Ti prego svegliami se é tutto vero

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Passarono le settimane e arrivammo alla settimana di carnevale. Francesco e i suoi amici da anni creavano uno dei carri quindi era molto indaffarato. Mi aveva proposto di sfilare con lui ma avevo rifiutato gentilmente. Ora mi trovavo lì in una piazza piena di gente con Sara accanto. Io a differenza sua mi ero vestita. Precisamente da un personaggio di una serie tv,Mave di "Sex Education". Ero molto carina. La salopette corta mi stava benissimo e i collant sotto anche, le scarpe erano dei semplici anfibi.  Guardammo i carri e quando passo il carro di Francesco mi avvicinai. Appena mi notò sgranò gli occhi. Nella piazzetta dove ero si sarebbe fermato una decina di minuti come in ogni piazza e poi dopo le 4 piazze avrebbe finito il giro. Lo guardai gestire il cannone dei coriandoli e anche un po' ballare.
Dopo che il suo carro se ne andò guardai anche gli altri e infine lo raggiunsi con Sara al magazzino.
Lo abbracciai,li sorrisi e lo baciai.
-Sei stupenda-disse.
Lui aveva un costume da medico, uno di quelli fighi da serie televisiva.
-Anche tu,hai riconosciuto il personaggio?-chiese.
-ovvio,Mave,perché lo hai scelto?-chiese.
-per dirti qualcosa magari-dissi per fare la misteriosa.
-umm, Mave, sei stata abbandonata, hai abortito,anzi sei incinta,hai preso qualche premio letterale,hai guadagnato con una clinica segreta...-disse. Sara mi aveva fatto un obbligo prima e ora doveva fare sta cavolata,almeno avrei visto la sua reazione.
-si,indovinato-dissi.
-Abbandonata no o quasi,premio letterale lo saprei,spero la clinica segreta a sto punto-disse.
-no-dissi.
-sei ...incinta?-chiese con la voce tremante. Annui.
-e quando sarebbe successo?-chiese.
-Credo a capodanno, io ero messa male ma anche tu mi sapevi di ubriaco e potrei aver finito di approfittarmi di te-dissi. Era vero,quella sera era molto confusa ma so che non era successo niente.
-forse lo ricordo ma ero messo tanto male quella sera.-disse.
Stetti zitta.
-ok,andiamo un'attimo a lato-disse.
Lo segui mantenendo il contatto con Sara.
-stai bene?-chiese e io annui.
-ne sei sicura?-chiese.
-credo di si-dissi.
-okay,quello che sceglierai per me andrà bene,ti supporterò sempre, anche se credo che sia meglio che tu continui li studi e al massimo penseremo ad una cosa così più avanti-disse.
-si si,hai ragione, mi dispiace ma era uno scherzo-dissi.
-meno male-disse.
-che bello sapere che il tuo tipo non ti vede adatta ad essere madre-dissi.
-ma non è quello,per me saresti perfetta, basta vederti con Nicola, sto dicendo che è presto per te-disse.
-okay-dissi, mi bacio e tornammo dagli altri.
Festeggiamo ancora un po' e poi tornammo a casa.
-sembravi proprio contento al carnevale-dissi.
-mi piace molto...comunque non mi hai parlato della camminata contro la violenza sulla donne di domani sera,me lo ha dovuto dire Davide-disse.
-se non sbaglio avevi promesso a Nicola di portarlo a mangiare fuori per una serata tra uomini quindi pensavo di andarci da sola-dissi.
-potevi dirmelo lo stesso, forse alla fine passo-disse.
-sarebbe stupendo grazie-dissi.

La sera dopo ero in piazza e aspettavo che partissimo, c'era tanta gente che conoscevo ma non avevo voglia di parlargli, me ne stetti per i fatti miei finché non arrivò Giovanni, era un ragazzo che faceva scout, aveva 6 anni più di me e non gli parlavo troppo, a volte parlavamo tanto ma poi basta.
-ehi Alessia, come va?-chiese.
-Ohi,bene dai,tu?-chiesi.
-si dai anch'io-disse.
Silenzio imbarazzante, la camminata era iniziata.
Iniziammo a conversare e non ci staccammo fino alla fine della serata, ci trascinavamo da una parte all'altra ridendo come non mai. Non era proprio appropriato per quella serata ma stavo così bene. Stavamo con i nostri amici insieme, è stato strano ma sorridevo veramente con qualcuno.
La parte più bella e che non dovevamo nasconderci, con Francesco potevamo stare bene insieme solo con poca gente fidata attorno invece con Giovanni era diverso, le persone non pensavano a noi.
Alla fine venne a prendermi Francesco e li raccontai la serata e lui fece lo stesso, erano andati al Bowling e in sala giochi, si erano divertiti tanto a quanto pare.

Io ed il professore di matematica Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora