Capitolo 17 - Venduta

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Sana era ancora nel suo letto ad ascoltare della musica per facilitare il sonno, non aveva sentito per niente il baccano sul pianerottolo, non aveva idea di cosa fosse successo alla donna che amava.

Pensava e ripensava a quanto fossero stati belli i giorni passati con Nayeon e di quanto fosse stata stupida nel mantenere un segreto del genere con lei... Alla fine era una poliziotta e si potevano aiutare a vicenda.

E fu proprio avvolta dai suoi pensieri, che la stanchezza prese il sopravvento su di lei e crollò in un sonno profondo.

Mentre Sana era riuscita finalmente ad addormentarsi, Nayeon veniva trascinata in una stanza buia e legata ad una sedia. Una piccola lampada posta al centro di quelle mura, sporgeva proprio sopra di lei, rendendole impossibile intravedere altro. Non sapeva che dietro di lei, nella penombra, si nascondevano Chaeyoung e Jeongyeon, ingaggiate anche loro da Jinyoung per ogni evenienza.

«Nayeon, mia cara...» Jinyoung avanzò leggermente verso di lei, in modo tale da farsi vedere chiaramente in faccia. «Probabilmente ti starai facendo molte domande, vero?» Nayeon spalancò gli occhi, ma era ancora imbavagliata e non poteva far altro che mugugnare e basta. «Ti toglierei anche quell'affare, ma prima ho bisogno di fare una telefonata...» Disse prendendo il telefono dalla tasca. Compose il numero di Sana ed aspettò che squillasse, prima di mettere in vivavoce.

«Pronto?» Rispose una voce assonnata dall'altra parte del telefono. Nonostante l'intera situazione, Nayeon pensava fosse dolcissima.

«Sana, ciao sono Jinyoung»

«Che vuole?»

«Ma come siamo sgarbati...»

«Senta, le ho già detto che non voglio avere più nulla a che fare con lei, quindi passi direttamente al sodo e non mi faccia perdere tempo»

«Non preoccuparti, non sarà una perdita di tempo...» Jinyoung fece un segno con il capo a Jeongyeon, la quale si avvicinò alle spalle di Nayeon e le rimosse subito il bavaglio.

«SANA!» Urlò Nayeon. «TI PREG-» Non fece in tempo a proseguire , che Jinyoung fece un altro cenno con il capo e Jeongyeon si affrettò a rimetterle il bavaglio.

«NAYEON! Che cazzo le hai fatto? Dov'è ora?»

«Calmati, calmati...» Sogghignò Jinyoung. «Sta bene, è solo legata ed imbavagliata, ma puoi venire qui se vuoi e costatarlo di persona»

«Certo che vengo li!»

Nayeon si mosse pericolosamente sulla sedia, voleva dire a Sana di non muoversi di casa, che era una trappola e di non scomodarsi per lei, ma venne subito fermata dalle due donne che si trovavano dietro di lei.

«Ottimo, ci troviamo nella stanzetta degli interrogatori, ti aspettiamo» Non le fece neanche rispondere ed attaccò subito il telefono. «Ok, ora potete rimuoverle il bavaglio» Disse poi alle due donne che la tenevano ferma.

«Brutto testa di cazzo, dimmi cosa vuoi da me!»

«Calma Nayeon, ti racconterò tutto, te lo avevo promesso, no?»

«Certo, perché secondo te, credo alle tue stronzate?»

«Hey! Sono un uomo di parola io» Disse mettendosi una mano sul petto. «Intanto che aspettiamo la tua ragazza, hai fame?»

Nayeon mise insieme tutta la saliva che aveva in bocca e sputò in faccia a quell'uomo senza ritegno. «Vai a farti fottere»

Jinyoung invece di arrabbiarsi, si asciugò semplicemente con la manica della camicia e si mise a ridere come non mai. «Mi piaci Nayeon, peccato che lavori in polizia, saresti perfetta per la mia squadra»

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