Francesco guidò per due orette. Era tardi e mi disse di dormire pure in macchina. Ad un certo punto arrivammo in un aeroporto.
-Franci non mi porterai mica da qualche parte in aereo?-chiesi.
-si-disse.
-ma io non ho le valigie, e poi non ho fatto un programma-dissi agitata.
-tranquilla,ho pensato a tutto io. Per la valigia mi sono fatto aiutare da mia sorella. Tu goditi solo il viaggio, tra poco ti bendo perché non voglio che scopri dove andiamo-disse.
Risi e sorrisi. Che carino che era stato.
Dopo i controlli mi bendò. Salimmo sull'aereo e mi prese la mano,una volta partiti mi sbendo. Il comandante disse che saremmo andati a Parigi. Guardai Francesco che sorrideva.
-no amore,ma sei pazzo. Parigi,wow-dissi euforica.
-si tesoro, ora goditi il volo-disse e mi appoggiai a lui. Parlammo del più e del meno. Scopri che la mia valigia la aveva fatta solo sua sorella per fortuna.
Arrivammo e andammo diretti in un hotel 4 stelle,era strepitoso. Ci sistemammo e uscimmo. Mi disse di mettere un vestito elegante e così feci. Presi quello nero semplice ma di classe.Era tardi ma la città era straordinaria con tutte quelle luci.
Salimmo sulla Torre Eiffel per ammirare meglio la città di sera. Era tutto stupendo. Dal terzo piano poi scendemmo al primo e stemmo là.
-Alessia, non sono mai stato tanto bravo con le parole ma io ti amo da morire. I miei figli ti amano. Ti ho portato fino a qua per mostrarti una cosa.-disse. Mi portò sopra un punto e poi mi fece guardare sotto,il pavimento era trasparente.
C'era la scritta: Aurora,mi vuoi sposare?
Fatta tutta con i gessetti colorati. Era scritta molto in grande per poterla vedere così bene da lassù.
Mi girai verso Francesco che era in ginocchio con una scatolina e l'anello in mano. Iniziai a piangere.
-Te lo avevo chiesto molto male, meriti una proposta come si deve. È tutto una formalità ma io voglio solo renderti contenta.-disse.
Lo feci alzare e lo baciai.
-si,si e si,io ti amo da impazzire e voglio stare con te,ora e sempre.-disse. Mi baciò e mi sollevò. Mi mise l'anello al dito e scendemmo.
Nella strada per tornare in albergo parlammo.
-ora che mi hai detto si, dobbiamo organizzarci.-disse.
-perché?-chiesi.
-sposiamoci sta sera-dissi.
-è assurdo,non abbiamo nessuno qui, le nostre famiglie,gli amici-disse.
-non mi interessa,chiamiamo un testimone a testa che vengano e ci sposiamo domani sera. Poi fra qualche mese faremo la celebrazione figa in chiesa-dissi.
-no-disse.
-mi spiace,ma voglio fare tutto con calma, la festa di fidanzamento e il matrimonio, voglio che tutti vedano e sappiano che tu mi hai detto si-continuò.
-ok-dissi.
Tornammo in hotel e andammo a dormire. Il giorno dopo visitammo un po' la città e poi tornammo a casa in aereo.
-ci sposiamo il 9 settembre, così che faccia caldo ma non troppo. Manca poco ma ci organizzeremo.-dissi.
Andammo in canonica ad organizzarci con il prete. Seguimmo i corsi da seguire e iniziammo a fare gli inviti sia per la festa di fidanzamento sia per il matrimonio. Avevo come testimone Desire e lui aveva Matteo.
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Io ed il professore di matematica
Romansa"Alla fine volevo solo te, non mi interessava dei giudizi degli altri,mi bastava guardarti dentro per rivedere me. Nonostante le tue insicurezze,la differenza di età e il mio ruolo nella tua vita,ti amavo" Questa è una storia senza momenti vuoti, co...