza si prendeva così tanta confidenza? E perché voleva così tanto aiutarla? «Ascolta, mi sono appena svegliata e non mi va di ragionare ora, potresti darmi un po' di tempo per riprendermi?»

«Certo, per quello ti ho detto che dovresti fare una doccia mentre rimetto in ordine, così hai tutto il tempo di riprenderti... Beh, per questo e perché puzzi»

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