CAPITOLO 17

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Quella sera mia madre aveva inondato la tavola di cibo, chi più ne ha, più ne metta. Era tanto felice ed entusiasta, un sorriso contagioso.
Quando sono venuti a saperlo mio padre e Courtney, anche loro cominciarono a saltare di gioia. Era il sogno di mio padre mandarmi al college e non ci poteva credere che finalmente fosse arrivato quel momento.

Io non vedevo l'ora di dirlo a Thomas e Jude così mia madre, invitò anche loro due a cena. Tentennando, mi chiese anche di Joanna. Io risposi semplicemente di no con la testa.

Bussarono alla porta e corsi ad aprire. Appena aprì Jude mi saltò addosso cacciando un urlo.

"sono troppo felice" urlò, io risi.

"complimenti amico mio" mi abbracciò anche lui. Entrarono in casa, Jude corse subito in cucina da mia madre mentre io e Thomas ci sedemmo in salotto con mio padre.

"c'è una bella scelta da fare eh" disse mio padre "Boston o Emerson University?"

"Boston eh" si girò a scrutarmi Thomas. Sapeva di Joanna. Io abbozzai un sorriso nervoso e lui mi capì al volo.

Quando feci domanda ero preso dall'entusiasmo del momento, ero talmente felice con Joanna che volevo trovare un modo per far funzionare sul serio questa storia. Fatto sta che era un'ottima università e certamente non era da escludere il fatto che io ci potessi andare. A prescindere da Joanna.

"è pronto" urlò mia madre. Jude la aiutò a portare tutto in tavola. Loro due avevano un bellissimo rapporto, parlavano tanto e quando da piccola veniva a casa mia passava più tempo con mia madre che con me. Crescendo le cose non sono cambiate molto.

"allora, c'è tutto a base di pesce ma ho fatto anche il pollo e la salsiccia per Thomas che so che non lo mangia"

"oh ma non dovevi" ringrazia imbarazzato Tom. Anche lui conosceva bene mia madre ma è sempre stato un tipo timido.

"è il minimo tesoro".

La serata proseguì più che bene. Conversammo un sacco, anche mio padre parlò tantissimo. Gli interessavano questi argomenti, quando si parlava di piani per il futuro era il primo in lista.

È stata una serata perfetta, essere circondati dalle persone che ami e che ti amano è una delle sensazioni più belle del mondo. Di certo però, non avevo dimenticato del tutto i problemi. Quando veniva nominata Boston, la mia mente andava automaticamente a Joanna ed ero sicuro che finché non ne avrei parlato con lei non sarei mai stato tranquillo di fare la scelta giusta.

Dopo cena aiutammo a lavare i piatti e a risistemare la cucina. Ormai erano mezzanotte passate, Courtney nel frattempo si era addormentata sul divano.

Accompagnai Jude e Thomas fuori.

"andiamo in spiaggia domani?" domandai,

"sì perché no" rispose Tom.

"Ci sto anche io." Continuò "parlaci Adam"

"cosa?" dissi non capendo,

"parlaci Adam. Aver sbagliato non significa non poter ricominciare. Lei ti ama e anche tu la ami." Afferrai ciò che intendeva dirmi e capì che forse aveva ragione.

Quella notte non riuscì a dormire, pensavo insistentemente a Joanna. Mi frullavano in testa mille domande. E se fosse già partita? E se non l'avrei più vista? Saremmo rimasti in sospeso per sempre. E poi pensavo anche alla Boston University, credevo che sarebbe stato giusto parlargliene.

Mi alzai velocemente dal letto, erano le due e mezzo di notte, indossai la prima cosa che trovai e mi misi in auto. Ero fermo davanti a casa, non sapevo se stavo facendo la cosa giusta, in più di notte. Non volevo di certo spaventarla.
Intento a tornarmene indietro, rimisi in moto ma rimasi fermo.

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