14

759 35 2
                                    

Alaric aveva perso molto sangue, quindi corsi subito in ospedale con Matt, io parlai con il medico mentre il ragazzo mi aspettava in corridoio "Come sta Ric?" "ha perso molto sangue così trascorrerà la notte qui" "capisco, come stai?" "Beh più di un mese fa servivo ai tavoli a Brooklyn, ora invece frequento vampiri ed altri esseri soprannaturali" fa un sorriso "beh ci sono io, puoi sempre contare su di me" "è vero Matt" continuiamo a parlare e a ridere fino al parcheggio "beh, non dovremmo ridere dopo questa giornata, dopo quello che è successo a Caroline" "giusto... Matt, ti volevo ringraziare, sei davvero un amico, è stata una giornata orribile e tu mi sei stato vicino stasera... quindi... grazie!" "Non c'è di che! Se stai affrontando un brutto periodo ci sono io!" Gli feci un sorriso "ci vediamo" "Ciao rossa". Entrai in macchina e salutai dinuovo Matt guardandolo dallo specchietto retrovisore, accesi l'auto, feci marcia indiero e colpii qualcosa; scesi dalla macchina ma non c'era nessuno, mi voltai "Rebekah" "Ciao brutta stronza" mi prese per la maglia e mi sbattè contro l'auto "Andrea mi hai infilzato un pugnale dietro la schiena, mi hai fatto male!" "Non avevo altra scelta" mi stava soffocando, avevo paura di morire, ma poi una figura spinse Rebekah lontano da me, era un ragazzo affascinate e molto formale "Elaija" lo guardavo curiosa, "Rebekah, vattene" la osservava con tono severo "Sei patetico, entrambi lo siete" e sparì nel vuoto; feci un respiro di sollievo, poi guardai il nuovo arrivato "Tu sei Andrea, il doppelganger?" "Si, come fai a sapere chi sono?" "Sono Elaija Mikelson, uno degli originali" Poi scomparve anche lui.
La mattina seguente Damon e Stefan si trovavano in salone a discutere di non so che, approfittai della situazione per dirgli cosa mi era successo ieri "Buongiorno a tutti" dissi in tono solare, ora avevo la loro attenzione "ieri sera, nel parcheggio dell'ospedale Rebekah stava per uccidermi" "che cosa ha fatto quella puttana?" Chiese Damon, era molto irritato "Damon" lo rimproverava Stefan, anche lui era arrabbiato, lo notavo dal suo sguardo "Si ma non lo ha fatto, Elaija è arrivato appena in tempo e l'ha fatta scappare" "e cosa ti ha detto Elaija?" "Niente, si è solo presentato" poi bussarono alla porta "Vado io!" Esclamai e aprii la porta; non era nessuno, ma sul portico c'era una lettera, un invito, chiusi la porta e mi avvicinai ai due fratelli, anche loro erano sorpresi, la aprii "sei invitato al ballo della famiglia Mikelson... è un invito" esclamai poi girai il foglio "ho bisogno di parlarti, firmato Esther" "Scordatelo!" mi impose Damon "sono in grado di prendere le mie decisioni da sola" "ti ucciderà!" "sii positivo, vorrà solo parlarmi" "ci andró io, se tu non vuoi farla andare" propose Stefan "tu hai gia fatto arrabiare troppi originali, ci andró io, fine della questione!" Feci finta di niente, ma ero davvero furiosa con Damon, si che vuole proteggermi ma io posso benissimo cavarmela da sola, tornai in camera per vestirmi e andare al Grill con Caroline
Arrivate al locale ci accomodammo ad un tavolo e le aggiornai dell'accaduto...
"... e così non vuole farmi andare al ballo, cerca di proteggermi" "beh meglio così, staremo a casa a guardare Jersey Shore e a mangiare gelato" "mmh una serata magnifica" ridemmo, era più solare stamattina, forse stava cercando di tenere il dolore dentro "come stai?" "Mio padre ha deciso di morire, non ho potuto farci nulla quindi sto cercando si andare avanti!" Annuii con la testa poi abbassai lo sguardo, ma la nosta uscita tranquilla si interruppe quando si avvicinó Rebeca al nostro tavolo "cosa ci fai qui?" Chiese Caroline con tono severo "rilassatevi, non sono qui per uccidervi, non siete il centro del mondo" le feci un occhiataccia "non perdo tempo con delle annulità" e andó da Matt "che cosa vuole fare?" Domandai a Caroline, l'originale diede l'invito a Matt "vuole vedere la nostra reazione" "forse dovremmo andarci anche noi..." proposi "uff... a che ora è questo inutile ballo?".
