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mi girai ma niente non c'era nessuno allora mi misi le cuffie con la musica e continuai a disegnare. Verso le 6 tornai in camera e mi misi a dormire. Alle 7 mi sentii scuotere "Effy" mi sentivo chiamare "Elizabeth sveglia" continuava a chiamarmi Charlotte "si si sono sveglia" dissi stropicciandomi gli occhi e sbadigliando. Mi alzai e andai in bagno mi lavai e mi misi un top e un jeans nero strappato e con Luna e Charlotte andammo a fare colazione. Arrivati al tavolo c'erano già seduti Felix, Percy, Grover e Annabeth. "Buongiorno dormiglione" disse Felix "è colpa sua non nostra se siamo arrivate in ritardo" disse Luna indicandomi, io gli feci il dito medio e ci sedemmo a mangiare.

Dopo aver finito di fare colazione ci andammo ad allenare con l'arco e devo dire che mi piace parecchio. Per tutto l'allenamento mi senti osservata come ieri notte ma non vedevo nessuno. Appena mi stancai mi avviai verso la mia camera ma a metà strada un satiro mi venne addosso facendo cadere entrambi. Lui subito si rialzo e mi porse una mano "scusa bella non volevo finirti addosso e soprattutto non volevo farti cadere" disse velocemente il satiro, io gli afferrai la mano e lui mi aiutò ad alzarmi "grazie e tranquillo non fa niente" lui mi sorrise timidamente "comunque piacere Leon" io gli sorrisi "piacere Leon io Elizabeth ma puoi chiamarmi Effy". Lui si guardò un po' intorno e poi disse "senti Effy adesso hai da fare? Perché se hai da fare allora niente" disse velocemente facendomi ridere "hahahaha comunque sono libera perché?" lui sorrise timidamente "bhe mi chiedevo... se volevi venire in camera mia a giocare alla play...o non lo so a vedere un film per farmi perdonare" disse impacciatamente e timidamente, io gli sorrisi "certo che mi va" lui sorrise e ci incamminammo insieme verso la sua camera.

Appena arrivammo Leon aprì la porta, mi fece entrare e la chiuse. "Abbiamo ospiti" urlò Leon a non so chi visto che la stanza è vuota. A proposito della stanza era molto simile alla nostra con 3 letti singoli (uno grigio e nero, l'altro nero e blu e l'ultimo verde e bordo) in più della mia camera aveva un grande televisore con la play e un divano abbastanza spazioso. "Effy se vuoi ti puoi sedere lì mentre prendo il gioco" disse Leon, io mi sedetti nel divano "ahhh che gioco vuoi?" mi chiese Leon "bhu. Mortal Kombat?" lui sorrise "andata per Mortal Kombat" così mise il gioco, si sedette accanto a me e iniziammo a giocare.

"MA COME STRA CAVOLO E' POSSIBILE CHE HAI VINTO DINUOVO!?!?!?" disse Leon frustrato per l'ennesima partita persa "Leon rassegnati non c'è la puoi fare a recuperare. A quanto state? 18 a 0?" disse una voce dietro di noi, appena mi girai vidi un ragazzo molto ma molto bello alto capelli rosso fuoco lentiggini e occhi blu che rideva. "E tu da quanto tempo ci stai guardando?" chiese Leon al rosso "da abbastanza tempo per capire che fai proprio pena" disse ridendo il rosso "io non faccio pena. È lei che è imbattibile" "ma dai! Non inventarti scuse e accetta la realtà dei fatti cioè che fai cagare a Mortal Kombat" io feci un sorrisino "perché non provi a battermi tu allora" ricambiò il sorrisino "perché non vorrei mai che tu perdessi e ci rimanessi troppo male" io lo guardai con occhi di sfida "oppure perché hai paura di perdere contro una ragazzina" lui sbuffò prese il giostik a Leon e si butto nel divano accanto a me "vediamo chi vince ragazzina".

"MA COME CAZZO FAI??" disse lui dopo la seconda rivincita "ah bhu dote nascosta credo hahaha. Comunque che ore sono?" chiesi guardando i due ragazzi, Leon guardò l'ora dal telefono "le 9 quasi" come? Di già? "cazzo ragazzi io devo andare. Ci si vede" dissi alzandomi velocemente e uscendo dalla stanza ma mi scontrai con una ragazza dai capelli rossi "hei stronzetta che ci facevi nella stanza del mio ragazzo?" disse la rossa con aria di superiorità "io non so di che diamine stai parlando. Ero lì a giocare alla play con degli amici" lei rise "allora sei amica del nerd. Come si chiama Leonardo Lorenzo?" disse in modo arrogante "Leon ed è simpatico" lei rise "se lo dici tu" disse andandosene, io me ne tornai in camera mia.

Appena arrivai vidi davanti la porta Felix che appena mi vide mi venne incontro preoccupato "stai bene?" chiese "sto bene" dissi sorridendogli "dove sei stata? Mi hai fatto preoccupare" io lo abbracciai "scusa dovevo avvertire, sono stata da dei nuovi amici a giocare alla play" lui mi sorrise "fa niente. Basta che tu stia bene". Detto ciò entrammo e tutti vennero verso di me preoccupati. Dopo essermi scusata ripetutamente ce ne andammo ognuno nel proprio letto.

Aprii gli occhi e tutto intorno a me bruciava capanne, alberi, persone. Iniziai a correre per cercare una via di fuga. "HAHAHAHA" una voce femminile rideva "HAHAHAHA" cercavo di capire da dove provenissero le risate "HAHAHAHAHAHA" ma niente provenivano da tutte le parti. Ad un tratto le risate cessarono e una voce agghiacciante iniziò a parlare "vedi questo? Questo è ciò che tu sei. Questo è ciò che porti. Morte e distruzione" "No. No. Non è vero" riiniziò a ridere "HAHAHAHA questo è ciò che succede alle persone a cui tieni. O ti abbandonano o muoiono" disse una voce alle mie spalle, mi girai e vidi i cadaveri dei miei amici e dei miei genitori adottivi "NO! NO! NO! VI PREGO NO! FELIX APRI GLI OCCHI TI PREGO! MAMMA GUARDAMI TI PREGO PAPÀ, LUNA, CHARLOTTE. VI PREGO RAGAZZI SVEGLIATEVI".

Aprii gli occhi di scatto,guardai l'orario e segnava le 3:33 questa dannata ora. Mi alzai presi l'album,una penna e uscii. Mi sedetti negli scalini della capanna e iniziai a disegnaretutto ciò che avevo visto nel sogno. Dopo un paio di minuti si ripresentòquella dannata sensazione di essere osservata, allora decisi di tornare dentro....

la figlia delle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora