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Ric ha deciso di rinchiudersi nella cella sotto casa Salvatore, crede che sia meglio per lui; Klaus ha scoperto che ci sono altri tre paletti uno dei quali è stato nascosto nascosto dall' altergo di Ric. Sono ardata al loft a prendere il necessario affinchè Ric non pensa di stare in un carcere, scesi le scale per arrivare in cantina, mi affacciai dalla piccola finesta della porta di acciaio "Ric, sei tu?" "Si, sono io!" Aprii la porta, il 'carcerato' aveva un'aria stanca e annoiata, posai a terra la borsa "cosa hai portato?" "Niente di che, spazzolino, coperte, libri..." frugavo nella borsa per darglielo "Dottor Jekil e Mr. Hide?!" "Cosa? No io ho preso..." vidi meglio, alzai gli occhi al cielo con un sorriso "... Damon, che simpatico!" "Beh cerca di vederlo in modo positivo!" "Sei sicuro di voler stare qui?" "Beh, è meglio così, il mio alterego prima o poi deve confessare!" "Abbiamo cercato dappertutto, ma senza trovarlo... lui l'ha nascosto bene!" "Cosa farà Klaus dopo averlo scoperto?" "Farà la guerra, cose da Klaus!... potrebbe far del male a Jeremy visto che sa dove si trova, per questo io e... Damon andremo a Tenderville" mi chiusi tra le spalle, stavo aspettando un rimprovero da Ric "perchè parli in questo modo?" "Non lo so, io e Damon... in auto... da soli" "in realtà vorrei sapere cosa ne pensa Stefan" "in realtà è stato proprio lui a proporlo... crede che abbia dei sentimenti per lui" "ed è vero?" "È per questo che parto, per scoprirlo!" "E per Stefan?" "Ric... io non lo so, mi ci vuole del tempo!" "Damon starà facendo i salti di gioia in questo momento!" "Smettila!" Chiusi la porta e mi diressi in salone dove mi aspettavano i fratelli, Damon che era felice di stare da solo con me?! Al solo pensiero, sentivo le farfalle nello stomaco, ma lui non mi fa capire cosa prova per me, insomma è come un tira e molla, un giorno ci odiamo e un giorno andiamo d'amore e d'accordo. Presi il cappotto che avevo appoggiato in salone, dove c'erano Damon e Stefan "hai mai viaggiato in prima classe?" "Damon a chi hai soggiogato?" "Ti prego... ho accumulato miglia!" Fa un sorrisetto alla Damon ed esce di casa, Stefan rimase in salone, io avevo l'affanno e ora che gli dico? "Stefan..." "si prudente!" Io annuii, mi portai il ciuffo dietro all'orecchio e uscii di casa. Dovevo essere sincera, ero emozionata all'idea di stare da sola con Damon, ero felice con lui. Entrai in auto, lui mi osservava con il suo sorriro, non potevo resistergli "sei pronta?" "Scelgo io la musica!" Feci un sorriso ed accesi la radio, lui era divertito; partimmo. Il viaggio non duró molto, circa cinque ore, ma per me non era abbastanza per stare con Damon, durante il quale abbiamo cantanto canzoni alla radio, parlato, ci stiamo stuzzicati a vicenda, ci siamo comportati da ottimi amici. Arrivammo a Denderville, Jeremy non sapeva che stavamo li, volevo fargli una sorpresa! Damon mi aveva detto che si trovava nel campo da baseball della città per allensarsi, così andammo lì. "Eccolo!" Si stava allenado a lanciare "La prossima volta che lo soggioghiamo ricodami di farlo giocare meglio a baseball" alzai gli occhi al cielo e sorrisi "hei Jeremy!" "Andrea..." sorrisi e anche lui, ma poi il suo volto divenne cupo "... cos'è successo?" Io e Damon avevamo deciso di non dirgli di riportarlo a casa, ma di riuscire a scoprire da quale discendenza loro venivano "Bonnie ha fatto un incantesimo per dividere gli originali dal loro legame, quindi quando noi abbiamo ucciso Finn tutta la sua discendenza è morta con lui" disse Damon con la sua solita aria da spaccone "cosa devo fare io?" "Caroline è stata trasformata da me, io e Stefan da Katherin e lei da Rose... devi scoprire lei da chi è stata morsa!" "Vuoi che mi mett in contatto con un vampiro morto?!" "Esatto!" "Non funziona così, non la conoscevo neanche!" "Che sei morto e resuscitato a fare se non puoi parlare con i morti?!" "Rose e Damon erano amici, potremmo usare lui per 'chiamarla'... per favore, Jeremy!" Gli chiesi gentilmente, visto che Damon non ci riesce "possiamo farlo dopo, il mio amico è arrivato... e si, Damon, ho degli amici!" Lui si incamminó dietro di noi, mi fece l'occhilino per salutarmi, sorrisi, poi ci voltammo, guardai il ragazzo che satutava Jeremy, lo guardai meglio, aveva un'aria familiare "oh mio Dio, è Kol!" Il ragazzo colpì Damon con la mazza da baseball che aveva in mano, gliel'aveva spaccata letteralmente in testa "Jeremy, fa attenzione, è un originale!" Esclamai "senza offesa, ma non siamo amici" disse Kol riferendosi a Jeremy, poi prese una mazza di ferro, più forte, voleva colpire dinuovo Damon, ma lui si alzó, mentre il ragazzo lo colpiva lui gli conficcó la mazza rotta dritta nel cuore, il ragazzo si accasció a terra, il paletto gli aveva traforato la schiena, ero inorridita da quella scena "andiamo via!" Disse Damon.
Avevamo deciso di trascorrere la notte in un motel, visto che non saremmo mai riusciti a fare tutto in un giorno, scesimo dalla macchia, e prendemmo le borse "per la cronaca è stata Andrea a volersi fermare in un motel!" "Non è vero, io l'ho proposto e tu hai accettato" mi fece l'occhiolino, io sbuffai "ma dove siamo?" Chiese Jeremy "in un posto dove Kol non puo trovarci" "non posso credere che Kol sia un vampiro, un originale!" Mentre parlavamo salivamo le scale del motel per cercare la nostra camera "non ti sembrava strano aver trovato un amico in così poco tempo, ma ti sei visto?!" Mi voltai e lanciai un occhiataccia al vampiro; Damon forzó la porta di una camera, ma senza romperla e ci fece entrare "carina!" Dissi con aria poco convinta "non importa!" Mi convise Jeremy, in fondo dovevamo restare solo una notte, Damon chiuse tutte le tende affinchè nessuno ci vedesse "cosa ti serve? Incenzo, candele, una ruota girevole..." chiese sarcasticamente "non funziona così! Hai una sua foto?" "Della nostra gita a Disneyland?!" Si sbottonó la camicia per stare più comodo "andiamo Rose, non vorrai farci aspettare... so che sei innamorata di me!" Si guardava attorno con aria superiore, sbuffai e mi buttai sul letto, lui mi osservava divertito "va bene, dimmi qualcosa di lei" "oh... faceva una cosa con la lingua..." fece il suo sorriso da pervertito "qualcosa di importante, Damon!" Escamai, non volevo sapere cosa facevano lei e Damon con la lingua, lui si sedette sullo stesso letto dove mi trovavo io e pensó "ha passato il suo ultimo giorno in paradiso, al sole e riconrdando cosa significasse essere umani... e quando è arrivata la morte, non ha avuto paura" "Bonnie mi ha detto che aveva le allucinazioni su Katherin e sulla sua fuga... non era in paradiso" "si nel sogno che le aveva dato lui!..." Disse Jeremy "... è qui!" Mi alzai per mettermi seduta e intanto mi guardavo intorno anche se non potevo vederla "si sente sola dall'altra parte?" Jeremy guardava nel vuoto, probabilmente la stava osservando, era seduta su una sedia "dice di non preoccuparsi, è felice!" "È ancora sexy?" Chiese Damon, ma vaffanculo! "Le manchi" poi fece una faccia scoinvolta, cosa gli aveva detto? "l'ha creata una donna di nome Mary" "mmh, l'orrida Mary... e lei dov'è?" Damon la conosceva "dice di non saperlo, ma che farà di tutto per aiutarci".