Sentii la porta chiudersi, era Stefan che stava andando al ballo, di Damon non c'era neanche l'ombra, così potevo prepararmi. Scelsi un vestito lungo rosso e di pizzo... mi stavo finedo di truccare quando mi ritrovo Caroline nella stanza con due ragazze, la guardavo sorpresa "non possiamo andare al ballo senza capelli perfetti!" Le sorrisi. "Così hai deciso di metterti il vestito che di ha dato Klaus?" "Uff non ne parliamo, non avevo nulla da mettermi!" "mmh si certo!" "che cosa stai insinuando" "io? niente!". Eravamo pronte.
Giungemmo al ballo, la casa fuori era bellissima e enorme, chissà come poteva essere all'interno! Caroline era bellissima, così sicura di se, sembrava una dea, era favolosa, il suo vestito blu le risaltava la carnagione e i capelli e anche i suoi occhi azzurri; io a differenza sua ero così goffa, mi sentivo inferiore alla sua bellezza. Due maggiordomi ci aprirono le porte, Caroline entró ,seguita da me, una stupida volpe rossa "Vado a cercare Matt" mi disse io le feci un accenno, mi guardai intorno, la casa era uno spettacolo, era così grande; il mio sguardo poi si spostó sugli invitati e si fermó su Damon, che mi guardavo con occhi diversi, era affascinato da me, ma io non potevo mai essere alla sua altezza, insomma lui era un dio greco io invece ero solo una qualunque, continuavo a guardarlo quando si avvicinó Stefan "alla fine sei venuta!" "Non potevo mancare" si avvicinó anche Damon "Fratello stai benissimo in smoking" poi guardó me "non saresti dovuta venire" "non ho bisogno di un baby-sitter, so cavarmela da sola" lo guardavo dritto negli occhi, mi mancava il respiro "vado vicino al buffet, sto morendo di fame" Stefan allora mi pose il braccio, fece lo stesso Damon "uff, decidetevi, io vado da sola" e me ne andai. Katherin ed Elena non l'avrebbero mai fatto, ma io sono diversa da loro, non possono piacermi entrambi, non posso sceglierli entrambi, così non ne ho scelto nessuno. Andai vicino al tavolo del buffet, mangiai qualsiasi cosa, avevo molta fame, sopratutto in queste situazioni, cerco di colmare il vuoto. Si avvicina un altro originale "Andrea?!" "Si, sono io" andai sull'attenti "piacere Finn Mikelson, mia madre la sta cercando" mi prese la mano bacandomela, certo che gli originali, per quanto crudeli e folli hanno sembre una certa eleganza e un certo fascino "si sono qui per questo" "l'invito non era esteso anche per i fratelli Salvatore" "lo so, mi dispiace" "se vuole parlare con mia madre deve farlo da sola" "certo".
Elaija mosse l'attenzione degli invitati colpendo leggermete un bicchiere con una forchetta, si trovava sulle scale con tutti i suoi fratelli "io e la mia famiglia siamo molto contenti di ospitarvi..." vidi scendere una donna sulla cinquantina per raggiungere gli altri, quella era sicuramente Esther "...il ballo che abbiamo scelto è un valzer classico, gentilemente se potete accomodarvi nella sala da ballo..." tutti gli invitati si spostavano nell'altra sala, mentre io mi apprestavo a raggiungere le scale e andare da Esther, ma mi ritrovo Damon davanti che mi bloccava il passaggio "Dove pensi di andare?" "Damon... da Esther" "No" "Damon!!!" "Mi concede questo ballo?" Mi scappó un sorriso, non riuscivo ad essere arrabiata con lui quando faceva così "Damon, non so ballare" "oh si che sai ballare, basta che segui me" "daccordo, ma se faró una figuraccia sarà solo colpa tua!" ci dispomemmo come tutte le altre coppie, la canzone era Give me love di Ed Sheeran, una delle mie preferite. Damon mi guidava e mi diceva come dovevo muovermi, ero molto concentrata "sei bellissima stasera" il mio cuore stava per espodere ed ero ancora più imbarazzata perchè sapevo che lui riusciva a sentire il mio battito cardiaco "dai mi imbarazzi, devo dire che neanche tu sei male!" "Un complimento da te, waw, sono lusingato!" sorrise e anche io, poi mi mise una