Al mio risveglio Francesco dormiva ancora e cercai di non disturbarlo e mi riaddormentai distesa su di lui.
Dopo qualche ora rieccoci svegli entrambi.
-Buongiorno-disse.
-Giorno-dissi.
-Dormito bene?-chiese.
-bhe sai com'è ho un ago in un braccio quindi neanche tanto,tu?-dissi.
-Probabilmente meglio di te a sto punto-disse.
-Che programmi hai per la giornata?-chiesi.
-oggi è sabato quindi in realtà non ho niente di che se non una cena sta sera ma vedo se darli buca-disse.
-perché dovresti?-chiesi.
-per rimanere con te-disse.
-Ma non serve, sta sera tecnicamente dovrebbero farmi tornare a casa e poi faccio seratina chill con le ragazze-dissi.
-si,ad ubriacarti magari-disse.
-ohi-dissi.
-sicura?-chiese e io annuii.
Guardammo i cellulari un po' e poi entrò l infermiera.
-Come ti senti Alessia?-chiese.
-bene grazie-dissi.
-hai tutti i valori nella norma praticamente quindi puoi uscire già questa mattina,firmiamo le carte per la dimissione e puoi andare-disse.
-perfetto grazie-dissi.
Dopo un'ora Francesco mi riaccompagno a casa.
Poco dopo arrivarono Valeria e Sara.
Rimanemmo lì a guardare un film e a parlare
tutti e quattro, ad un certo punto decidemmo che anche se era un gioco da ragazzini avremmo giocato a "obbligo o verità" soprattutto perché le mie amiche insistettero.
-Sara obbligo o verità?-iniziai.
-verità-disse.
-Come sta Luca?-chiesi, sapevo quello che c'era stato tra loro e con le cattiverie che mi avrebbero fatto in quel gioco dovevo fare la cattiva.
-Benissimo ma non parliamo di lui ma di Marco-disse sorridendo.
-Non è il mio turno-dissi ridendo. Francesco mi guardò estraniato.
-Francesco obbligo o verità?- chiese Sara.
-ma siete veramente serie?-chiese un po' sbigottito.
-si, dai che quello che uscirà resterà qui-disse di nuovo Sara.
-obbligo-disse
-di a Alessia qual'è il tuo più grande segreto-disse.
Francesco mi guardò
-devo proprio-chiese
-no aspe che? Non vuoi dirmi uno stupido segreto? Ce mi stai stravolgendo la vita e non posso sapere una cavolo di verità?-dissi incazzata.
-okay, ho un figlio-disse.
-eh?-dissi.
-si, ho un figlio-disse.
-okay,argomenta...-dissi, non ero troppo sconvolta, mi aveva lasciato un attimo tipo che ma poi mi ero abbastanza presa bene.
-qualche anno fa ho fatto un casino con una ragazza e ci siamo ritrovati genitori, ha quattro anni e si chiama Selena-disse.
-okay, andiamo avanti a giocare-dissi. Le mie amiche si scambiavano occhiatacce ma non me ne importava.
-non sei presa male o cose così?-chiese.
-no, sei grande e del tutto legittimo che tu possa avere un figlio e prima di me hai avuto una vita e anch'io-dissi.
-Alessia obbligo o verità?- mi chiese.
-verità- dissi.
-chi è Marco?-chiese.
Iniziai a ridere e le mie amiche anche.
-ma nessuno-dissi.
-nessuno si si come no-disse Valeria.
-é un ex particolare-dissi.
-perché particolare?-chiese.
-perché voleva sposarmi-dissi ridendo sempre di più.
-come voleva sposarti?-chiese.
-si, ce lo vuole ancora, 1 volta ogni 3 mesi si inginocchia e mi chiede di sposarlo, è una nostra piccola tradizione-dissi.
-ah vero fra quanto lo rifarà?-chiese Valeria.
-fra un paio di giorni circa-dissi. Francesco era abbastanza sconvolto.
-Ma Alessia non è tanto normale sta cosa lo sai vero?-chiese.
-bhe per noi lo è eccome-dissi.
-si ma sai com'è ora che stiamo insieme anche no-disse.
-Ma scusa io non ti ho detto niente per tuo figlio quindi non capisco perché dovresti farmi storie per un giochino innocuo- dissi.
-ma non ti sto facendo storie e che non mi va tanto che uno ti chieda di sposarlo se stai con me-disse.
-va bene, la prossima volta che lo farà gli spiegherò la situazione-dissi.
-ok, grazie ce no aspetta, come la prossima volta... vabbè mi sembra il caso di non contraddirti-disse. Sorrisi. Tornammo a giocare, poco dopo la fine del film le ragazze andarono a casa.
-potresti restare qui sta notte?Ho dato buca alla cena di sta sera.-chiesi.
- se ti fa piacere si-disse.
-per cena ti va bene una cotoletta con delle patate- chiesi.
-si si-disse.
Preparammo da mangiare, mangiammo in silenzio e poi sperperammo. Ci sedemmo sul divano.
-Ne vuoi parlare?-chiese.
- di cosa?-chiesi.
-del prima di noi-disse.
-si, forse è il caso- dissi.
-vuoi iniziare tu?-chiese.
-bho si, cosa vuoi sapere?-chiesi.
- parlami delle ultime relazioni importanti che hai avuto- disse.
-okay, allora c'è Marco e la storia la sai già, c'è Thomas che ha tre anni più di me, ci eravamo conosciuti in vacanza e nonostante venissimo da posti diversi ci siamo presi e questi sono quelli con cui sono stata per più tempo negli ultimi anni- dissi.
-media di relazione con loro?-chiese.
-uum da 12 mesi a 18-dissi.
-cavolo, wow-disse.
-Vai tocca a te-dissi.
-Bhe con la madre di mio figlio avevamo cercato di far funzionare la cosa ma non è andata troppo bene e poi le altre sono state tutte storie da poco, non importanti-disse.
-come si chiama?- chiesi.
-Nicola-disse.
-vuoi parlarmi un po' di lui?-chiesi.
-volentieri, ha sette anni ed è molto intelligente, le maestre ci parlano sempre bene di lui e ha un modo di fare davvero gentile e delicato che non riuscirei a descrivere-disse. Io sorrisi, cercando di immaginarmelo mi venne in mente solo una sua piccola copia.
-Lo passerai con lui il Natale?-chiesi.
-si, alla vigilia e alla mattina di Natale starà con la madre e poi farà il pranzo e il resto della giornata con me e i miei, tu con chi lì passerai?-chiese.
-non so, ho un paio di tradizioni da rispettare ma poi credo che starò qua tranquilla a spararmi film natalizi-dissi.
-Non ci penso proprio a lasciarti sola a Natale, mi accompagneresti al pranzo dai miei?-chiese.
-Ma no, tranquillo starò bene-dissi.
-insisto-disse.
-allora si, grazie-dissi.
-di che tradizioni parlavi-chiese.
-alla vigilia prima di andare a messa devo fare aperitivo poi la mattina di natale farò un giro veloce a fare gli auguri a dei familiari sparsi-dissi.
-sembra allettante-disse.
-Da morire-dissi.
La serata passo velocemente e anche la giornata dopo, con Francesco quasi non ci vedemmo più . La sera dopo, quella della viglia, Francesco mi venne a prendere per portarmi a fare aperitivo e poi messa.
Passo tutto molto velocemente.
-Vuoi che ti riporta a casa?-chiese.
-Avrei altre opzioni?-chiesi.
-si, potresti venire a dormire da me-disse.
-serio?-chiesi.
-si, è la notte di natale e se no la passeremmo entrambi da soli, sarebbe uno spreco.-disse.
-volentieri, però dovrei fare un salto a casa per prendere le cose per la notte e per domani-dissi.
Lui annuì. Arrivata a casa mia andai subito in bagno a prendere i 2 beauty, poi in camera per prendere qualcosa per la notte o comunque di comodo e infine il vestito,le scarpe per l'indomani e altre cose che mi sarebbero potute servire.
Scesi e c'era Francesco un po' sbalordito dalla quantità di cose che portavo via solo per una notte.
-Alessia non stai esagerando?-chiese.
-No,domani mi presenterai ai tuoi genitori come la tua ragazza e devo mantenere la bella impressione che potevano avere di me prima-dissi.
Lui rise e mi prese le borse.
Tornammo in macchina e arrivammo a casa sua. Era una grande casa per viverci da solo, era a schiera ed aveva minimo 3 piani. Da fuori non si vedeva molto bene perché era notte ma mi sembrava abbastanza semplice.
Mi apri la porta e appoggiò le mie borse dietro.
Il salotto era grande, comunicava con la cucina e la sala da pranzo come un grande open-space. I colori dei mobili erano tutti sul nero, contrastavano il bianco delle pareti e del pavimento. Era tutto così elegante.
-wow-dissi.
-benvenuta a casa mia, ti faccio fare un giro-disse e mi prese per mano.
Ci dirigemmo su per le scale e cera un corridoietto con quattro stanze.
-qui c'è il mio studio, qui la camera di Nicola, qui il bagno e qui la mia stanza.-disse indicandomi le varie porte.
-sopra c'è una mansarda che uso come zona relax e come soffitta mentre di sotto oltre alle zone giorno c'è anche un altro bagnetto e la camera per gli ospiti, se vuoi puoi dormire là, sotto ancora c'è la taverna, il garage e altre stanzette.-disse.
-non posso proprio dormire con te vero?-chiesi. Lui sgrano gli occhi.
-Non credevo tu lo volessi...-disse.
-Non credo che sia la cosa più tattica con la nostra differenza di età di norma ma cavolo hai già dormito con me in ospedale quindi dormire in un letto vero che ha anche più spazio è il minimo-dissi.
-Volentieri,dovrò trattenermi-disse sorridendo.
-Ah, non credo dormiremo tanto questa notte-dissi.
-No,aspetta,cosa?-disse.
-È la notte di natale, come minimo ci guardiamo 3 film natalizi-dissi.
-Ti farebbe contenta?-chiese.
-si-dissi.
-allora per te sempre-disse.
-direi che ci mettiamo comodi ora-aggiunse.
Andai in bagno a mettermi il pijiama e a sistemarmi. Misi una maglietta color panna a maniche lunghe con la scritta "ho ho ho happy xmas" in oro e delle braghe della tuta nere.
Mi faci una coda alta e andai al piano di sotto dove mi aspettava Francesco con indosso una maglietta nera con una renna ubriaca sopra e delle braghe nere.
Ci sedemmo sul divano e iniziammo a cercare un film romantico e natalizio su Netflix. Nr trovammo uno bello e iniziammo a vederlo.
Poco dopo l'inizio aprii il cellulare e vidi che era passata la mezzanotte.
-buon natale-dissi.
-buon natale-disse.
Ci baciammo. Finimmo il film ed eravamo troppo stanchi per guardarne altri così andammo a letto.
Ci fu molto imbarazzo ma mi addormentai con Francesco che mi stingeva da dietro.
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Io ed il professore di matematica
Romansa"Alla fine volevo solo te, non mi interessava dei giudizi degli altri,mi bastava guardarti dentro per rivedere me. Nonostante le tue insicurezze,la differenza di età e il mio ruolo nella tua vita,ti amavo" Questa è una storia senza momenti vuoti, co...