Si era fatta notte, Jeremy stava guardando la tv mentre io cercavo lo spazzolino nella borsa "cosa succede tra te e Damon?" Mi chiese ad un certo punto "che vuoi dire?" "Sei sicura? Rose me l'ha detto" "che cosa ti ha detto?" A quel punto entró Damon con una ciotola di ghiaccio, strana situazione... "tutto bene qui?" "Si, benissimo!" Esclamai un pó agitata "bene, vado a darmi una rifrescata, sarà meglio che riposiate un po!" "Dovrei lavarmi i denti!" Dissi "puoi entrare mentre mi faccio la doccia, non mi dai fastidio!" Alzai gli occhi al cielo, merda! Jeremy era li che mi accusava di essere innamorata di Damon e lui fa quelle esclamazioni, perfetto! Non potevo essere più imbrazzata di così "ci metto un secondo!" Andai in bagno a lavarmi denti, intanto ripensavo a Damon, si, lo amo, amo quella testa di cazzo, è così attraente e non solo per il fisico anche per il suo carattere da spaccone e da duro. Tornai nella stanza, Jeremy se ne era andato, io mi misi a letto cercando di dormire, Damon intanto entró in bagno per farsi una doccia, sentivo l'acqua scorrere, e immagginavo Damon bagnato, maledizione, mi sentivo un'adolescente con gli ormoni a mille... scullai la testa per eliminare quella scena dalla mia mente, niente film mentali!.
Non riuscivo a dormire, chiudevo gli occhi, ma niente, quelle stupide farfalle nello stomaco dovevano essere elimitante; sentii la porta del bagno aprirsi, era Damon, ero sdraiata di fianco, accanto a me c'era una bottiglia di bourbon sul comodino, sentii Damon prenderla, aprii gli occhi, lui non vide che ero sveglia, aveva il petto nudo, era bellissimo, si avvicinó vicino ad una sedia, dove c'era la sua camicia, una parte di me non voleva che la indossasse, lui se la infiló prima in un braccio, poi in un altro, tenendo sempre la bottiglia di liquore in mano, lo osservavo curiosa, la camicia la rimase sbottonata, sembrava quasi che avesse sentito il mio desiderio, spostó un po la tenda per controllare fuori, la richiuse, aprì la bottiglia e versó il bourbon in un bicchiere sul tavolo, continuavo ad osservarlo ammaliata dal suo fascino, si sedette su una sedia e appoggió i piedi su un altra, aspettó prima di bere, guardava il bicchiere con aria pensierosa, lo bevve tutto in un fiato, guardó difronte a lui poi spostó il suo sguardo su di me, i suoi occhi color ghiaccio mi gelarono, il cuore non la smetteva più di battere, e la cosa più imbarazzante e che lui poteva sentirlo, poteva capire come mi sentivo, chiusi gli occhi e spostai un po la testa sul cuscino, sentivo che lui continuava ad osservarmi, aprii dinuovo gli occhi, lui posó il bicchiere sul tavolo, si alzó e lentamente si avvicinó a me, lentamente si sdraió accanto a me, senza distogliermi lo sguardo, aveva ancora il petto scoperto, avrei voluto toccarlo, baciarlo ma non potevo, lo osservavo innamorata "perchè non me l'hai detto?... quello che hai fatto per Rose?" Aspettavo con ansia la sua risposta, lui guardava in aria "non ti riguardava!" Aggrottai la fronte, ma poi capii e sorrisi "perchè non vuoi che gli altri vedano che ci sia del buono in te!" Lui aspettó prima di parlare "Se vedono il bene, si aspettano il bene..." lo guardai ancora turbata, lui si voltó verso di me, non riuscivamo a non guardarci negli occhi "io non voglio soddisfare le aspettative altrui!" Oh mio Dio! Ero eccitata! Mi giarai, guardai il soffitto, avevo il respiro pesante, insipiravo e espiravo lentamente, mi passai una mano sulla fornte, poi gettai il braccio fuori la comperta, ma accanto al mio c'era anche quello di Damon, lui lentamente mi prese la mano, e me la strinse con affetto, lo guardai, mi stava osservando, ora davvero non riuscivo a respirare "scusa!" Mi alzai dal letto e uscii dalla camera; perchè mi sono bloccata? Perchè mi comporto così con lui?, mi appogiai alla ringhiera del balconcino e guardavo il panorama, le montagne, il buio,mi sento sottopressione, innamorata, turbata... come se mi consumasse, quell'uomo mi prosciuga completamente, ma mi fa anche sentire viva, libera, ne potevo baciarlo ne dovevo, no! Stefan ieri mi aveva detto di provare qualcosa per me, se bacio suo fratello sarei una persona orribile e non me lo perdonerei mai; mi strinsi tra le spalle, Damon mi aveva subito seguita, era dietro di me, a pochi centimetri di distanza, non mi voltai "no!" Escamai, non ne ero convinta "perchè no?" Mi chiese, espirai profondamente, la mia mente diceva di andarmene, di fare l'indifferente, ma io seguii il mio cuore, feci un respiro profondo, mi voltai e a passo veloce corsi da lui, lo baciai, la sua lingua a contatto con la mia... lui mi strinse a se, mettendomi una mano dietro la schiena, avvicinandomi sempre di più a lui, io gli toccavo i capelli con una mano, mi baciava con una tale passione, ci fermammo per un secondo, per guardarci negli occhi e per prendere fiato, c'era tanta passione, poi continuammo, lui mi spinse conto il muro e continuava a baciarmi, sempre più forte, sempre più con amore, poi inizió a baciarmi dal collo in giu, toccandomi la gamba e il fondo schiena, alzai la testa, ansimando, la sua lingua calda che toccava la mia pelle... mhh! Ero così eccitata, mi mancava il respiro, mente lui mi baciava io lo spingevo leggermente con la testa, non volevo che smettesse; il mio mio cervello intato mi rimpoverava, mi accusava di essere una sgualdrina e comportarmi diversamente quando sono con lui, io lo snobbavo, seguivo il mio cuore che batteva all'impazzata, sentivo l'adrenalina attraversarmi tutto il copro, fremere ad ogni suo tocco, ad ogni suo bacio; "ehm... Andrea?!" Quell'atmosfera si spense, io andai sull'attenti, quella voce sembrava di Jeremy, e infatti, lasciai a malincuore Damon "siii?!" Dissi, lui ci guardava confuso "Rose ha scoperto dove si trova!" "Bene... bene, andiamo!" Damon ritornó in camera lasciandomi sola con Jeremy, il quale mi osservava con aria di rimprovero e di disprezzo, era giusto, lui l'aveva ucciso, era cattivo, ma sopratutto io non gli avevo detto cosa provavo per Damon, ma in realtà non l'avevo detto a nessuno; mi strinsi tra le spalle e abbassai lo guardo, Jeremy scese giu per le scale adirato e io lo seguii, sembrava un cane bastonato, entrammo in macchina ed aspettammo Damon in silenzio, quando lui entró Jeremy gli inizió a dire le indicazioni, dove doveva svoltare, ecc...
Arivammo in una casa dispersa nella forsta, era molto lucubre, un po mi ha spaventata, uscimmo tutti dall'auto "Jeremy, tu aspettaci qui!" Dissi, non volevo che gli accadesse qualcosa "perchè? Cosi vi potete sbaciucchiare un po?!" Lui rispose un po bruscamente "l'idea è allettante!" "Damon non cominciare!" Escamai "d'accordo... aspetta qui, sei minorenne!" Lui rimase ad aspettare in macchina e noi entrammo nella casa; era buio così presi il telefono e accesi la torcia, Damon entró per primo, io ero dietro di lui, mi sarebbe piaciuto stare più vicina a lui, così mi avrebbe potuto proteggere, la casa era cosi strana, cupa e piena "Mary è un'accomulatrice compulsiva?" "L'orrida Mary... è sempre stata strana!" Cercavamo di farci spazio in mezzo ai 'rifiuti', puntavo la torcia ovunque, in quella casa c'era di tutto e di più, a partire dalle statuette ai tappi di bottiglia "la conoscevi?" Lui si voltó e fece quell'espessione da pervertito con quel sorriso irresistibile "Damon!" Feci un sorriso e alzai gli occhi al cielo "che c'è?! Era stana, ma non brutta!" Ero gelosa? Si, più o meno, speravo solo che il bacio di prima gli fosse piaciuto. Salimmo le scale intasate a causa dei tanti scatoloni, appena salimmo c'era una porta, Damon senza esitare la aprì, feci luce all'interno, era una camera da letto, la torcia la spostavo da sinistra a destra e proprió il, sulla parete opposta a quella del letto c'era un cadavere di un vampiro disseccato, colpito sul cuore con una mazza di baseball, una mazza? Mi spaventai enormemente da quella scena "Damon..." dissi con voce tremante "... lei è Mary?" La luce si accese, ci voltammo, era Kol, lui si avvicinó a Damon e lo colpì con una mazza di ferro alle gambe, rompendogli il tendine destro "no, Kol, non fargli del male!" Dissi con voce tremante "Mi spiace tesoro, ma non posso!" E lo colpì ancora, questa volta sulla schiena, in modo tale da non farlo muovere "per favore!" Stavo tremando dalla paura e dallo spavento "avete visto il mio capolavoro?! Mary, aveva i capelli rossi come te, siete così affascinanti e particolari..." ma dove vuole apparare? "... Mary frequentava tanto noi originali... e stata con Elaija, era amica di Rebekah, la conoscevo molto bene, e anche Klaus..." non scopriremo mai da dove discendono Caroline, Damon e Stefan "....si, Klaus mi ha raccontato della vostra gita!" Cercai di uscire fuori dalla camera, di scappare, ma Kol mi fermó, me lo trovai dinanzi "dove vai dolcezza? Sei carina e mi dispiacerebbe farti del male!" Mi afferó entrambe le mani "non la toccare!" Damon si alzó velocemente, sfiló dalla mano dell'originale la mazza da baseball e lo colpì dietro la schiena facendo si che il paletto gli oltrepassasse le viscere; Kol mi guardó negli occhi prima di perdere i sensi e cadere a terra. "Tutto ok?" Chiesi preoccupata a Damon, mentre gli accarezzavo la guancia e guardavo la ferita "perchè sei qui?" Mi chiese con aria dura "cosa intendi?" "Perchè mi hai baciato prima? Non l'avresti mai fatto" "Damon, io... non lo so" "non so cosa provi per me o per Stefan?" Lo osservavo confusa "ci hai sentiti!" "Dimmelo!" Pretendeva una risposta "rispondimi, Andrea!" "non lo so!..." urlai "non lo so..." mi calmai, poi continuai, avevo il volto abbassato "io so che provo qualcosa per entrambi, ma non so..." "hai fatto questo viaggio per capire a chi tenevi di più!..." come ha fatto a capire tutto? Come faceva a conoscere i miei sentimenti? "Damon..." "... no, non posso aiutarti, devi capirlo da sola!" Scese giù dalle scale, feci un respiro, dopodicchè uscimmo da quella casa macabra e tornammo in auto "tutto bene?" Ci chiese Jeremy "tormiamo a casa!" Esclamai con una faccia da cane bastonato "avete scoperto la discendenza?" Damon non parló, non ci guardavamo in faccia "no, Jeremy... dobbiamo solo sperare!" Lui accennó con la testa, senza dire nulla. Nell'auto c'era una tale tensione che si tagliava con un coltello; non ero arrabbiata con Damon ne triste, ero sono confusa, ma sopratutto scioccata che lui capisse le mie intenzioni... il fatto è che quando sono con lui mi dimentico completamente di Stefan e quando sono con Stefan mi dimentico di Damon, e quando sono sola li penso entrambi, se ne scelgo uno sarebbe quella via troppo facile, ma anche quella del troto, io sarei felice insieme ad uno di loro, e l'altro? Cosa farebbe? Non me lo perdonerei mai, non farei mai soffrire uno di loro, proprió perchè a loro ci tengo così tanto che prefersco essere sola e infelice piuttosto che rovinargli la vita.
Il silenzio invase l'auto, si sentiva solo in rumore del veicolo che andava a sbattere contro qualche fosso; arrivammo fuori casa Gilbert "sei sicuro di voler dormire da solo?!..." Chiesi "... insomma Ric non c'è!" Speravo che mi chiedesse di fargli compagnia, non volevo tornare a casa Salvatore con i due vampiri "non preoccuparti! Ci sentiamo domani!" Esclamó e scese dall'auto, arrivato quasi vicino al portico si giró e mi salutó, feci lo stesso, dopoddicchè Damon riaccese l'auto e tornammo a casa. Quando entrammo Stefan ci aspettava difronte al camino con le braccia incrociate "hei!" Lo salutai "Klaus e Rebekah hanno preso l'ultimo paletto di quercia bianca!" "Quello di Ric?" Chiese Damon, abbassai lo sguardo, ero pensierosa "Ric come sta?" "Non ho più avuto notizie, è riaffiorata la parte malvagia!" "Oh no! Dobbiamo fermarlo" "no... lo faremo noi!" Disse Stefan "ma potrebbe uccidere Matt o Jeremy... è impazzito!" "Si, ma tu non devi intrometterti, ci pensiamo noi!" "Sono d'accordo!" Continuó Damon, mi voltai, lui mi stava osservando, per un attimo lo guardai, ma poi abbassai lo sguardo "vi aspetto qui" e i due ragazzi uscirono dalla porta.

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