Capitolo 5

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-quindi fammi capire bene: quando avresti intenzione di parlare con il capitano?- chiese Flynn ridacchiando insieme a Xander mentre Zoe guardava malissimo i due ragazzi al suo fianco.

-parlare di cosa?- fece la ragazza sedendosi al loro solito posto in mensa facendo finta di non capire le parole del ragazzo anche se le aveva comprese perfettamente.

-per uscire insieme. Orami lo sai anche tu Zoe che è una cosa abbastanza palese a tutta la squadra che vieni a guardare i nostri allenamenti non solo perché ti piace il rugby ma perché devi sbavare dietro Eliyah- le spiegò Flynn ridacchiando.

-se credete che sia io quella a fare la prima mossa vi sbagliate di grosso. Non rischio di fare una figura di merda ed essere rifiutata davanti a tutti. Se come dite voi è palese ed Eliyah se ne è accorto e prova qualcosa per me si farà avanti altrimenti no e io mi evito la figura di merda- spiegò con calma la ragazza che era sicurissima che sarebbe state rifiutata davanti tutta la squadra. Che già alcuni la prendevano in giro perché ormai si erano abituati alla sua presenza sugli spalti mentre si allenavano.

-non lo farà mai, non di sua sponte almeno visto che tutte le ragazze con cui è stato glielo hanno chiesto loro- le fece notare Xander sospirando.

-è fidanzato? Non ho mai visto la sua ragazza eppure le ragazze degli altri le ho viste tutte- chiese Flynn completamente sorpreso dal sapere che il loro capitano avesse una ragazza.

-no, adesso non è fidanzato. Si è lasciato due mesi fa, stava con il capo delle cheerleader- gli spiegò Zoe per poi guardare male in direzione del tavolo delle cheerleader.

-ah, allora cosa ti costa provarci con il capitano? Non è fidanzato e poi se non rischi rimarrai sempre a guardarlo da lontano- sussurrò Flynn stiracchiandosi leggermente. Si sentiva davvero stanco per i continui allenamenti ai quali il padre li sottoponeva continuamente per mettere in sesto la squadra visto che metà dei componenti dovevano ricominciare tutto. Era molto dura anche per loro che sapevano giocare visto che si ritrovavano a dover rimediare ai loro errori, tutti i loro errori.

-ti ho già detto che non voglio fare figure di merda quindi non continuare ad insistere. E poi ti ricordo che stasera tu vieni a casa mia- disse la bionda alzandosi dal tavolo con il vassoio in mano sotto lo sguardo attento dei due altri ragazzi ma anche confuso.

-no aspetta in che senso vengo a casa tua?- chiese Flynn non capendo a cosa si stesse riferendo la ragazza.

-mio padre ha deciso che fare una rimpatriata con tutti i suoi ex compagni di squadra del college fosse una buona idea e sei invitato anche tu visto che tuo padre e il mio erano nella stessa squadra- spiegò la ragazza palesemente scocciata dalla situazione che si era venuta a creare e che aveva scoperto solo quella mattina. Non era minimamente pronta a sembrare una bambolina e comportarsi da tale per tutta la serata. Quando era a casa da sola con i genitori doveva fingere di essere una bambolina solo a pranzo e a cena visto che a colazione e per il resto della giornata non incontrava mai nessuno, ma quelle feste erano quello che odiava di più al mondo.

-ah. Mio padre non mi ha detto niente- rispose Flynn leggermente terrorizzato da quello che sarebbe potuto succedere quella sera.

-lo avrà avvisato da poco per questo non lo sapevi. Io vado, devo prepararmi psicologicamente a questa sera- la ragazza in questo modo lasciò gli altri due da soli al tavolo della mensa.

-è vero che mi farai una foto di Zoe in versione bambolina?- chiese Xander a quello che ormai a tutti gli effetti era diventato suo amico visto che andavano molto d'accordo.

-se riesco a non farmi beccare da lei nel mentre si-

-sai, sei l'unico che l'ha vista in versione bambolina- gli disse ancora Xander per sperare di convincere il castano a fare forse anche più di una foto. La sua idea era quella di farle vedere a tutta la squadra che in realtà come anche lui non avevano mai visto Zoe in versione bambolina.

-già e la cosa potrebbe ritorcersi contro di me sai? Non voglio subire la sua ira, se solo tu non ti fossi messo a parlare con me il primo giorno Zoe avrebbe continuato ad ignorarmi come mi aveva promesso e io sinceramente non l'avrei nemmeno riconosciuta- gli fece notare Flynn mentre prendeva il suo telefono che aveva sentito vibrare segno che gli era arrivato un novo messaggio. Messaggio che in realtà era da parte del padre che come gli aveva detto poco prima Zoe lo stava avvisando della festa di quella sera a casa di Jordan Moner.

-il coach?- chiese curioso Xander e Flynn annuì sospirando. Non aveva per niente voglia di andare a quella festa ma a quanto pareva non poteva non andarci. -ricordati la foto comunque- borbottò Xander alzandosi e facendo cenno a Flynn di alzarsi visto che dovevano fare i loro allenamenti pomeridiani. I due ragazzi anche se parecchio stanchi e distrutti.

-...e poi me lo sono trovato davanti- stava dicendo nello spogliatoio il loro capitano a due degli altri componenti della squadra.

-e ti sei spaventato?- chiese ridendo come un pazzo Heat sotto lo sguardo di fuoco di Eliyah.

-ovviamente si! Era tutto buio e davanti avevo un coso verde fluo- Eliyah diede uno scappellotto al suo migliore amico per poi sospirare guardando i due ragazzi che erano appena entrati. -siete in ritardo-

-scusaci- disse Flynn sospirando e iniziando a cambiarsi proprio come Xander anche se entrambi erano curiosi di capire di cosa stesse parlando il capitando con i suoi due amici prima che loro entrassero nello spogliatoio.

-ragazzi volete un tacchino verde fluo?- chiese loro Heat ridacchiando dopo che Eliyah fu uscito per parlare con il coach.

-tacchino verde fluo?- chiese Xander confuso dalle parole del biondo.

-la madre di Eliyah sta organizzando un altro matrimonio con gli sposi strambi e adesso hanno la casa piena di tacchini verdi, quindi ne volete uno?- chiese ancora il biondo mentre Beau scuoteva la testa alle parole dell'amico, era sicuro che Eliyah non volesse far sapere certe cose ad alcuni componenti della loro squadra.

-perché invece di pensare a tacchini non pensiamo ad allenarci?- chiese invece Flynn uscendo dallo spogliatoio ed entrando in capo pronto a stancarsi il più possibile per non pensare all'orribile serata che avrebbe passato.

Tutta colpa dell'alcolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora