Ho iniziato la quarta superiore al liceo classico da ormai due mesi, miracolosamente ci sono arrivata senza ammazzarmi.
Ho deciso di cambiare classe, avevo bisogno di aria pulita.
I nuovi compagni erano molto simpatici e amichevoli, mi hanno fatto sentire subito inclusa.
Alcuni professori sono rimasti gli stessi, altri sono cambiati.
Non riesco a capire come mi sento, mi manca qualcosa, o meglio qualcuno.
Passerei per incoerente se ne parlassi , ad essere sincera mi manca una professoressa.
Detto così sembra strano, ci tenevo davvero a lei.
Mi faceva sentire importante, mi ha sempre aiutato e mi ero affezionata.
Non so esattamente come ho fatto a parlarle, è iniziato tutto così:
ho affrontato dei problemi in famiglia, durante le lezioni il dolore mi logorava internamente.
Fissavo il vuoto, lei si è accorta che qualcosa non stesse andando per il verso giusto.
Parlammo un po', scoprii che dietro quella professoressa che all'apparenza non capisse un cazzo in realtà c'era dietro una persona umana, dolce e premurosa.
La mia maschera si è sciolta e il mio cuore se lo era preso lei, custodendolo con fermezza.
Non so esattamente cosa sia successo, ma aveva smesso di rivolgermi la parola.
Allora cambiai classe per non vederla, ogni volta che me la trovavo davanti stavo male.
Tutta la mia tristezza si trasformava in rabbia, di conseguenza la trattavo malissimo.
Oggi penso proprio di voler risolvere con lei, in parte mi ha aiutato una mia amica della mia ex classe.
Ora tocca a me, devo risolvere questo casino, non posso perderla per una cazzata.-
È ora di ricreazione, non posso andare negli altri piani a causa dell'emergenza COVID-19.
Se è destino, la aspetto qua dalle scale."Salve prof, quando ha due minuti le posso parlare?" domando.
Lei rimane impassibile.
"mh guarda, non lo so" risponde.
La tristezza mi avvolge, sento gli occhi bruciare e riempirsi di lacrime amare.
"va bene... arrivederci" sbiascico con un filo di voce.
"dai, dimmi ora" noto che si rasserena, penso che abbia visto la mia vulnerabilità.
"sono venuta qua per scusarmi, mi dispiace per come l'ho trattata. Sa che per me è difficile dare fiducia alle persone..." dico.
"Tranquilla, Gaia mi ha già detto tutto" risponde tagliando il discorso.
Gaia è una mia ex compagna di classe con cui mi sono trovata sempre bene, sotto alcuni aspetti, siamo simili.
Lo sapevo che non poteva sistemarsi tutto così facilmente.
"Ah, va bene allora arrivederci" abbasso lo sguardo.
"Aspetta, come stai? Sei dimagrita tanto" mi chiede.
"mh bene credo? Sono stata un po' male "
cerco di non fare notare di aver sentito il <sei dimagrita tanto>."stai tranquilla, mi dispiace un sacco. Quando vuoi parlarmi, vieni a cercarmi okey?"
mi sorride.Non stavo così bene da tanto, come può rendermi felice una professoressa?
"va bene, grazie" ricambio il sorriso.
"per qualsiasi cosa, io ci sono eh" continua a sorridere.
"mi fido, ora vado in classe che è suonata.
Le voglio bene." Le confessai.Sorride.
"Grazie"Sento solo questo, sono scappata.
Non pensavo reagisse bene, ho preferito scappare dal problema come è mio solito fare.
-
Entrata in classe, Ginevra mi inizió a riempire di domande.
"ci hai parlato? come è andata? cosa le hai detto?" chiede con una punta di euforia.
"ma tutto normale dai" risi.
"Voglio sapere!" urló attirando l'attenzione della professoressa di spagnolo.
"se siete così agitate uscite dalla classe." mormoró guardandoci male.
Uscimmo con molta tranquillità, sbattendoci fuori ci ha fatto soltanto un piacere visto che siamo andate dirette alla macchinetta per prendere un cappuccino.
"comunque è andata bene, strano da dire" risposi alla domanda.
"vedi, te ti sei affezionata e lei si è affezionata a te!" esclama.
"Ginny, non dire cazzate.
Le prof non si affezionano.
Poi io non ho un cuore, non mi affeziono a nessuno" guardai il soffitto."che stronzate dici!" mi tiró una gomitata.
"meglio tornare in classe che sta per suonare" tagliai corto.
Non mi è mai piaciuto parlare delle mie emozioni, mai.
Sono cresciuta in un ambiente dove mostrare affetto o emozioni era considerato una debolezza, è per questo che ho dei problemi a relazionarmi con gli altri.
Mi sono affezionata alla De Angelis grazie al suo modo di relazionarsi con me nonostante le difficoltà.
La giornata di scuola fortunatamente finii, tornai a casa e la De Angelis rimase il mio pensiero fisso, non potevo credere al fatto di aver risolto con lei.

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Fragile.
RomanceUn incontro con una professoressa stravolgerà la vita di Alice, all'apparenza una ragazza testarda e orgogliosa, ma internamente fragile. Martina,noterà subito la sua fragilità, la trasformerà in punti di forza. Una storia destinata a finire. Tratto...