Tornammo a casa dopo essere stati in centrale per finire varie cose. La ex di Francesco sarebbe stata arrestata per aver rapito sua figlia,tenendola nascosta a Francesco.
Tornammo a casa con i due bambini.
Nicola era esausto e si mise a guardare la tv mentre preparavamo la cena. L'ospedale mi aveva permesso di stare a casa ad aiutare Francesco ma avrei dovuto fare delle visite per controllare che andava tutto bene.
Mettemmo la bimba in un box di Nicola.
-Amore,dobbiamo recuperare le cose di Nicola da bambino e altre cose per una bambina.-dissi.
-hai ragione, dopo averli messi a letto vado a controllare in garage e vedo quello che manca,cercherò su internet quello che serve per crescere una bambina .-disse.
-posso aiutarti io, sai com'è sono donna e avendo avuto dei cuginetti so quello che serve-dissi.
-grazie, ma preferirei che tu vada a dormire, hai avuto una giornata pesante-disse.
-anche tu-dissi.
-si ma la figlia è la mia e tu sei giovane,hai bisogno di dormire.-disse.
-va bene papà-dissi alzando gli occhi al cielo.
-dai,non fare così,lo dico per il tuo bene-disse.
-è sempre per il mio bene,forse è meglio che vada a casa mia-dissi.
-Ale,questa è casa tua-disse.
-no,è casa tua-dissi.
-ma è come se fosse tua,hai qui un sacco di cose,hai una chiave e ci sposeremo quindi almeno che tu non voglia vivere separata da tuo marito...-disse.
-ok-dissi scocciata.
-se ci tieni tanto mi aiuterai.-disse e sorrisi. Mangiammo tutti la pasta al pesto tranne per la piccola a cui preparammo un biberon con del latte. Mettemmo a letto i bambini e andammo in garage con il controller del baby monitor.
Francesco inizio a tirare fuori degli scatoloni.
Gli aprimmo insieme.
-allora, qui ho il seggiolone-disse.
-bene,io qui ho ciucci,biberon e credo altri accessori utili tra cui la borsa per i pannolini-dissi.
-in quest'altra c'è la culla e la ci dovrebbe essere il passeggino-disse mentre aprivamo altre scatole.
-qui c'è il seggiolino per la macchina-dissi.
-perfetto,ho trovato anche il fasciatoio-disse
-ora dovremmo montare tutto, prendi la cassetta. Aspe. Dove mettiamo poi le cose?-chiesi.
-secondo me per ora le distribuiamo nei vari luoghi della casa e la culla la mettiamo in camera nostra.-disse.
Uhh camera NOSTRA.
-d'accordo. Portiamo su un po' di cose e iniziamo a montare.-dissi.
Dopo aver portato tutto al piano superiore dividemmo quello che dovevamo fare.
-se vuoi iniziare a montare la culla io vado a mettere in lavatrice le copertine-dissi.
-si perfetto-disse.
Tornai dalla lavanderia e misi i vari cucci e biberon a sterilizzare.
-come sei messo?-chiesi.
-non manca molto-disse.
-ok,tiro fuori il passeggino e lo metto in entrata, poi direi che montiamo insieme il seggiolone-dissi.
-va bene-disse.
Iniziammo a montare il seggiolone.
-domani vanno comprati il cibo e dei vestitini almeno.-dissi.
-ok,cosa farei senza di te?-chiese e mi bacio.
-nulla probabilmente anche se sei un bravo padre.-dissi.
Montammo anche quello e il fasciatoio. Poi mentre tiravo fuori dall' asciugatrice le copertine e i copri materassi per sistemare la culla, Francesco era andato a montare nella sua macchina il seggiolino.
Avevamo già portato il fasciatioio in bagno,la culla in camera e il seggiolone in cucina.
Dopo aver sistemato la culla andai nella stanza di Nicola dove avevamo lasciato dormire anche Stella e la presi senza svegliarla. Andai in bagno e dopo averle tolto i vestiti le misi un vecchio pigiamino di Nicola che avevo trovato e lavato prima.
La posai sempre delicatamente nella culla e andai a mettermi anch'io in pijiama. Francesco mi raggiunse e ci mettemmo a letto. Mi abbracciò.
-hai messo la sveglia?-chiesi.
-si,domani devo portare Nicola a scuola e poi credo sia tardi per avvisare che non riuscirò ad andare a lavoro-disse.
-ma no,vacci. Io non posso ancora andare a scuola ma tu vacci-dissi.
-ma dobbiamo prendere le cose per Stella e mia mamma voleva venire con noi-disse.
-ci vado io con tua madre e Stella-dissi. Era titubante.
-fidati, starò e staremo bene-dissi.
-va bene, passerà mia mamma per le 9-disse.
-ok,sta attento a non svegliare Stella quando ti alzi, la sveglierò io poco dopo le 8-dissi.
-si tranquilla. Tu cerca di dormire di più rispetto a me.-disse. Avevo messo la sveglia alle 8 quindi andava bene. Dormimmo abbracciati. Verso le 6 senti Francesco alzarsi e verso le 7:30 lo sentì partire da casa con Nicola.
A quell'ora sarebbero andati a fare colazione al bar.
Alle 8 mi alzai e andai in cucina. Ricevetti una chiamata.
-pronto?-dissi.
-Alessia,sono Giovanna.-disse.
-ciao-dissi.
-ciao,tutto bene?la bimba?-chiese.
-si, tutto bene.-dissi.
-volevo chiederti se volevi fare colazione anche insieme prima di andare al centro commerciale-disse.
-credo vada bene-dissi.
-perfetto, passo alle 9,a dopo-disse.
-ciao,a dopo.-dissi.
Andai su da Stella. Le misi i vestiti che aveva indosso ieri,dopo averli tirati fuori dall asciugatrice. Francesco prima di andare via aveva sistemato il bucato ad asciugare.
Dormiva ancora per fortuna. Mi cambiai e mi preparai. Alle 9 ero fuori con Stella nel passeggino e la sua borsa dei pannolini/cose utili ad un bambino. Avevo anche un biberon se avesse avuto fame.
Giovanna arrivo e mise il passeggino nel bagagliaio mentre io sistemavo Stella nel seggiolino.
-abbiamo rimesso su il seggiolino di Nicola ieri sera-spiegò.
-grazie-dissi.
Mi andai a sedere nei posti dietro,accanto a Stella.
-Alessia,mettiti pure davanti.-disse.
-lo farei volentieri ma preferirei stare qui con Stella così se si sveglia o ha bisogno di qualcosa mi ha già accanto-dissi.
-che brava che sei. Sembri una madre nata-disse.
-grazie?-risposi.
-andiamo al centro commerciale o stiamo in centro visto che è una bella giornata?-chiese.
-secondo me stare in centro con questo sole è fantastico-dissi.
-vada per il centro-disse. Parcheggio in un parcheggio centrale,vicino ad un parco molto grazioso.
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Io ed il professore di matematica
Romansa"Alla fine volevo solo te, non mi interessava dei giudizi degli altri,mi bastava guardarti dentro per rivedere me. Nonostante le tue insicurezze,la differenza di età e il mio ruolo nella tua vita,ti amavo" Questa è una storia senza momenti vuoti, co...