Era passata ormai una settimana da quando avevo lascito il campo, una settimana che non sentivo i miei amici, una settimana che non avevo incubi, una settimana da quel dannato bacio, una settimana che Kai non mi parlava. Quella mattina mi svegliai sentendo il mio telefono squillare "pronto" dissi con voce assonnata "che c'è principessa stavi dormendo?" disse una voce maschile dall'altra parte del telefono "Alexander?" lui rise "in persona principessa. Come stai?" chiese "sto bene" "dove sei?" chiese "non lo so. In una specie di Hotel o qualcosa di simile" risposi guardando fuori dalla finestra ""sai dove è questa specie di Hotel?" chiese con fare curioso "non lo so. Ma che è un interrogatorio?" chiesi ridendo "no. Vorrei soltanto venirti a farti compagnia" io ci pensai un po' su "ok ti mando la posizione" dissi "brava principessa. Ma sei sola?" "si. per adesso si" risposi "perfetto principessa tra un po' sarò lì" disse e dopo di che stacco e io gli mandai la posizione.
Un dieci minuti dopo sentii la porta d'ingresso aprirsi cosi andai a vedere. Davanti la porta c'era Alexander "ma come cavolo hai fatto a fare così in fretta?" chiesi spalancando gli occhi "teletrasporto baby" disse il ragazzo "cazzo. Perché non sei venuto con l'auto come le persone normali?" chiesi leggermente spaventata "ma che ti prende principessa?" disse avvicinandosi a me "lui...lui adesso sa dove mi trovo" dissi mettendomi le mani in testa "lui chi?" chiese non capendo "mio padre" lui alzò le spalle "ancora non riesco a capire quale sia il problema" disse sedendosi sul divano, sentii la porta della cucina aprirsi "Effy ho portato la...che cazzo ci fa lui qui" chiese Balthazar posando il cartone della pizza sul tavolo e venendo verso me e Alexander "calmo bro sono venuta a salutarla" disse Alexander alzando le mani in segno di arresa "stare calmo? Non posso stare calmo. Le vite di tutti noi per colpa tua sono a rischio" disse Balthazar prendendolo per il colletto della camicia "ragazzi basta di litigare" urlai io "d'accordo" disse Balthazar lasciando Alexander "dove è Kai?" chiesi "dovrebbe essere al bar come sempre d'altronde" rispose Balthazar.
Ad un tratto sentimmo un vetro rotto ci girammo verso il rumore e per terra era pieno di vetro e la porta finestra che dava sul balcone era completamente frantumata e stava entrando una nebbia verde da me già conosciuta "merda sono già qui" dissi indietreggiando "chi?" chiese Alexander "mio padre e mio fratello" risposi "Effy corri a prendere le tue cose dobbiamo andarcene" disse Balthazar io corsi nella mia camera e presi le mie cose e tornai dai ragazzi.
Appena arrivai dalla nebbia sbucò una chioma bianca "Effy scappa veloce. Alexander tu va con lei. Andate da Kai veloci" disse Balthazar "e tu?" chiesi "io li rallenterò. Ora andate veloci" io scossi la testa "non ti lasciò qui da solo" dissi piangendo "Alexander portala via veloce. Elizabeth ti voglio bene" detto ciò Alexander mi prese di peso ed uscì da quel piccolo appartamento lasciando solo Balthazar.
Appena uscimmo da quel palazzo Alexander mi mise giù "perché cazzo l'hai lasciato solo" chiesi piangendo e prendendolo a pugni sul petto "shhhh sta tranquilla se la caverà" disse abbracciandomi "in fondo è uno dei migliori al campo" disse accarezzandomi i capelli "adesso dobbiamo trovare Kai" disse staccandosi dall'abbraccio "seguimi" dissi prendendogli la mano e incamminandomi verso il bar.
Appena arrivammo Kai era al bancone che flirtava con una ragazza bionda "Kai dobbiamo andarcene" dissi avvicinandomi e lui subito si girò "che ci fai qui e perché hai pianto?" disse preoccupato accarezzandomi il viso "e adesso chi e questa?" disse la bionda seccata ma il rosso non la ascolto neanche "quindi perché piangi" chiese di nuovo io lo abbracciai e lui ricambiò "io...noi" provai a dire tra i singhiozzi ma poi lui fide Alexander fuori e si scaglio contro di lui "che cazzo le hai fatto razza di pervertito" disse il rosso tirandogli un pugno. Lui stava per tiragliene un alto ma io gli presi il polso e lo feci girare verso di me "non è stato lui. E' stato mio padre e mio fratello" dissi sull'orlo del pianto "come? Che intendi?" chiese il rosso "ci hanno trovato" risposi io "e Balthazar?" chiese girandosi intorno, io sospirai "è rimasto lì per rallentarli. io...io volevo rimanere lì ma lui mi ha pregato di andarmene" dissi riscoppiando a piangere e il rosso mi abbracciò "hai fatto bene ad andartene. Sei troppo importante per darti in mano a loro. Il nostro destino è nelle tue mani" disse il rosso accarezzandomi la schiena "adesso dobbiamo andarcene da qui" disse staccandosi dall'abbraccio "ok ma dove andiamo" chiesi io "torniamo al campo" rispose il rosso e tutti e 3 salimmo sull'auto e tornammo al campo.
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la figlia delle tenebre
FantasyElizabeth è la figlia di Ecate e Loki due dei più temuti dei. Lei con sua madre adottiva si trasferisce in una nuova città. Li incontrerà Felix. Ma non è tutto rose e fiori poichè Elizabeth inizia ad avere incubi a dir poco terrificanti. dal capito...