mano sulla mia schiena nuda e me la strofinava "Damon, smettila!" "ti da fastidio?" "No... è che... mi deconcentri" non volevo che smettesse, ma allo stesso stempo volevo che lo facesse, i miei sentimenti si scontravano in continuazione, non capivo più nulla, si, ero eccitata, mi faceva fremere tutta il suo tocco; guardai Caroline, stava ballando con... oh mio dio Klaus! Li osservavo, vedevo gli occhi di Klaus illumiarsi guardando la bionda vampira "chi guardi?" Mi chiese Damon "Caroline e Klaus, sono adorabili!" "Ma sei impazzita? Klaus è il nemico!" "E allora? Lui è malvagio, ma guarda come osserva Caroline, è affascinato da lei! Sarà anche il cattivo, ma a lei non gli farà mai nulla!" Poi osservai Damon, anche lui mi guardava, il suo sguardo era come quello di Klaus, no, non poteva essere, lui non era attratro da me! Non poteva, lui aveva una forte personalità ed era così bello, una come me non poteva interessarlo. Era ginto il momento di cambiare partner e con una giravolta mi ritrovo vicino Stefan. Mi tranqullizai, "ti avverto, non so ballare" sorrise e quello mi rilassó ancora di più; con Damon ho sempre il cuore a mille e le mie emozioni sono tutte in contrasto, mentre con Stefan mi sento protetta, dopo tutto quello che mi aveva fatto, io lo sentivo vicino, sapevo che non mi avrebbe più ferita "Ho bisogno di parlarti" "dimmi pure" "non qui" lui mi prese per mano; mi si fermó il cuore, poi ripartì velocemente; e mi portó fuori dalla pista, fuori dalla casa, a quel punto parlai "Ho parlato con Finn, lui mi ha detto che devo parlare da sola con Esther, ma questo non puo accadere perchè Damon me lo impedirà" "cosa devo fare?" "Devi trattenerlo". E così fu.
Raggiunsi Esther al piano di sopra, ma Elaija mi fermó "Andrea, so che mia madre ti vuole parlare, ma credo che ci sia qualcosa sotto, credo che il suo perdono verso Klaus sia poco credibile, per non dire qualcos'altro" era così onorevole e rispettoso, tipico di un originale "c'è qualcosa che devo fare per te?" "Se non è chiederti troppo, ti sarei grato se dopo l'incontro con mia madre, mi rivolgessi tutto" "ma certo!" mi fece un accenno con la testa e se ne andó. Arrivai difronte la porta, bussai e mi aprì Finn con quell'eleganza tipica degli originali; dentro la stanza c'era Esther "prego accomodati" mi invitó ad entrare, Finn era uscito dalla camera "ho bruciato la salvia, così possiamo parlare liberamente" la guardavo un po spaventata, lei sentiva le mie emozioni "ti starai chiedendo perchè ti ho chiamata" "beh si!" "i fratelli Salvatore e Rebeca ti avranno di sicuro raccontato la storia della mia famiglia" continuavo a guardarla incuriosita, non capivo dove volesse arrivare "mi hanno detto che li avete trasformati in mostri!" "io li ho trasformati in vampiri, per proteggerli ma con il passare degli anni diventavano sempre più violenti, un vero abominio... per questo sono tornata per rimediare al male che ho fatto!" "non la seguo" "vogliamo entrambe la stessa cosa!" "Lei vuole uccidere Klaus?!" "si, ma per farlo devo prima legare tutti i miei figli, così portó ucciderli entrambi" a quelle parole mi bloccai, come puo una mamma uccidere i propri figli? "Mi serve il sangue di doppelganger per attuare l'incantesimo" e sfiló un coltello da una sacca sulla scrivania "non preoccuparti, mi serve solo una tua goccia di sangue, la tua essenza sarà servita con lo champagne che berrano così saranno legati per sempre" le diedi la mia mano, mi fece un piccolo taglio sul dito, mi bruciava, lei fece cadere poche goccie dentro un calice "mi raccomando Andrea, non una parola con nessuno" e poi mi congedó. Dopo quel 'colloquio' cercai Caroline tra gli invitati, ma non c'erà "Andrea" mi voltai, era Elaija "Si?!" "Allora? Hai parlato con mia madre?" "Si" "è vero che vuole ristabilire l'equilibro familiare?" non riuscivo a guardarlo negli occhi, non sono una che mente, ma non avevo altra scelta, il cuore fremeva "si, certo, si è scusata per aver cercato di uccidermi" "bene" intanto i camerieri stavano servedo champgne ad ogni invitato; Elaija prese due bicchieri e me ne offrì uno "grazie" alzammo i bicchieri e bevemmo, il mio sangue. La festa stava quasi per terminare, e di Caroline nemmeno l'ombra, mi scontrai con Damon, era furioso "Eccoti qui!" "Damon,posso spiegarti..." "non c'è nulla da spiegare, mi hai tradito e lo hai fatto con Stefan, dopo tutto quello che ti ha fatto!" Era furioso "non mettere in mezzo Stefan, gliel'ho detto io di tenerti occupato" "mi ha rotto il collo!" "Oh, io non lo sapevo" "bene e ora lo sai" "Damon, ti sembra che io ci provi gusto ad agire dietro alle tue spalle? Non mi piace, anzi mi sento uno schifo" "e allora perchè lo hai fatto?" "Se non lo facevo non sapevo che Esther è dalla nostra parte, e non puoi proteggermi sempre" "ma forse perchè provo qualcosa per te?!" Stavo per morire, gli piaccio, io? non ci credevo ero al settimo cielo; ero così scioccata che mi voltai di corsa senza guardarlo negli occhi e scappai via da lui. Che stupida che sono stata, potevo baciarlo, ma non l'ho fatto, avevo le palpitazioni, mi sentivo un'idiota, dovevo saltargli addosso, come minimo.
La serata era quasi giunta al termine quando si senti un frastuono proveniente dall'esterno; buona parte degli invitati uscì fuori incuriosito, mi feci spazio tra la folla fino all'accaduto. Era Damon che colpiva il fratello minore di Klaus, Kol. "Damon, ma che ti prende?" Si voltó "hai scatenato un mostro!" e se ne andó. Uff, è vero, dovevo fare qualcosa quando ha manifestato i suoi sentimenti per me e invece me ne sono andata, sono scappata dai problemi; aveva ragione Damon ad odiarmi, ne ha tutto il diritto, sono una stronza, una puttana che gioca con i sentimenti di qualcuno.
Era arrivato il momento di ritornare a casa, la serata era stata bellissima e piena di emozioni, almeno all'inizio, stavo raggiundendo Stefan che mi aspettava vicino alla sua auto, quando mi ferma Kol "Bella serata?!" "Si, più o meno" "Dovresti cercare di controllare il tuo ragazzo, è molto violento" "Non è il mio fidanzato" e mi guarda con aria perversa "mmh perfetto, buona serata!" Ok... qualcosa non quadra. Entro nell'auto con Stefan "cosa voleva quello?" "In realtà non l'ho capito" fece un sorriso, mi rende felice quando lo fa. In macchina non voló una mosca; quando tornammo a casa non riucii a non parlare "Diciamo che la serata è stata bella, ma poi Damon l'ha rovinata" lui mi guarda "beh io gli ho detto una cosa che non dovevo dirgli" o mio Dio, ha parlato con Stefan dei sui sentimenti verso di me? Mi sentivo cosi strana "io non dovevo fare quello che ho fatto" mi riferivo al mio 'scappare dai problemi' "ma poi, come fai, Stefan, a non provare niente a non sentire niente?" "Io... non posso permettermi di provare qualcosa" "Stefan..." dissi con il cuore a mille "... tu non la senti, quella tensione tra di noi?" "Si che la sento, Andrea, ma non posso fare questo a Damon" si avvicinó sempre di più a me "si, neanche io" e ce ne andammo entrambi nelle nostre camere.
Non riuscivo a dormire, ero nel mio letto al buio, in silenzio, ma quest'ultimo si interruppe: la porta d'ingresso si spalancó, e poi si chiuse con violenza, sentivo una risata femminile e alcuni baci, poi senti la voce di Damon "Andiamo in camera mia"; aveva portato una ragazza nel suo cobo, ora doveva sfogare la sua rabbia con il sesso, brutto stronzo di merda, credevo che non me ne importasse ma quando li sentii mi uscì una lacrima, ero triste, ero furiosa con lui per il suo atteggiamento ed ero furiosa con me per non averlo baciato prima; sono un'idiota. E tra lacrime e tristezza mi addormentai.

The Vampire Diaries: nel nuovo mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora