Weekend movimentato

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Venti minuti dopo arrivò la bidella che mi avvertì che "il mio ragazzo era venuto a prendermi per un problema medico", i compagni bisbigliavano,uscii e lo raggiunsi in segreteria, standoli al gioco.
-Tesoro,cosa succede?-chiesi.
-Mi ha chiamato prima il tuo medico e ha detto che deve visitarti a causa di un valore strano negli esami che hai fatto-disse.
-oh no,va bene-dissi. Compilammo le carte per uscire e andammo via.
Scrissi a Francesco che non sarei tornata con lui.
Salimmo in macchina.
-Lore grande, è stata un'ottima idea,grazie-dissi.
-Ma tranquilla, questo è il minimo per la mia quasi sorellina preferita-disse.
Ci aggiornammo, il viaggio durava un'oretta quindi avevamo tanto tempo per parlare e cantare.
Arrivati su arrivo Emma,sua sorella ad abbracciarmi. Ci eravamo conosciuti quando eravamo piccole perché i nostri nonni avevano le case in montagna vicine. Siamo cresciuti insieme, anno dopo anno. Presi le chiavi ed entrai nella casa dei miei nonni, sarei stata lì per quel weekend. Appena mi fui sistemata noi due andammo a fare una passeggiata per il paesino e i suoi dintorni. Arrivati ad un punto in cui prendeva, mi arrivò le chiamate di Francesco. Gli risposi.
-Con chi cavolo sei?-chiese.
-con nessuno-dissi.
-i tuoi compagni mi hanno detto che il tuo ragazzo e venuto a prenderti per qualcosa di medico, era solo una scusa? Stai bene? Chi è il tipo?-disse.
-era solo un mio amico-dissi.
-e?-chiese
-avevo bisogno di una scusa per uscire e lui me la ha trovata, farò il weekend via con lui-dissi.
-no-disse.
-perché?-chiesi.
- perché non stai fuori due notti con uno di cui non so niente che è tipo maggiorenne-disse.
-Non sono via solo con lui ma anche con sua sorella e dopo arriveranno su altri ragazzi e comunque ormai sono nel luogo quindi pace-dissi.
-sei così infantile, se io passassi il weekend con solo ragazze ti farebbe piacere?-
-non rompere, ora sono qua e non puoi farci niente-
-potevi dirmelo prima-disse.
-è stata presa all'ultimo come decisione e ora sono arrabbiata con te che mi hai mentito-dissi.
-mi dispiace, volevo solo proteggerti-disse.
-proteggermi, voglio tutti e solo proteggermi, che poi da chi?da me stessa?-chiesi.
-si,da te, sono il tuo ragazzo quindi ho intenzione di proteggerti perciò dimmi dove sei-disse.
-sono in montagna dai miei nonni-dissi.
-okay,vengo su-disse.
-no,vieni su domani se proprio, che ti eri già organizzato con i tuoi per tenerti Nicola, io sto bene e sono con persone che mi vogliono bene-dissi.
-va bene,a domani,ciao,ti amo-disse.
-ti amo- dissi mettendo giù.
-tutto bene ale?-chiese Emma.
-si,domani mi raggiungerà il mio ragazzo ce è qualcosa di più-dissi.
-ti sei messa con qualcuno?-chiese.
-Si, è un casino come storia-dissi.
-Giovanni lo sa?-chiese.
-no e non lo dovrà sapere. Non so come glielo nasconderò ma troverò un modo quando verrà su domani-dissi.
-ok,io acqua in bocca-disse. Lo apprezzai.
Passò il pomeriggio, la sera decidemmo di uscire solo noi quattro perché gli altri sarebbero saliti su domani a causa di un impegno prima.
La serata era iniziata bene, bevvi soltanto delle lemon soda e poi vuoto. Tutto è diventato nero.

Mi risvegliai a casa di Lorenzo e Emma. Quella casa la conoscevo molto bene,ero al primo piano nella loro camera, probabilmente mi avevano steso nel letto di Andrea,loro fratello maggiore. Andai in cucina e trovai Emma fare il caffè.
-buongiorno-disse.
-Giorno-dissi.
-Siediti che ho pronto il caffè-disse e io ubbidì.
-ieri sera cosa è successo?-chiesi.
-probabilmente ti hanno drogata-disse.
-cosa??-chiesi.
-si, ti avranno messo una-due pasticche di estasi nella bibita e non le hai rette bene-disse.
-okay,mi sto preoccupando, dopo ne riparliamo-dissi.
Bevvi il mio caffè, andai a casa mia a cambiarmi e intanto arrivò Francesco. Ero davanti casa seduta sulla sedia portatile blu con Emma e stavamo parlando del più e del meno, il sole mi baciava e per questo dovevo tenere gli occhiali da sole anche se era ancora inverno.
Arrivò.
-ehi,tutto bene?-chiese.mi bacio.
-si si tu?-chiesi.
-si,mi sembri strana-disse.
-A no no sarà solo un'impressione-disse. Emma fece un colpo di tosse.
-Francesco lei è Emma-dissi, si presentarono. Usci nel portico anche Lorenzo.
-ohi, Alessia sei viva vedo?-disse.
Gli feci cenno di non dire niente ma ovviamente si stava stiracchiando e a causa del sole non mi vide.
-ieri sera ci hai fatto prendere un brutto spavento-continuo.
-Lorenzo zitto-dissi.
-perché dovrei stare zitto,è la verità,ti devi essere divertita molto-disse.
-c'è Francesco,il mio fidanzato qua.-dissi.
-Ahh,piacere Lorenzo-disse.
-piacere, Alessia che cosa hai fatto ieri sera di tanto divertente?-chiese di quasi divertito.
- no niente-dissi.
-tranne aver mandato giù chissà quanta estasi...-disse Lorenzo.
-Ma che cazzo fai-disse Emma al fratello.
-Alessia riusciresti a spiegarmi meglio prima che io capisca cose come che tu ti sei drogata,potrei pensare un'attimo male?-chiese Francesco.
-non mi sono drogata di mia spontanea volontà-dissi.
-quindi sei fatta?-chiese.
-spero di no, mi hanno messo qualcosa nella lemon soda,per fortuna c'erano Lorenzo ed Emma che mi hanno riportato subito a casa-dissi.
-o mio dio,stai bene?-chiese mettendomi una mano sul viso. Poi ringrazio i ragazzi. Ci lasciarono un'attimo da soli.
Iniziai a piangere. Mi appoggiai con la fronte al petto di Francesco.
-tranquilla,va tutto bene ora-disse. Perché era sempre così dolce con me? È semplicemente così perfetto, sa sempre cosa dirmi.
Restammo così qualche minuto e poi sentimmo le macchine arrivare. Gabriele ed elisa ci avevano finalmente raggiunto. Distinto appena scesero dall'auto mi allontanai da Francesco. Salirono le scale e dopo gli abbracci e i saluti arrivò la fatidica domanda.
-Ci presenti il tuo amico?-chiese Gabriele.
-lui è... è il mio prof di mate-dissi, era la verità o almeno in parte, Francesco mi guardò strano,quasi rattristito e deluso.
-no,ce si ma è anche il mio fidanzato-dissi.
-ma Alessia cavolo i miei consigli?okay che ti avevo detto di puntare ai più grandi ma non di metterti insieme e poi non con uno che ha quasi il doppio dei tuoi anni-disse Gabriele.
-ha solo 9 anni in più di me e mi dispiace, non ho imparato a comandare ai miei sentimenti-dissi.
-sei felice?-chiese.
-si-dissi.
-allora va bene anche a me-disse.
-grazie-dissi.
Ritrovatici tutti assieme decidemmo il programma della giornata.
La mattina avremmo fatto una camminata nel bosco dove avremmo mangiato un "pranzo al sacco", quando saremmo tornati ci saremmo cambiati e avremmo fatto qualche gioco in scatola,in memoria delle nostre estati poi avremmo cenato in una specie di ristorante che fa carne ai ferri e la sera saremmo andati a fare festa da qualche parte.
Ci preparammo per la camminata e partimmo.
-Quindi come vi siete conosciuti?-chiese Elisa.
-bhe, ci conoscevamo da anni ma poi ci siamo veramente ritrovati quando è diventato il mio professore di matematica-dissi.
-wow-disse Elisa.
Ci fu un silenzio imbarazzante.
-Lorenzo dopo quando ci fermiamo devo dirti quella cosa importante-dissi.
-Alessia,cosa è che mi devi dire?-chiese.
-Facciamo che te la dico subito, voi altri andate avanti,poi vi raggiungiamo. Cercate di parlare per favore, avete tante cose in comune,fate amicizia-dissi.

Io ed il professore di matematica Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora