«Ci parlo io.»
«Non provarci, faccio io.»
«No! Le hai parlato tu l'altro giorno.»
«E chissene?!»
Erano ormai cinque minuti che Hinata e Yachi andavano avanti litigando su chi avrebbe dovuto parlare alla madre di Akaashi, una donna che i due definirebbero... Simpatica.
Kenma sbuffò e, dopo essersi alzato dal muretto a cui era appoggiato, suonò il campanello aspettando una risposta.
«Sì?» Una voce femminile comparve dall'altra parte del citofono.
Kenma prese un respiro, pentendosi di essere stato quello a suonare, per poi dire: «Salve signora, siamo gli amici di Keiji... Siamo venuti a trovarlo.»
«Oh, certo! Fortuna che siete venuti voi. Vi apro subito.» E un click decretò l'apertura del cancello. Hinata percorse a grandi falcate la piccola distanza che separava lui e la porta d'ingresso.
Sulla soglia stava la madre di Akaashi: una donna bellissima, non c'è che dire. Spaventosamente simile al figlio, portava i capelli poco sotto le spalle magre. Aveva gli occhi più scuri rispetto a quelli del figlio e le labbra di un colore rossiccio.
«Salve signora, è un piacere rivederla, come sempre,» salutò Hinata, stringendole la mano.
«Ciao anche a te, Hinata.»
«Che bello rivederla! Ogni giorno che passa sembra sempre più giovane e bella.» Fu il turno di Yachi, che, in quanto donna, poteva spaziarsi più liberamente rispetto al rosso di fianco a lei, il quale le aveva appena lanciato un'occhiataccia, senza risultare indiscreta.
«Yachi, cara, sei troppo gentile,» rispose a sua volta, sorridendo leggermente.
Kenma e Yamaguchi le riservarono un cortese salve, per poi essere tutti accomodati in salotto.
«Desiderate qualcosa?» chiese cortesemente la donna, sorseggiando un bicchiere d'acqua.
«No, grazie,» rispose Yamaguchi, «siamo venuti qui perchè Keiji non è venuto a scuola e non ha risposto ai nostri messaggi.»
La donna sospirò e si sedette su una sedia, facendo cenno agli ospiti di accomodarsi sul divano.
«Non so cos'abbia, ma è estremamente di cattivo umore. Ieri sera ha iniziato a camminare nervosamente per camera, sussurrando no a ripetizione... Avevo paura avrebbe avuto una crisi di nervi. Poi è semplicemente diventato triste ed è a malapena uscito dalla sua stanza.» La donna fece una pausa. «Voi ragazzi avete idea di cosa gli possa essere successo?»
A Kenma venne l'idea potesse riguardare il ragazzo con cui si stava scrivendo, ma evitò di dirlo in quanto non ne era sicuro e non sapeva nemmeno se Akaashi ne avesse parlato con la madre. Si limitò quindi a scuotere la testa.
La donna sospirò e disse: «Va bene. Andate pure.»
Si alzarono quasi in contemporanea e si diressero al piano superiore, dove stava la camera di Keiji. Non ebbero problemi a orientarsi: non era la prima volta che venivano lì, nè la seconda o la terza. Bussarono leggermente. Si udì un mugugno di assenso e aprirono la porta entrando nella stanza buia.
Sul letto, appallottolato, stava Akaashi che vedendoli si sedette.
«Ragazzi, che fate qui?» chiese piano, sbattendo le palpebre.
«Siamo venuti a trovarti: non rispondi alle chiamate e non sei venuto a scuola... Ci stavamo preoccupando,» mormorò Yamaguchi, sedendosi sul letto. Kenma si sedette per terra vicino a loro con a fianco Yachi e, seduto però su una sedia, Hinata.
«È successa una cosa...» disse in un soffio.
«Cosa?» chiese curioso Hinata.
Akaashi sospirò, prendendo in mano il cellulare e sbloccandolo.
«Leggi ad alta voce,» ordinò, prima di dare il dispositivo al rosso.
Shōyō iniziò a scorrere vari messaggi di una chat, per poi aprire gli occhi all'improvviso.
«Non ci credo.»
Akaashi si nascose il viso tra le mani, aspettando che Hinata iniziasse a leggere.
«Hey, hey, hey! Come va??
Hey, tutto bene. Tu? Che fai?
Niente, sono appena tornato a casa dopo un frappè tra amici :D. Considerando il mal di pancia, non penso sia stata una grande idea prenderlo doppio però :((
Se sai che reggi poco dovresti evitare, mi dispiacerebbe se tu stessi male
Che carino che sei a preoccuparti ♡
Ma no
Comunque volevo scriverti anche ioOh, davvero?? Che succede?
Oddio, come lo dico haha
Che ne dici se ci presentassimo, finalmente?Ohh, interessato???
...
Ritiro tuttoNo, no! Anche io voglio!! Vorrei uscire con te dal vivo :D
Mi fa piacere
Mhh, bene!
In tal caso
Mi presento hehe
Mi chiamo Bokuto Kōtarō hehe
Hey
Tutto bene?
È passato un po'
Che c'è, il mio nome è così bello che ti ha fatto svenire ;))?
Forse ti è morto il cellulare ???
Quando puoi scrivimi
Poi mi dic-»«Fermati. Basta così,» mormorò Akaashi, affondando la testa nel cuscino. Sentì gli sguardi stupiti su di sè.
«NON CI CREDO,» esclamò troppo forte Yachi, coprendosi la bocca drammaticamente.
«Ma non puoi lasciarlo così! Sarà anche uno stronzo, ma così è proprio crudele! Digli solo che non sei interessato!» esclamò Hinata mettendosi le mani sui fianchi a mo' di mamma.
In risposta il moro spinse il cuscino più vicino alla faccia e cacciò un urlo soffocato.
«Hey Shōyō, posso vedere una cosa?» chiese Kenma, allungando la mano per farsi dare il cellulare.
«Certo, prendi.»
Kenma scrisse velocemente qualcosa, per poi esclamare: «Bene, gli ho appena scritto.»

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LoveGame
FanfictionAmericanSchool!AU ↳ kuroken-centric ♡ ♡ ♡ «Ragazzi,» richiamò l'attenzione Hinata, cambiando totalmente discorso (come al solito), «ma secondo voi perchè non siamo tipo super popolari? Voglio dire, mica siamo male.» Akaashi sospirò: «Questa è semp...