-ZOE SCENDI- urlò Jordan Moner dal piano di sotto e la bionda sbuffò alzandosi dal letto e prendendo il vestito azzurro che poco prima aveva buttato a terra per rimetterselo visto che appena arrivata a casa si era cambiata. Grazie a Flynn si era cambiata a casa del castano e non nei bagni sporchi della palestra dove aveva assistito alla partita. Riuscì a prepararsi al meglio in pochi secondi e con una calma glaciale, cercando di mantenere una postura dritta proprio come volevano i suoi genitori. A metà scalinata riuscì a intravedere i suoi genitori che sembravano leggermente a disagio e una terza persona che solo dopo un po' riuscì a riconoscere come Eliyah e fu fortunata a nascondere la sua espressione sorpresa visto che aveva gli occhi dei genitori su di se.
-volevate vedermi?- chiese Zoe ai genitori cercando una spiegazione a tutto quello che stava succedendo.
-tesoro, questo ragazzo dice che vorrebbe parlarti- gli disse Jordan che continuava a guardare storto -anche se non ho ancora capito chi sia.
-sono Eliyah Zulantis, capitano della squadra di rugby e...-
-mio compagno nel corso di francese avanzato! Ve l'ho detto che seguo un corso avanzato con compagni più grandi- lo interruppe Zoe.
-oh, capitano della squadra di rugby e anche intelligente, anche se pensavo fosse Flynn il capitano- disse Jordan confuso.
-papà Flynn è arrivato quest'anno al college come potrebbe essere il capitano?- disse Zoe a disagio, quella situazione non le piaceva.
-anche tu hai ragione, allora Eliyah cosa vuoi?- chiese ancora Jordan mentre Daysi osservava indagatrice il ragazzo visto che non le era passato per niente inosservato il suo cognome.
-è qui perché gli servono i miei appunti di francese- lo anticipò Zoe cercando di far capire al ragazzo che aveva difronte di reggerle il gioco -oggi hanno avuto la partita e non ha potuto seguire la lezione-
-vero, mi scuso per il disturbo- aggiunse Eliyah che si stava chiedendo se fosse stata una buona idea presentarsi in quel modo a casa della ragazza.
-oh allora bene, Zoe prendi gli appunti e portali al ragazzo-
-in realtà papà- iniziò la ragazza facendo finta di ricordarsi qualcosa -oggi hanno spiegato una cosa complicatissima e forse sarebbe meglio se la spiegassi ad Eliyah- il castano era andato da lei per una ragione e lei voleva sapere quale ma era sicura che non l'avrebbe detta con i suoi genitori davanti.
-e tu credi che io ti lasci da sola con un ragazzo in camera tua?- chiese Jordan assottigliando gli occhi.
-signor Moner non si preoccupi, sono fidanzato e fedele alla mia ragazza. Sono qui realmente solo per gli appunti di francese avanzato- disse Eliyah mettendo su la sua faccia da bravo ragazzo.
-va bene allora, ma se sento rumori strani entro in camera e tu potresti finire in guai seri- concesse Jordan mentre Eliyah annuiva leggermente spaventato e seguiva Zoe in camera sua.
Una volta in camera la ragazza chiuse la porta a chiave e guardò arrabbiata il ragazzo.
-che ci fai qui? E come hai avuto il mio indirizzo?-
-sei diversa quando parli con i tuoi- disse invece Eliyah confuso.
-per loro devo essere la principessa perfetta e immacolata. Non hai ancora risposto alle mie domande e ora devo anche cercare dei vogli da darti per far finta che siano i miei appunti di francese- borbottò la ragazza cercando qualcosa sulla sua scrivania.
-il tuo indirizzo l'ho chiesto a Flynn- rispose sinceramente Eliyah -e sono qui perché voglio parlarti-
-con Flynn ci parlerò io dopo- ringhiò la ragazza che non sapeva nemmeno come stava riuscendo a mantenere la calma con il ragazzo che le piaceva a pochi passi da lei. -cosa volevi dirmi?-
-posso dire sinceramente che ti preferisco da mascotte della squadra e non da principessa?- Eliyah notando lo sguardo della ragazza si affretto ad aggiungere -non che tu non sia bella anche così ma in questo modo sembri troppo perfetta ecco-
-e non sono io- aggiunse Zoe sospirando -davvero Eliyah cosa volevi dirmi? Mio padre di stancherà e verrà a controllarci a breve lo conosco molto bene-
-mi piaci- allo sguardo sconvolto di Zoe continuò -so che ti piaccio e non ho mai avuto il coraggio di dirtelo prima perché temevo che la tua potesse essere solo una strategia per farti notare da me ma ora sono più che sicuro che non sia così-
-ah- riuscì a dire Zoe mordendosi il labbro inferiore non riuscendo minimamente a credere a quello che aveva appena sentito.
-solo ah?-
-be' Eliyah non capita tutti i giorni di sentire il ragazzo che ti piace e che credevi ti ignorasse completamente dirti che gli piaci anche tu- sussurrò Zoe non riuscendoci ancora a credere. E pensare che il giorno dopo voleva andare a dichiararsi proprio a quel ragazzo -e poi scusa in che modo tutto quello che facevo poteva essere una strategia?-
-lascia perdere, ho imparato da mia madre a farmi film mentali senza senso. Posso baciarti?-
-e la tua ragazza?- chiese Zoe incrociando le braccia al petto.
-tuo padre non mi avrebbe mai fatto salire in camera tua se non avessi detto di avere una ragazza. Ora posso baciarti?-
-e lo chiedi anche?- nemmeno il tempo di dire ciò che Zoe si trovò con le labbra morbide di Eliyah sulle sue e quasi si sciolse. Quello era mille volte meglio di quanto si era immagina ed era tutto reale e non una delle sue fantasie. Eliyah aveva addirittura chiesto a Flynn il suo indirizzo per poterle parlare quella sera stessa. Zoe mise le braccia intorno al collo del castano giocando poi anche con i suoi lunghi capelli mentre il bacio si faceva più profondo. Bacio che però fu interrotto dal bussare alla porta.
-ragazzi siete li da troppo tempo- disse la voce profonda di Jordan e i due si staccarono controvoglia.
-domani mattina usciamo okay?- le chiese Eliyah e Zoe annuì mentre prendeva un quaderno a caso e lo passava al ragazzo per far finta di avergli realmente dato gli appunti e apriva la porta della sua camera.
-grazie mille ancora per gli appunti Zoe e anche per la spiegazione. Grazie anche a lei signor Moner- aggiunse il ragazzo con un sorriso scendendo le scale e uscendo da quella villa.
STAI LEGGENDO
Tutta colpa dell'alcol
RandomMikaela è una wedding planner affermata e conosciuta in tutta la città. Dante è un ex giocatore di Rugby professionista e adesso coach. Cos'hanno in comune? Hanno frequentato lo stesso college e una sera si sono fatti prendere troppo dall'alcol fine...