Ho riletto tutto quello che è successo fino a Gennaio. Sono stato davvero uno stronzo con tutti. E devo il ritrovamento di Jamie a mia madre che ha deciso di non buttarlo.
Caro Jamie, sappi che mi sono liberato della tua padrona e ora siamo solo io e te.
Ho tante cose da raccontarti, ma vedrò d'essere breve.
Dopo l'incontro con mio padre sono caduto in depressione, è stato un brutto colpo ammetterlo, ma la terapista me la disagnosticata. Sono rimasto chiuso nella mia camera quasi un intero mese e solo a febbraio ho deciso di riprendere la mia vita.
Non potevo passare il resto dei miei giorni sul letto, giusto?
Ma poi mi sono chiesto: perché stai buttando la tua vita per una persona di merda?
Mio padre l'ho cancellato, anche se non è stato facile. Ma al centro di recupero, dove sono stato fino alla scorsa settimana, mi ha aiutato davvero. Mi sono sentito come un deficiente, lo ammetto, però mi ha fatto bene.
All'università non ci ho più messo piede e mi toccherà ripetere il secondo anno. Allo stesso tempo la mia famiglia ha deciso di non farsi proprio vedere, perché la mia terapista gli aveva detto che avevo bisogno di stare SOLO.
Questa è stata forse una delle poche volte dove ha avuto ragione davvero.
Infatti, non ho messo in discussione niente e mi sono trasferito temporaneamente al centro di recupero in una cittadina vicina a New York. Anche l'ambiente in se doveva essere diverso, affinché potessi riprendermi davvero.
I miei episodi di rabbia sono spariti. Ora mi sento un ragazzo nuovo, consapevole del mondo che lo circonda, ma mancava una cosa da fare ancora: Glenda.
È stato il mio pensiero per tutto questo tempo, perché mi sono reso conto di amarla davvero. Ma sono stato uno stupido ad averla respinta quel giorno, forse mi avrebbe aiutato a sentirmi meno male.
Comunque non la vedevo da parecchio tempo e le ho pure scritto una lettera (una cosa che non faccio mai). Però non ho ricevuto risposta.
Peccato.
-Non tutto è perduto Al-.
Questo è quello che mi ha detto Davie poco fa, prima che mi mettessi a scrivere ancora.
Perché lo dice caro Jamie?
Perché Glenda parte oggi, ha l'aereo tra poco e io sono qui come un coglione a rimpiangerla.
|| Aric
Sono andato in aeroporto, ho tentato l'ultima spiaggia...
Mi sono fiondato da Glenda con quelle poche informazioni che mi aveva dato Davie: volo numero 314 e 11.20 come orario d'imbarco.
Ho rubato la macchina di mia cugina per arrivare in tempo.
Non so quante multe ho rischiato di prendere!
Sono arrivato alle 11.00 precise e ho perso 10 minuti a litigare con la receptionist.
-Non posso darle informazioni, se non compra il biglietto-.
E niente ho preso il biglietto, barattando l'orologio di mio zio. Credo che finirò nei guai anche per questo.
Avute le mie informazioni, mi sono diretto nella zona imbarco. C'era un sacco di gente e Glenda poteva essere cambiata in quei mesi. Mi sono messo a correre come un forsennato quando ho visto l'aereo 314 prendere il volo!
Mi sono schiantato contro la vetrata e ho visto la mia unica opportunità d'amore volare via nel cielo più altro.
La gente mi guardava in modo strano, ma nessuno mi ha detto qualcosa.
Forse cose del genere capitavano tutti i giorni...
Fatto sta che come mi sono girato, sovrastato dalle lacrime, ho visto quegli occhi azzurri che solo io conoscevo. Glenda era dimagrita, aveva addosso un completo blu, aveva lisciato i capelli e la sua carnagione aveva assunto una lieve doratura.
-Aric?-.
Ho sbattuto gli occhi diverse volte per rendermi conto che era reale.
-Aric?-.
Ho fatto la cosa più banale che potessi fare. Ho baciato Glenda lasciandola a bocca aperta, quando mi sono staccato.
-Perché questo?-.
L'ha detto da incazzata. Sapevo di averla ferita.
-Glenda-. Mi sono messo in ginocchio, ho congiunto le mani e l'ho guardata, mente lei è rimasta impassibile. -So che mi odi. Hai tutto il diritto di farlo, dopo il modo in cui ti ho respinta...-.
-Bravo, hai finito?-.
-Ti prego, lasciami parlare-.
-Fallo, ma datti una mossa, perché ho un volo che mi aspetta-.
-Mi mancano le tue mani sul mio viso. I tuoi silenzi e gli occhi che parlano di me. Mi mancano i nostri baci affamati d'amore e i lunghi abbracci che bloccavano il tempo. Da quando ti ho vista quel giorno mi hai strappato il cuore dal petto e l'hai incantato con il tuo amore-. Lei ha alzato un sopracciglio, ma il suo sguardo sembrava meno duro. -In questi mesi al centro di recupero, come sai già, sei stato il pensiero che mi ha fatto andare avanti. Senza di te non sarei potuto essere qui oggi, non mi sarei mai accettato, dandomi una seconda opportunità. E questo è quello che ti chiedo...-.
-Aric, anche se volessi darti una seconda opportunità, è troppo tardi-.
Mi sono alzato e ho mostrato il biglietto a Glenda.
-Non se vengo con te-.
Lei ha riso.
-Sei un idiota Aric-.
-Sono il tuo idiota-.E niente, ci siamo baciati. È stato lo stesso tipo di bacio che ci sono dati sotto il cielo stellato a lo scorso anno. È stato magico, unico...
E ora sono su un volo in classe economy diretto per l'Italia. Glenda non so se mi ha perdonato, perché in cinque minuti è successo di tutto. Ma posso solo dire che ha appena dato una seconda opportunità al nostro amore, quello che va oltre ogni confine
FINE
ᴇʜɪ 👋! ꜱᴇ ᴛɪ ᴘɪᴀᴄᴇ ʟᴀ ꜱᴛᴏʀɪᴀ ᴠᴏᴛᴀ, ʟᴀꜱᴄɪᴀ ɪʟ ᴛᴜᴏ ꜰᴇᴇᴅʙᴀᴄᴋ ᴇ ᴄᴏɴᴅɪᴠɪᴅɪʟᴀ ꜱᴜʟʟᴀ ᴛᴜᴀ ʙᴀᴄʜᴇᴄᴀ.
ɢʀᴀᴢɪᴇ!ɴᴏɴ ᴄᴏꜱᴛᴀ ɴɪᴇɴᴛᴇ ᴜɴᴀ ⭐️
ɴᴇᴀɴᴄʜᴇ ᴜɴ ᴄᴏᴍᴍᴇɴᴛᴏ 💬
ɴᴇᴘᴘᴜʀᴇ ʟᴀ ᴄᴏɴᴅɪᴠɪꜱɪᴏɴᴇ 📌
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L'amore oltre il confine (completa)
Teen FictionSono schietto: non so a cosa cazzo servirà tenere questo stupido diario. Ma è stata lei dottoressa a darmelo e vedrò di fare il meglio per non gettarlo nella spazzatura. || Aric (STORIA CONCLUSA)