Capitolo 17

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-che hai?- Xander avvicinò il suo migliore amico durante un pausa dal riscaldamento guardandolo preoccupato.

-in che senso?- gli chiese Flynn finendo la sua borraccia prima di asciugarsi il sudore.

-sei strano, da quattro giorni più o meno- gli disse Xander scrutandolo attentamente, sembrava come se si fosse improvvisamente spento.

-io non vedo niente di strano- disse Flynn con un'alzata di spalle.

-e sei anche distratto- continuò Xander sospirando -fai errori basilari e anche tuo padre sembra essersene accorto per non parlare del capitano che tu scruta con aria truce da un po'. Che hai? Sono il tuo migliore amico puoi parlarmi- gli disse ancora Xander incrociando le braccia al petto sperando di cavare qualcosa dalle labbra del castano ma senza successo visto che Flynn sembrava poco intenzionato a parlare con lui di quello che stava succedendo. -ti prego! Posso aiutarti! Hai litigato con qualcuno della squadra? O peggio con il coach?-

-no, davvero non è niente forse solo stanchezza- sviò il discorso Flynn lanciando una veloce occhiata a Heart che aveva preso a rincorrere Richard con intenti omicidi per tutto il campo. Quello sguardo non passò inosservato a Xander.

-è successo qualcosa con Heat?-

-cosa? No- disse con voce stridula il castano tradendosi da solo.

-cosa cazzo ti ha fatto?- Xander sembrava una furia omicida in quel momento e Flynn quasi si spaventò.

-ti prometto che ti dico tutto ma non adesso!- lo bloccò Flynn cercando di far capire al moro che non era il momento adatto di parlare. Xander non sembrava per niente convinto della cosa ma decise di ascoltare l'amico e fecero entrami per ritornare sul campo e riprendere l'allenamento quando un pallone finì dritto in faccia a Flynn facendolo barcollare all'indietro e solo grazie ai rifessi pronti di Xander che lo sorresse il castano non finì con il sedere a terra.

-scusa!- urlò Richard dall'altro lato del campo che a quel punto aveva palesemente lanciato il pallone.

-come stai?- chiese prontamente Eliyah avvicinandosi ai due e notando che il naso del gemello aveva preso a sanguinare copiosamente. -maledizione-

-sto bene- sussurrò Flynn con la voce impastata dal sangue.

-no che non stai bene! Vai in infermeria e vedi di farti bloccare il sanguinamento, Xander va con lui- disse Eliyah tremendamente preoccupato.

-è solo un po' di sangue- protestò Flynn ma all'occhiataccia che gli lanciarono il gemello e poi il padre decise di fare quello che gli era stato detto.

-allora cos'è successo?- chiese Xander una volta soli in infermeria e con il naso di Flynn tappato con del cotone per impedire il sanguinamento.

-ti ricordi quando ho dimenticato la felpa l'altro giorno?- chiese Flynn e Xander annuì -ci siamo incontrati e mi accompagnato e abbiamo finito per scopare- rivelò il castano sospirando -il giorno dopo mi ha completamente ignorato e continua a farlo-

-cazzo- disse Xander dando una testata per il nervoso alla parete.

-che c'è?- chiese confuso Flynn.

-c'è che dovevo avvertiti prima sul passatempo preferito di Heat- ringhiò Xander. -si lavora uno, se lo porta a letto e poi passa al prossimo-

-ah- disse Flynn che forse iniziava a sentirsi ancora peggio per essersi illuso quella maledetta sera -quindi sono solo una delle sue mille prede, fantastico-

-mi dispiace-

-e di cosa? Non lo puoi cambiare, sono io lo stupido qui. Dovevo capirlo che non era una cosa buona permettergli di scoparmi-

-so che è dura ma devi cercare di andare avanti- gli disse Xander davvero preoccupato per Flynn. Non lo aveva mai visto in quello stato segno che molto probabilmente ci teneva davvero tanto ad Heat.

-si, ora capisco perché anche se ti piace Beau non ci provi con lui. Manderebbe in tilt la squadra come è successo adesso a me-

-in parte si. E comunque l'unico in tilt eri tu per fortuna di tutti e adesso ti aiuto a non pensare a quello stronzo okay?- Flynn annuì alle parole di Xander chiudendo per un attimo gli occhi.

-grazie Xander e scusa se sono un disastro-

-non lo sei Flynn, sei solamente innamorato di uno stronzo insensibile. Al cuore purtroppo non si comanda- Xander gli sorrise ancora felice che alla fine Flynn si fosse confidato con lui e lasciò il ragazzo da solo ritornando all'allenamento anche per poter riferire come stava il naso.

-allora?- chiese Eliyah quando lo vide arrivare.

-niente di rotto. È uscito sangue solo per la botta, si riposa per oggi e domani è come nuovo- rispose Xander riprendendo posto in campo.

-meglio così. La prossima volta niente lanci a caso chiaro?- chiese il capitano a Richard che annuì spaventato dalla sua reazione -e niente inseguimenti pericolosi- continuò guardando male Heat che annuì a sua volta. -bene riprendiamo l'allenamento-

Xander si avvicinò tanto a Xander, visto che le loro posizioni in campo erano vicine, e gli sussurrò all'orecchio:

-so tutto e se ti azzardi nuovamente a fargli del male ti giuro che non avrai vita facile in campo-

Heat si girò di scatto verso il moro con gli occhi sgranati e guardò negli occhi Xander quasi a sfidarlo di fare qualcosa ma sapeva perfettamente di essere lui quello in torto.

Si sentiva davvero in colpa per il colpo che il castano si era preso visto che Richard aveva lanciato quel pallone per colpire lui e non Flynn visto che lo stava inseguendo. Ma non solo. Aveva avuto un'intuizione che potesse essere lui la causa delle continue distrazioni di Flynn in campo in quei giorni ma aveva segretamente sperato di essersi semplicemente sbagliato.

Dopo quello che era successo si era reso conto che la sua cotta per Flynn era anche peggio di quanto si fosse immaginato e non riusciva a stare vicino al ragazzo senza avere voglia di saltargli addosso e fare di nuovo sesso. Solo per quello non aveva parlato al ragazzo di quello che era successo nello spogliatoio ignorandolo completamente. Ma aveva fatto una cazzata e la minaccia di Xander era una prova evidente di quanto avesse ferito Flynn.

Tutta colpa dell'alcolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora