CAPITOLO 18

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Erano passati cinque giorni, ancora non avevo chiaro cosa volessi davvero. Ogni giorno, dopo essere uscito di casa, passavo da casa di Joanna. Mi fermavo con l'auto un isolato più avanti per vedere se fosse ancora lì. Poi una mattina trovai tutte le tapparelle chiuse e nessuna luce accesa, così intuì.

Ero abbastanza scosso e amareggiato però non potevo certamente tenerla rinchiusa in quella casa fin quando non mi sarei deciso. Era giusto che partisse.
A volte mi sentivo un idiota per averla lasciata andare e magari lo ero davvero.

Jude era entusiasta della festa di questa sera. Era l'ultima festa d'estate. Infatti Jason Duell la dava proprio in onore della fine dell'estate. Questa volta però l'aveva organizzata a casa sua, che per quanto fosse una bella location, mi sembrava più giusto farla in spiaggia come rito.

Quella mattina ero andato in barca con Jude, era tanto che non ci andavamo insieme noi due. Parlando di quella sera uscì il discorso della rottura con Jason e iniziò a raccontarmi come erano andate le cose tra loro due.

"siamo usciti quattro volte e devo dire che le cose stavano andando bene poi non so, non mi ha più contattata all'improvviso. Dopo qualche giorno lo chiamai io e mi rispose una ragazza con la voce più insopportabile del mondo"

"non ci posso credere"

"neanche io. Devo dire di non esserci rimasta proprio male però. Solo quando mi ha risposto la ragazza."

"ma sei sicura che non era sua madre o sua sorella oppure qualche altra parente?" risi.

"no, sono sicura." Mi fece la linguaccia.

"scusami ma adesso Jason è impegnato e non può risponderti ihihih" scimmiottò la voce di quella e io mi crepai dalle risate.

"c'era il sottofondo dell'acqua che scorreva in doccia e non aggiungo altro".

"mi dispiace Jude" le dissi sincero ancora divertito.

"no ma che, ci frequentavamo da poco e avevo messo in conto quanto fosse stupido."

Poi prima che riprendesse a parlare calò un momento di silenzio.

"sai, oggi mi ha chiamata Taylor" alla sua affermazione alzai lo sguardo.

"ti ha detto qualcosa su Joanna?".

"mi ha detto solo che prima di tornare a casa, è passata da lei. Le ha raccontato cosa vi siete detti l'ultima volta e poi è scoppiata a piangere."

"non ero io quello già fidanzato" mi misi sulla difensiva pensando che la causa del suo pianto fossi io.

"tornerà con Rick?" alzai gli occhi al cielo quando pronunciai il suo nome.

"assolutamente no, non vuole neanche rivederlo per parlargli." Continuò "cos'è che ti frena?"

"cosa mi frena? Mi sento tradito dal suo comportamento. Ci dicevamo qualsiasi cosa, ha tralasciato quella più importante però."

"ascolta, all'inizio manco mi piaceva Joanna quindi se ti dico una cosa la dico con tutta la sincerità del mondo perché ci tengo a te." Disse con convinzione. "lei ti ama e anche tu ami lei, non mandare tutto all'aria per uno stupido errore, lei ti ha perdonato quando hai sbagliato."

"oh ti prego non parlare anche tu di errori"

"ne parlo perché questo è il punto, è la verità. Sei stato disposto ad iscriverti alla sua università per stare con lei e non sei disposto a perdonare questa sciocchezza?"

"sciocchezza?" mi alterai,

"si sciocchezza. Aveva un fidanzato che non vedeva da più di un mese e aveva intenzione di lasciarlo per te, non ci ha mai parlato e pensato nel tempo che ha passato con te. Tu sei andato a letto con Jessica, vorrei ricordarti."

"non ritorniamo sempre sullo stesso argomento. Non stavamo neanche insieme in quel momento"

"fa' come vuoi. Non voglio farti arrabbiare però non rovinare tutto per orgoglio". Annuì senza rispondere.

Non mi sarei voluto innervosire con Jude, ma non riuscivo a credere che, per tutti, quello che aveva fatto era insignificante mentre per me era importante, perché si trattava di fiducia e lei mi aveva mentito.

Continuammo il nostro giro in barca e per un po' nessuno dei due parlò. Quando però ci fermammo per fare il bagno, si avvicino e mi scompigliò i capelli con la mano.

"dai non tenermi il broncio, gli amici sono fatti per dirti come la pensano".

Non ero arrabbiato con lei e per farglielo capire, la presi in braccio e la scaraventai in acqua facendole fare un enorme tuffo.

"mi hai presa alla sprovvista, ma sei impazzito". La raggiunsi in acqua per farmi una bella nuotata.

Sott'acqua pensai a quanto mi mancherà tutto questo e a volte pensavo cosa sarebbe successo se non avessi conosciuto Joanna, se non mi avesse aiutato a capire cosa volevo veramente e se fossi rimasto convinto di rimanere nella mia bella e amata Winthrop.  

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