....26....

17 6 0
                                        

Aprii lentamente gli occhi e mi guardai intorno. Mi trovavo in un bosco, era notte e c'era la luna piena. Iniziai a camminare senza sapere dove stessi andando. Dopo su per giù 10 minuti arrivai davanti a quello che mi sembrava l'entrata di un labirinto. Feci un gran respiro ed entrai.

Dentro era tutto molto buio e dal terreno sembrava uscire nebbia e cera una puzza insopportabile di zolfo e bruciato. Arrivai in un bivio e scelsi di andare a destra ma era un vicolo cieco così mi girai per tornare indietro ma un uomo senza testa che subito si scagliò su di me facendomi cadere a terra.

Riaprii gli occhi e mi trovavo in uno scantinato. In quello scantinato. Vidi me stessa ricoperta di sangue che piangeva e cercava di liberarsi e il corpo senza desta dell'uomo che mi aveva rapita "non può essere" dissi inpanicata cercando di salire le scale ed uscire da lì dentro, provai ad aprire la porta ma niente era bloccata, una risata alle mie spalle mi fece sobbalzare dallo spavento e subito mi girai. Ero io ricoperta di sangue che mi guardava e scuoteva la testa ridendo "dove credi di andare?" disse continuando a ridere io mi rigirai e provai ad aprire la porta "piccola indifesa Elizabeth, non si può scappare dal passato" disse "non è vero. È tutto un sogno" dissi "oh non è un sogno. Sono i demoni che hai in testa. Le tue paure" disse. Io iniziai a tirare pugni alla porta e ad un tratto si aprì. La attraversai e mi ritrovai di nuovo nel labirinto.

Riiniziai a camminare e dopo un po' arrivai davanti ad una porta, la aprii ed entrai. Mi trovavo in una scuola credo non riuscivo bene a vedere perché era tutto buio, si sentiva la voce di una donna che parlava del corpo umano, credo stesse spiegando. Io iniziai a camminare cercando di raggiungere la fonte da cui proveniva la voce. Arrivai davanti una porta e la aprii. Quando entrai la porta si chiuse alle mie spalle. Ero in una classe in cui una donna che credevo fosse la maestra spiegava e la classe ascoltava. Subito mi saltò all'occhio una bambina all'ultimo banco con i capelli bianchi. Questa sono io pensai. Alla bambina arrivò una pallina di carta e subito l'aprì e lo lesse. Subito dopo averlo letto lo strappo e iniziò a piangere. Tutti i compagni iniziarono a ridere "smettetela" dissi, ma niente, sembrava che neanche mi vedessero o mi sentissero. La maestra si avvicino alla bambina e le chiese che le prendeva ma al posto suo le rispose una bambina dai riccioli d'oro dicendo di lasciarla in pace e che era pazza, tutta la classe cominciò a ripetere in coro: Elizabeth è pazza. "SMETTETELA" urlai ma niente. Guardai la bambina dai capelli bianchi e capii che stesse perdendo il controllo "Elizabeth calmati" dissi avvicinandomi a lei ma niente. La bambina si alzò in piedi sbattendo le mani sul banco "HO DETTO CHE NON È VERO" urlò la bambina, tutti i vetri si spaccarono, io mi coprii la testa con le mani per proteggermi dal vetro. Guardai le altre persone nella stanza e vidi che a tutti gli stavano sanguinando le orecchie. Guardai la bambina dai capelli bianchi "i-io non volevo. Mi dispiace" disse piangendo e subito scappo via dall'aula, io cercai di seguirla ma appena cercai di aprire la porta era bloccata. Tutti nella stanza iniziarono a ridere "maestra glielo avevo detto che è pazza" disse il bambino che aveva tirato la pallina di carta "no Luke. Lei non è pazza. È un mostro" disse la maestra. Tutti si girarono verso di me "hai capito Elizabeth? Sei un mostro" disse la bambina dai riccioli d'oro "non è vero" dissi io "si invece. Sei un mostro" disse il bambino "avanti bambini ripetete con me in coro la vera e cruda verità" disse la maestra "Elizhabeth è un mostro" tutti iniziarono a ripetere in corro, io iniziai a prendere a pugni la porta che finalmente si aprì e subito mi ritrovai in quel dannatissimo labirinto.

Presi un gran respiro "che cazzo è to posto?" dissi a me stessa riprendendo a camminare. Dopo poco arrivai davanti ad un'altra porta e dopo averci pensato un po' la attraversai. Mi ritrovai in un bosco a me molto familiare, iniziai a camminare e dopo un po' arrivai al campo. La prima cosa che feci fu andare nella mia camera. Appena arrivai subito entrai e quello che vidi mi lasciò sconcertata. Cerano Luna e Charlotte che guardavano piangendo il cadavere di Zoe. Io subito mi precipitai verso di loro "ragazze che le è successo" chiesi preoccupata, entrambe si girarono verso di me "tu! Brutta stronza. Io ti avevo perdonato e tu mi fai questo" disse Charlotte scagliandosi verso di me "Charlotte che intendi? Io non ho fatto niente" dissi indietreggiando "sì come no! Sei un mosto. Hai ucciso mia sorella" disse tirandomi un pugno in pieno viso "io non ho fatto niente" dissi "basta con le stronzate Elizabeth. Kai ti ha vista mentre la uccidevi senza pietà" disse Luna io andai nel panico "no...non può essere vero. Io non gli farei mai del male" dissi io "VATTENE. ORA! PRIMA CHE IO UCCIDI TE" disse Charlotte ed io senza farmelo ripetere uscii da quella stanza.

Non sapendo andai dalla prima persona che mi venne in mente cioè Kai. Mi diressi nella sua stanza e subito entrai ma sarebbe stato meglio non averlo fatto. C'era lui e Kira nel divano che si baciavano molto appassionatamente "ma che cazzo" dissi io quasi urlando "che ci fai tu qui?" disse Kai incazzato "no lei che cazzo ci fa qua!?" dissi io spingendolo "lei è la mia ragazza" disse il rosso "la tua ragazza? Sono io la tua ragazza cazzo" dissi urlando "io non voglio una fidanzata che uccide le persone senza motivo e si beve il sangue del padre. Io non voglio un mostro come fidanzata!" disse il rosso "VAFFANCULO. IO TI AMAVO" dissi urlando e piangendo "invece io non ho mai amato te. Adesso vattene. Ho da fare" disse e io piangendo scappai nel bosco. Ma non vidi un albero e ci sbattei forte la testa sopra e persi i sensi.

la figlia delle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora