Sono schietto: non so a cosa cazzo servirà tenere questo stupido diario. Ma è stata lei dottoressa a darmelo e vedrò di fare il meglio per non gettarlo nella spazzatura.
|| Aric
(STORIA CONCLUSA)
Avrei dovuto aggiornare lo stesso giorno in cui le ho scritto che lavoravo al progetto con Glenda. Ma ho preferito lasciare da parte Jamie per un po'.
Sa, non vorrei darle troppe speranze per uno come me.
Comunque siamo andati nella biblioteca dell'università. È praticamente attaccata ai dormitori maschili.
Sì, sta sempre nello stesso parchetto orrendo che le ho descritto all'inizio. Anzi, devo dirle che con l'arrivo dell'autunno i cespugli sembrano più secchi del solito e le piante sono morte del tutto. Ci sono solo i vasi, abbandonati qua e là lungo il viale. L'unica cosa decente sono le panchine. Forse... Magari se ti ci si siedi sopra, si spaccano pure quelle.
Mio zio Bern non è uno a cui interessa molto l'estetica. Dirige una buona università, gli studenti escono con voti eccellenti e i professori sanno fare il loro lavoro. Il resto è superfluo, capisce?
Quindi secondo la sua logica, gli studenti possono dormire su materassi scomodi, farsi venire mille dolori alla schiena, ma se hanno buoni voti, significa che va tutto bene.
Boh, non capirò mai la mente di Bern. Questo è anche il motivo per cui sono da Davie e non nel dormitorio maschile.
Ha presente?
È l'inferno là dentro. Sono tutti ragazzi pompati, che fanno la gara a chi è più popolare. Si figuri se non mi prendessero per il culo, perché non sono gonfiato come piace a loro.
Non sono idiota, mi paro il culo, piuttosto che farmi trattare di merda dalle persone, neanche mi faccio vedere.
È un pensierino egoista, lo so. Ma le ricordo che ci tengo a me stesso, ho un minimo di autostima e non faccio lo zerbino.
Poi che Oliver, il nuovo ragazzo di Berenice. È una cosa ufficiale alla fine e sa anche un'altra cosa... Stavano insieme già da prima che mi fidanzassi due anni fa.
Che merda, eh? Perché non riesco a trovare una ragazza seria? Si ricorda quando le ho accennato il fatto che la mia generazione dimentichi tutto subito?
Ecco è successo che Berenice ha cancellato tutte le nostre foto su Instagram e le abbia già rimpiazzate con Olly! Oddio, come sono teneri insieme!
Davie ha detto che gli spaccherà la faccia prima di Natale. Se lo dice mia cugina, potrebbe succedere. A me non frega un cazzo, che facciano quello che vogliono.
Ho rimosso anche io i momenti insieme alla mia ex, e credo che per lei sia stato ancora più facile... Non siamo mai stati insieme :)
Mi sento bene, non sto di merda come la situazione di Emma o Martina.
Però fa male, fa male aver creduto in una persona che fingeva di amarti...
Lo stesso concetto si applica alle amicizie. Ma questo è un altro discorso. Non ho questi grandi amici al di fuori di Davie. Le ricordo di Mike, il tipo della palestra, e Glenda. Il resto della gente in università la ignoro o ci scambio due parole ogni tanto.
Ma torniamo alla novellina. Ci siamo ritrovati davanti alla porta d'ingresso della biblioteca. Non è come quella classica: quattro scaffali e cinque libri. È fatta interamente in legno come quelle ottocentesche e c'è un profumo di vecchio delizioso. Non amo la lettura, ma mi piace sniffare i libri datati.
Glenda è arrivata con addosso una tuta nera e un paio di scarpe bianche. Le ho chiesto come mai si fosse conciata così, lei mi ha detto che è entrata a far parte della squadra di atletica.
Si, ha letto bene: squadra di atletica.
Per me significava solo una cosa: Berenice. La novellina era il motivo per cui ci siamo lasciati, ricorda? La cazzata del numero?! Bene. Sebbene la nostra sia stata una relazione falsa, Berenice si sarebbe vendicata. È stronza fino al midollo.
-Tutto ok Al?-. Glenda si è avvicinata a me e mi ha messo una mano sulla spalla. Il suo tocco mi ha dato una scossa strana, portandomi ad indietreggiare. -No-. Sono stato sincero e le ho detto che era per colpa di Berenice (ancora). -Stai attenta-. Ho aggiunto prima d'entrare in biblioteca. Glenda mi ha fermato e mi ha guardato seria. -Perché?-. Mi sono avvicinato fino al suo viso. Ho sentito la sua pelle calda contro la mia. È stata una sensazione magnifica! -Perché è stronza e si vendicherà-. -Vendicherà per cosa?-. Glenda ha assunto un tono di voce serio. I lineamenti dolci del suo viso si sono contratti.
Le ho raccontato della cazzata dietro alla rottura. Pensavo che la novellina si sarebbe incazzata, ma è scoppiata a ridere.
Ha riso. E anche io l'ho fatto insieme a lei. Non so se fosse la tensione o altro, ma è stata la seconda volta da quando è qui.
-Scusa se lo dico, è proprio una cazzata-. -Già-.
Abbiamo riso ancora e la bibliotecaria, dato che tenevo la porta aperta è venuta. Ci ha rimproverato, ricordandoci di fare silenzio.
Niente, dopo abbiamo continuato a lavorare al progetto di economia. C'era un'aria allegra tra me e Glenda. Ci siamo pure divertiti a fare la presentazione power point. A fine giornata, appena dovevamo uscire, perché era tardi.
-Ti va di prendere qualcosa insieme?-. Pensavo si riferisse a domani. -Sí, volentieri-. -Ottimo! Conosci un posto dove andare a mangiare?-. L'ho guardata confuso. -Quindi?-. Ha alzato le sopracciglia. -Niente, pensavo ti riferissi a domani...-. -No, a questa sera. Non ho niente da studiare e dopo oggi credo che ci voglia una pausa. Sopratutto per te. Ti vedo stanco in questo periodo-. Mi ha messo ancora la mano sulla spalla. Questa volta ho sentito qualcosa spingermi ad avvicinarmi e a voler assaporare quelle sue labbra. Ma non l'ho fatto, ho risposto che potevamo andare ad un locale vicino.
Ci siamo andati ed è stata la scelta migliore di questi tempi.
|| Aric
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