«Kozume, potrei parlarti in privato dopo lezione?» chiese il prof appena il biondo mise piede in classe. Il ragazzo annuì confuso e si sedette.
"Ugh, scienze è e rimarrà la peggiore," pensò il ragazzo, cercando una posizione abbastanza comoda da permettergli di passare quell'ora infernale,"Chissà che vuole questo"
Quando la campanella suonò, Kenma si stiracchiò e, alzandosi velocemente, raggiunse il professore che gli fece cenno di seguirlo fuori dall'aula. Il ragazzo seguì le istruzioni e, una volta fuori, il vecchio dalla pesante montatura di occhiali iniziò a parlare.
«Kozume, sei un ottimo studente. I tuoi voti lo dimostrano, tutti con una media superiore al novanta... Tranne scienze,» spiegò. Kenma assunse un'espressione infastidita: ma dove voleva andare a parare? Al biondo scienze non riusciva, fine della storia. Si accontentava allegramente di un settanta, nonostante ciò abbassasse notevolmente la media dei voti.
Non è che Kenma fosse un grande amante della scuola: non passava troppo tempo sui libri, ma era dotato di una forte memoria allenata a logica (totalmente non grazie ai videogiochi) impiegata nello studio quanto necessario purchè sua madre gli concedesse la sua libertà. Tuttavia c'era qualcosa in scienze, specialmente chimica, che proprio non capiva, come se il suo cervello avesse deciso di eliminare da solo tutti i salvataggi che continuava a fare.
«Ne sono cosciente,» affermò solo il biondo, iniziando a pensare che l'uomo cercasse, inutilmente, di spronarlo a impegnarsi di più.
«Ciò mi fa piacere, ma vedi... Voglio darti una mano. Per questo ho chiesto a uno dei miei studenti più bravi di farti da tutor. Se ti impegnerai, prometto di chiudere un occhio.»
Uno sconosciuto a casa sua? Grande! O lui a casa di uno sconosciuto? Pure meglio! C'era qualcosa di peggio? Sì, ma questo il biondo ancora non lo sapeva né poteva immaginarlo.
«Senti Kozume, capisco essere portati o no, ma quello che ti sto chiedendo è di tentare: sono sicuro che non potrà nuocere a nessuno. In ogni caso, mi sentirei molto deluso se rinunciassi a questa opportunità.»
Kenma sbuffò impercettibilmente: «E così sia.»
Il professore battè le mani soddisfatto, per poi illuminarsi e esclamare: «Ma guarda! Eccolo lì il tuo tutor!»
Il biondo si girò annoiato, ma la sorpresa lo colse impreparato. A salutarlo muovendo la mano, con un ghigno sulle labbra, stava una faccia familiare.
«Kuroo Tetsurō,» lo presentò, «è uno dei miei migliori studenti, su tutta la linea. Sono sicuro che insieme farete un gran lavoro.»
«Bene, bene. Guarda chi si rivede,» disse Kuroo appena il prof si allontanò, incrociando le braccia. Sul suo viso era dipinto uno sguardo di sfida e un leggero sorrisetto.
«Già,» rispose Kenma a bassa voce, con un sospiro. Analizzò la situazione: le probabilità che fosse una coincidenza erano... basse. Parecchio basse. Che volesse infiltrarsi in casa sua per portare a recuperare il video? Altrettanto improbabile a meno che non fosse un totale idiota... Be', forse un po' lo era. Non è che fosse importante.
«A casa tua o a casa mia?» chiese Kuroo, riprendendo il biondo dai suoi pensieri.
«Cosa?»
«La prima sessione di tutoring,» specificò, ridacchiando leggermente.
«Tu vuoi davvero farlo?» domandò l'altro, temendo la risposta. Sperava che rifiutasse tutto, affermando che il professore fosse un po' fuori.
«Be', certo. Non l'hai sentito? Non vorrai mica si senta deluso? Sarebbe uno svantaggio per te,» lo punzecchiò un po' il moro.

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LoveGame
Fiksi PenggemarAmericanSchool!AU ↳ kuroken-centric ♡ ♡ ♡ «Ragazzi,» richiamò l'attenzione Hinata, cambiando totalmente discorso (come al solito), «ma secondo voi perchè non siamo tipo super popolari? Voglio dire, mica siamo male.» Akaashi sospirò: «Questa è semp...