2 ꜱᴇᴛᴛᴇᴍʙʀᴇ 2021

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È arrivata oggi! Sono andato a prenderla all'aeroporto. Ero il comitato di benvenuto. Mi sentivo ridicolo con quel cartello attaccato al collo.

"Welcome in America, Glenda Ollieri"

Berenice ha detto che mi avrebbe fatto bene seguire una studentessa internazionale. Forse mi sarei sentito meglio, anche io riponevo grande speranza in questa bravata. Ammetto di non essere un maestro nelle spiegazioni, ma so ascoltare. Va benissimo, perché non mi va di parlare. Preferisco il silenzio, la solitudine mi consola, sebbene io stia con Berenice quasi tutto il giorno.

Giusto ieri è tornata mia cugina dalla Danimarca. È andata a trovare la sua ragazza. Si chiama Eva, Eva Olsen. Si sono conosciute quattro anni fa, quando Davie, che considero la mia migliore amica, è andata a fare l'anno all'estero. Si è divertita da matti, e sono invidioso delle serate a base di alcool, festini, birra e canne che l'aspettavano quasi ogni fine settimana. Davie ha pure una band. Sono ancora alle prime armi, ma suonano bene. Questa sera saranno in un localino vicino al suo studio. Le consiglio di farci un salto se le piace la musica Indie. Qualche volta suonano qualche pezzo rock, ma alla cantante, Emma, la mia ex fiamma, non piace essere troppo aggressiva. Ammetto che ha una voce delicata, e storpiarla la rovinerebbe...

Si chiederà: perché ex fiamma?

È stata la mia prima cotta, quando sono arrivato all'università a New York. Ha un aspetto comune, ma la sua voce mi ha mandato in estasi quando ho ascoltato il cd di Davie. Si, hanno fatto solo un album, preferiscono pubblicare le canzoni su YouTube. Hanno una fan base piuttosto attiva.

Oggi mia cugina e le altre del gruppo frequentano l'ultimo anno. Qualche volta mi capita di fare da spettatore alle prove. Berenice si occupa di montare i video musicali di Davie. Sono buone amiche, ma litigano spesso.

Anche Davie è rimasta sconvolta dalla faccenda della Merda, però è più preoccupata per me. Va a trovare mia mamma dopo le lezioni. Le porta qualche pasticcino al cioccolato.
Mamma ne va matta!

Sono troppo positivo eh?

No, sto solo evitando di dedicare inutili righe all'imbarazzo che ho provato in aeroporto.

Comunque la ragazza ha un nome terribile. Glenda... Mi fa ridere anche adesso. Il cognome è azzeccato. Del resto sembra che i suoi genitori le abbiano fossero ubriachi, quando è nata.

Ho avuto da ridere sul nome, ma lei è uno schianto. Ha una carnagione leggermente abbronzata, gli occhi azzurri come il cielo estivo, i capelli ricci castani e è piuttosto piccolina. Forse raggiunge un metro e cinquanta con i tacchi.

Ok, ok la smetto. Sono troppo sarcastico. Cerco di trattenermi. Ma secondo me dovrebbe essere contenta che non sto insultando qualcuno!

Me lo conceda per una volta...

Dicevo che ha un corpo pazzesco! Lo dico, perché non me ne sono innamorato, ma perché da ragazzo quale sono, non posso fare a meno di osservarla. Sa, a 19 anni, quasi 20, gli ormoni si fanno sentire, soprattutto davanti a certe bellezze.

Se lo sapesse Berenice, farebbe una delle sue solite scenate di gelosia. Davie è l'unica ragazza nella mia cerchia d'amicizie, perché è lesbica. Sennò credo che neanche mi parlerebbe.

Si, ho una ragazza strana. Ma Ber ci tiene a me, mi ama davvero, e facciamo del sesso pazzesco!

Almeno è sicura che ho una vita sessuale attiva e che ogni tanto il sesso mi strappa dalla realtà di merda.

Glenda, la novellina, ha spalancato gli occhi, quando mi ha visto. Non si aspettava un ragazzo... Così diceva il suo sguardo. È arrivata con una valigia pesantissima, un borsone blu ed era vestita con una tuta tinta unita.

Che gusti di merda ha la gente in Italia?

Questa è stata la prima domanda che mi sono fatto, non appena i nostri sguardi si sono incrociati. Del resto Glenda mi ha solo sorriso. Abbiamo chiacchierato un po' in inglese, lo parla bene, anche se si sente l'accento italiano su alcune parole.

Ma va bene così, adesso potrò svagarmi.

Dopo l'aeroporto Glenda è diventata muta. Lo zio mi ha prestato la sua macchina. Ho portato la ragazza al dormitorio femminile. Non so per quanto rimarrà a New York. Lo dico, perché, se è abituata a una certa cultura, qua dovrà abituarsi a vedere la pasta con ketchup. La zia Corinne la adora, anche io la mangio volentieri.

È un insulto per la cucina italiana. Lo so. Ho mangiato una buona spaghettata in un ristorante italiano qualche anno fa. Non era male, ma preferisco il ketchup. Non mangio spesso la pasta o il riso. Preferisco la pizza, il divano, un film e Ber che mi bacia.

Non mi sento meglio dentro, anche se da fuori sembro avere una cera migliore. La rabbia rimane ancorata sul mio stomaco. Certe notti spaccherei il muro a testate.

Sarà divertente spaventare Glenda.

|| Aric

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L'amore oltre il confine (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora