Era una mattina come le altre, mi alzai per andare a scuola e mi preparai.
Quella mattina avevo due ore di motoria, un ora di matematica ,un ora di latino e una di fisica.
Le prime due ore passarono velocemente avendo anche la ricreazione in mezzo, ero molto assonnata così quando arrivai in classe per l'ora di matematica non feci molto caso al fatto che dovesse arrivarci un nuovo professore, mi sedetti al mio banco,in fondo alla classe accanto al termosifone, entrò il professore e nonostante mi alzai non guardai chi fosse perché stavo osservando delle storie di Instagram con il cellulare nascosto dietro all'astuccio, vidi la storia di una mia vecchia crush a cui mi ero dichiarata appena qualche mese prima ma avendo una notevole differenza di età lui mi aveva rifiutato. In questa storia si vedeva una cattedra e la scritta "si ritorna su i banchi di scuola, solo che adesso sono una cattedra"
Il professore fece cenno di sederci a quanto pare visto che i miei compagni si sedettero.
-Buongiorno ragazzi, sono il vostro nuovo professore di matematica Francesco Marcato-sentendo quel nome alzai la testa e guardai una mia amica che aveva capito, riabbassai subito la testa così che lui non potesse riconoscermi
-ho qualche anno in più di voi ma praticamente sono un vostro coetaneo, sono uscito dall'università due mesi fa circa ed eccomi qua, ora facciamo l'appello e ditemi anche qualcosa su di voi- disse e inizio a leggere i nomi dell'appello, restai abbastanza impassibile fino a quando la mia compagna di banco mi diede un colpetto per farmi capire che erano al nome prima del mio.
-Franceschi Ale...-balbetto il professore, vedendo che aveva capito e che era in imbarazzo presi coraggio a parlare.
-si, Alessia. Lo so è un brutto nome ma non ci posso fare niente , faccio pattinaggio e scout, mi piace suonare il pianoforte e basta,sono abbastanza noiosa- dissi facendogli un occhiolino alla parola "scout",ci eravamo conosciuti proprio grazie a questo. Dopo quell'occhiolino mi resi conto che distolse lo sguardo. Finito di parlare riabbassai la testa.
Continuò con l'appello e poi iniziò a farci delle domande in generale per capire a che punto eravamo.
Suonò la campanella della seconda ricreazione e mentre tutti uscivano io restavo lì in piedi.
-Alessi,vieni?- disse Sara.
-Tra poco,devo fare una domanda prima su una roba di matematica - dissi.
-Si si,come no.Ti aspettiamo fuori- disse uscendo con Valeria un altra nostra amica.
-Ciao Francesco-dissi imbarazzata avvicinandomi a lui.
-Ciao Alessia- disse lui,colsi anche il suo imbarazzo.
-Tutto bene?-chiesi.
-si,si,tu?-rispose.
-si dai, Madonna che imbarazzo-.
-si,un sacco.-
-Scusa-dissi.
-per cosa?-chiese.
-per tutto, è colpa mia,non dovevo dichiararmi qualche mese fa,non avremmo avuto quest'imbarazzo-dissi guardandomi i piedi.
-ma non devi scusarti, non è colpa tua,cavolo-disse.
-si che lo è-ribattei.
-no. Ora non torniamoci più su. Preferisci che mi faccia cambiare di classe?-chiese.
-ma no tranquillo, se resti qui almeno avrai una persona che ti può dire se stai facendo bene-sorrisi.
-magari,grazie.-disse.
-allora dai ti terrò informato,ciao-dissi andando fuori.
-ciao,comunque sei solo troppo piccola-disse mentre stavo uscendo e quindi non ci feci troppo caso subito ma dopo ci ripensai.
Andai fuori facendo finta di niente.
-Raga ma il nuovo prof di mate?Che ne pensate?-chiesi.
-Ci sta e poi è figo-disse Valeria guardandomi e facendo l'occhiolino.
-Ah no cara, lo ho già adocchiato io.-dissi.
-A quanto pare anche lui ti ha adocchiato- mi disse un'altra mia compagna.
-ma ti pare-dissi disinvolta.
-è vero, continuava a guardarti-disse mentre io facevo cenno di no.
Tornammo in classe e finimmo tutte le altre lezioni.
Sali sul bus e mi tornarono in mente le parole di Francesco. Decisi di scrivergli su Instagram.
Tu:"Ehi,hai fatto colpo su i miei compagni..."
"Solo su di loro?"
Tu:"perché su chi altro avresti dovuto"
"Su di te?"
Tu:"hahaha,lo sai che lo avevi già fatto"
"Scherzavo,altro?"
Tu:" cosa intendevi con "sei solo troppo piccola"?"
"Non saprei, non dovevi sentirlo"
Tu:"perché?"
"Perché era più un promemoria per me"
Tu:"non ne capisco il motivo,spiegati per favore"
"Perché sei più piccola di me e sono il tuo professore"
Tu:"non capisco ancora il tuo ragionamento ma va bene"
"Comunque Alessia, non sei noiosa e poi hai un nome stupendo"
Tu:"Grazie?"
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Io ed il professore di matematica
Roman d'amour"Alla fine volevo solo te, non mi interessava dei giudizi degli altri,mi bastava guardarti dentro per rivedere me. Nonostante le tue insicurezze,la differenza di età e il mio ruolo nella tua vita,ti amavo" Questa è una storia senza momenti vuoti, co...